"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci

sabato 4 agosto 2007

Mezza Asia sott’acqua: morte e devastazione

Notizia di pochi minuti fa

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Per le inondazioni dovute alle piogge monsoniche 10 milioni di senzatetto

India e Bangladesh in ginocchio: danni incalcolabili dopo 11 giorni di precipitazioni, almeno 230 morti. Si temono epidemie di malaria



Le alluvioni in Bangladesh (Ap)
Le alluvioni in Bangladesh (Ap)
NEW DELHI (India)
- Morte, devastazione e milioni di senzatetto. Le inondazioni che hanno colpito tