"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci
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lunedì 18 maggio 2009

Antirazzismo: restiamo umani!


Rilancio dal blog di Loris:


A tutti i dirigenti della Sinistra Italiana

Un secondo barcone di sventurati è stato respinto e ricondotto in Libia. Quanti erano? Non è importante. 100,… 20… ,…1, non ha importanza. sono stati violati dei diritti e a violarli è stato il governo del nostro paese. Questi diritti violati costeranno a povera gente che sfuggiva a guerre massacri e fame in alcuni casi tortura e morte. Ho fatto una carellata veloce e più o meno tutti i dirigenti della sinistra , con toni più o meno diversi, hanno parlato, scritto, condannato.


Non Basta!!! A fronte di questa infamia c’è un’esigenza precisa, ineludibile, che la sinistra dia una risposta unica e compatta antirazzista . Non possono esserci distinguo e non può essere una campagna elettorale che spegne il nostro sdegno.


Chiedo che questo appello venga raccolto e si concretizzi nel giro di poco tempo nella risposta della Sinistra italiana contro al razzismo, contro l’intolleranza e per ristabilire i diritti di asilo e di accoglienza.


PS. Chi condivide questa richiesta copi e incolli sul proprio blog il post senza aggiungere o togliere nulla. E’una richiesta minima ma di enorme significato. Facciamoci sentire tutti insieme in un’unica manifestazione o in cento città contemporaneamente.
Loris

Da Repubblica - (Audio) il dramma dalle carceri libiche

Da Repubblica - testimone nigeriano

Dall'Unità - Le leggi razziali ci sono gia

Dall'Unità - Berlusconi : no all'italia multietnica

Da La Stampa - La Cei: l'Italia è già multietnica
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Aggiornamenti

Ha aderito all'appello e rilanciato sul proprio blog Socialismo 2000
Cesare Salvi

Caro Loris, per quanto mi riguarda sulla pelle il sudore ha lo stesso colore. E non importa se il lavoratore sia bianco, nero o giallo lo sfruttamento che lo riduce schiavo è lo stesso, per questo sosterrò ogni iniziativa antirazzista.
Un caro saluto.
Oliviero Diliberto

Il sito di Nichi Vendola ha aderito e rilanciato l'appello

Il sito dei Socialisti Per la Rosa nel Pugno ha aderito e rilanciato l'appello















Marco di Schiavi o Liberi integra con questa informazione:

GENOVA - MARTEDI' 12 MAGGIO 2009 ore 11 IN LARGO LANFRANCO (DI FRONTE A PREFETTURA) PRESIDIO ANTIRAZZISTA PER IL DIRITTO DI ASILO E D'ACCOGLIENZA



sabato 12 gennaio 2008

ROMA - Scuolabus per soli rom

La richiesta avanzata da un gruppo di genitori dopo un litigio tra ragazzini

Nella foto uno scuolabus
Veltroni: ''Non è nella nostra cultura''

Roma, 12 gen. (Adnkronos/Ign) - "I bambini sono tutti uguali. Se vanno a scuola insieme devono continuare a farlo. Non esiste al mondo che si possano separare sulla base di considerazioni che non appartengono alla nostra cultura". Così il sindaco di Roma Walter Veltroni, a margine dell'inaugurazione del nuovo centro Alzheimer in I Municipio, ha commentato l'approvazione di una mozione del VII Municipio presentata da un consigliere di Rifondazione comunista che istituisce autobus scolastici differenziati tra bambini rom e italiani.

Il via libera alla mozione nel Municipio che si trova nella periferia romana, tra la Prenestina e la Casilina, è arrivato grazie ai voti del centrodestra e di Sinistra Democratica, mentre il Pd ha votato contro. Nella mozione si chiede all'assessore comunale all'Istruzione di valutare la separazione di bimbi rom e italiani sugli scuolabus. La misura risponde alla richiesta, avanzata da un gruppo di genitori, dopo un litigio scoppiato sul mezzo tra ragazzini.


fonte: http://www.adnkronos.com/IGN/Cronaca/?id=1.0.1763779053

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giovedì 13 dicembre 2007

Musulmano salva ragazzi ebrei

L'incidente in metropolitana ribattezzata dai tabloid «treno della pace»

New York trova l'eroe di Natale

Il giovane si è scagliato contro un gruppo di violenti antisemiti


DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
NEW YORK La foto, sulla prima pagina del New York Post, mostra due giovani con gli occhi pesti, Hassan Askari e Walter Adler, il primo islamico, ebreo il secondo, che si abbracciano sopra la didascalia a caratteri cubitali: «Peace Train», il treno della pace. «Musulmano salva ebrei da un gruppo di delinquenti nella metropolitana», spiega il giornale, offrendo la sua morale istantanea: «Se soltanto la pace nel mondo fosse altrettanto facile». E' una di quelle storie agro-dolci da vigilia di Natale, quando il mondo ha bisogno di sentirsi più buono, in barba alle statistiche. E così, mentre il New York Police Department denuncia un incremento del 20% nei crimini razziali rispetto a un anno fa, il 20enne Askari ha sfidato gli inossidabili cliché sui musulmani, rischiando di essere linciato per soccorrere quello che, almeno sulla carta, avrebbe dovuto essere il suo arcinemico. L'incidente è avvenuto venerdì sera sulla linea Q della metropolitana, quando Adler e la fidanzata Maria Parsheva, entrambi 23enni, stavano tornando a Brooklyn insieme a due amici, ebrei come loro, dopo aver celebrato Hannukkah, la Festa delle Luci ebraica che dura otto giorni e quest'anno è iniziata il 4 dicembre.

Quando un chiassoso gruppo di otto uomini e due donne seduti nella stessa carrozza si è messo ad urlare a squarciagola «Buon Natale», i quattro amici hanno risposto sorridendo «Happy Hannukkah». «L'hanno fatto in maniera cordiale », ha spiegato più tardi Askari, «per questo sono rimasto esterrefatto dalla loro reazione». «Gli ebrei hanno ammazzato Cristo proprio ad Hannukkah», ha replicato in coro la combriccola. Due di loro si sono tirati su la maglietta per mostrare l'enorme Gesù tatuato sul dorso. Sono volati pugni, calci e gli insulti «sporchi ebrei» e «puttane giudee». «Uno ha persino tirato fuori il coltello minacciando di ucciderci», dice la Parsheva. E' a questo punto che Askari ha deciso di intervenire, consentendo ad Adler di sottrarsi alla mischia per azionare il freno d'emergenza e dare l'allarme.

Quando il treno è arrivato alla fermata successiva, la polizia ha fatto irruzione nella carrozza arrestando gli aggressori. «Mi sono chiesto perché nessun altro abbia alzato un dito», spiega adesso Adler, «Hassan è un eroe». «Mi sono limitato a fare ciò che mi ordinava la mia coscienza», minimizza il ragazzo musulmano, che non avendo assicurazione non si è neppure potuto far medicare al Pronto Soccorso, «i miei genitori mi hanno allevato così». Dopo l'incidente molti newyorchesi si sono offerti di pagare gli studi di Askari, costretto a ben due lavori per mantenersi all'università. Ben diversa la sorte del 19enne Joseph Jirovec, il capo della banda, già condannato a sei mesi di carcere per aver assaltato tre afro-americani nel 2005, che adesso rischia sette anni di galera. Ieri i tabloid hanno pubblicato le sue foto su MySpace che lo ritraggono mentre punta la pistola alla tempia di un'«amica». «Voglio tenermi fuori dai guai», assicura lui. «Quando esco dal carcere voglio arruolarmi nell'esercito». Come suo padre, un ex pompiere oggi di stanza in Iraq.

Alessandra Farkas
13 dicembre 2007

fonte: http://www.corriere.it/esteri/07_dicembre_13/musulmano_ragazzi_ebrei_772348a0-a94a-11dc-b997-0003ba99c53b.shtml

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lunedì 23 luglio 2007

Salva due bimbi e annega: dai genitori neppure un grazie

Non ho parole.
Se questa è l'Italia e questi sono gli Italiani allora non si può fare altro che vergognarsi profondamente. E riflettere, prima di assumere comportamenti razzisti nei confronti di persone che hanno il solo torto di parlare un'altra lingua e magari un colore della pelle diverso dal nostro. Sono loro i "diversi"? A questa domanda non c'è nemmeno da rispondere..
mauro
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di NICOLA PELLICANI




Dragan Cigan, il bosniaco scomparso (foto Gavagnin)


JESOLO
- È annegato, risucchiato dalla corrente alla foce del Piave. Portato chissà dove dall'acqua del fiume che in quel punto, a Cortellazzo (Jesolo), incontra il mare. Ieri mattina attorno alle 12, è scomparso in un attimo Dragan Cigan di 31 anni, cittadino bosniaco, manovale a San Martino di Lupari - in provincia di Padova -, che poco prima si era tuffato in mare assieme ad un altro extracomunitario marocchino H. R. di 35 anni, per soccorrere due fratellini di sette e dieci anni , arrivati al mare con mamma e papà da Roncade (Treviso), che stavano per annegare. Alla fine i bimbi se la sono cavata, mentre Dragan non ce l'ha fatta. Ha lottato con tutte le sue forze ma un'onda se l'è portato via e non è più riuscito a guadagnare terra.

Il marocchino che con lui si era tuffato è riuscito a raggiungere la riva, tirato su a braccia dagli altri bagnanti che nel frattempo si erano mobilitati per dare una mano. A quanto pare però, non i genitori dei bimbi che non appena hanno riabbracciato i figli, se ne sono andati suscitando l'indignazione degli altri bagnanti. Hanno lasciato la spiaggia senza aspettare l'esito delle ricerche dell'uomo che ha salvato i loro figli. Senza curarsi della disperazione della sorella e degli altri familiari di Dragan, che in Bosnia aveva una moglie e due figli di 4 e 9 anni. Una coppia di Vittorio Veneto è fuori di sé per quanto ha visto: "Ci siamo vergognati di essere italiani quando abbiamo visto i genitori dei bimbi di Roncade salvati andarsene senza neppure avvicinarsi a confortare i familiari dell'uomo annegato e senza ringraziare quel marocchino". E aggiungono: "Non credevamo ai nostri occhi. Un comportamento inqualificabile".

E pensare che Dragan e H. R. non appena hanno visto i bimbi in difficoltà, senza conoscersi, senza parlare la stessa lingua, non hanno perso un momento. E' bastato uno sguardo d'intesa e si sono buttati in acqua. In quel momento la spiaggia era affollata di bagnanti, ma solo loro si sono tuffati nel disperato tentativo di trarre in salvo i bimbi. La corrente in quel punto è fortissima, i due giovani hanno speso tutte le energie per cercare di salvarli. La riva era lì a due passi, ma sembrava irraggiungibile. Intanto a terra montava l'angoscia. All'apprensione per i due fratellini si aggiungeva l'ansia per Dragan che non ce la faceva più a lottare contro la corrente. Zurica la sorella del manovale bosniaco iniziava a urlare disperata. Con lei c'erano il marito e il figlio. Sono stati minuti drammatici con la famiglia di Roncade che nel frattempo si allontanava. Poco dopo è stata rintracciata dalla polizia di Jesolo che l'ha accompagnata in commissariato per ricostruire la vicenda.

(23 luglio 2007)

fonte: http://www.repubblica.it/2007/07/sezioni/cronaca/jesolo-annegato/jesolo-annegato/jesolo-annegato.html


venerdì 20 luglio 2007

RAZZISMO SPIETATO



Mail inviata a : fai-antiracismo@libero.it , ritornata 2 volte, anche senza allegati. A che servono certi RECAPITI???

Carissimi, vivo in Italia da oltre 30 anni e, dal 1975, sono cittadina italiana ma sono di razza negra "di colore cannella" (io me ne vanto). Da circa un anno sono riuscita (dopo banali ma fastidiose e continue difficoltà !) a comprare l'appartamento che abito fin dal 1976 assieme al mio compagno che dal 1999 è diventato mio sposo.

Fin quando l'unico proprietario del palazzo era un Ente, gli altri inquilini si sono limitati a non salutarmi e, appena potevano, mi facevano tutte le offese e angherie posibili che però io ho sempre sopportato, con l'aiuto e l'affetto di mio marito. Con quale sofferenza mia (e di mio marito) potete facilmente immaginarlo! Dopo l'acquisto dell'appartamento, molti vecchi inquilini, al pari di me, sono diventati condomini e sono anche arrivati nuovi proprietari. Ciò ha scatenato il più feroce, crudele, inumano razzismo di (pressocchè) tutti i condomini. Mi è stato anche buttato, sulla testa, acido muriatico diluito con acqua. Ciò mentre, alle ore 23, accudivo a curare le mie piante poste in un balcone.

Ho trovato un avvocato che, per me, ha scritto diffidando dal ripetere un tale atto, sia al responsabile, sia all'amico che l'ha sostenuto e sia all'amministratore del condominio (il quale se ne lava le mani!), e sapete qual'è il risultato? Uno dei due "SIGNORI" CONDOMINI, HA DEFERITO IL MIO LEGALE ALL'ORDINE DEGLI AVVOCATI perchè non ho firmato la lettera anch'io! Contemporaneamente mi hanno fatto sapere, indirettamente, che non vogliono una negra nel condominio perchè questo è SIGNORILE! E così ieri, sempre lo stesso condomino del piano di sopra, ha ripreso a buttare acqua (?) ROSSA (!) e il mio avvocato non ha più lo stesso "ENTUSIASMO" di prima.

Facile capire come andrà a finire, ma io come potrò godermi serenamente la mia casa? Non posso e non voglio andarmene e non voglio considerare perduti i miei soldi che ho speso per avere finalmente una sicurezza di non finire in mezzo ad una strada se mio marito dovesse, malauguratamente, precedermi. Ciò poi che mi distrugge, è vedere che l'oggetto principale di tutte le prevaricazioni, i soprusi, le angherie, le offese, i disagi, ecc., è MIO MARITO che, consapevole della colpevole "indifferenza" di tutte le Autorità, per prudenza, non vuole reagire in alcun modo, sicuro che si peggiorerebbe la situazione. Fin'ora hanno colpito lui per non fare vedere di colpire me. Ora sono venuti allo scoperto.

A chi posso rivolgermi perchè qualcuno prenda seriamente ed energicamente le mie difese?Tenendo presente che io e mio marito siamo "gli appestati", per cui tutti sono obbligati a tenerci lontano.
Con l'animo ferito nel più profondo, Vi saluto e resto in speranzosa attesa.

Roberta Sabina Marin

Tel.: XXXXXX (il numero di telefono di Roberta è disponibile, ma deve esserci richiesto con nominativo e indirizzo verificabile; n.d.m.)


P.S.: allego 3 foto del mio appartamento per constarare cosa intendo quando dico: prevaricazioni, soprusi, angherie, offese, disagi, ecc.!

FOTO 01 - FOTO 02 - FOTO 03

Da oltre un anno basti sapere che viviamo senza gas e con un solo rubinetto per l'acqua, oltre a tant'altro! Il sedicente "architetto" che doveva fare sostituire solo i tubi, si è dileguato lasciando le opere incompiute (v. foto allegate). Ma ciò che è raccapricciante: NESSUNO VUOLE CONTINUARE I LAVORI!!! Ho interpellato oltre 20 ditte!!!!!!!!!!! >>>

Ho anche le foto dell'ultima umiliante e PERICOLOSA "innaffiata"(01 - 02). E posso fornirle anche foto di tanti tristissimi "sfregi" riguardanti il comportamento del proprietario dell'appartamento sovrastante il mio e di tutto il condominio e del suo amminisrtratore (pagato anche da me oltre 13.000,00 euri l'anno!). L'eroico "Autore" dei tanto cattivi fatti pubblicati, è nientemeno che un alto funzionario della BNL, per cui, di certo, non è possibile dire che il suo razzismo sia dovuto ad IGNORANZA.
Hanno ridotto ai minimi termini l'interno del mio appartamento e ora mi vogliono privare anche di quel poco di bello che mi resta fuori: le mie piante (v.allegato).

roberta marin | altre lettere di roberta marin |

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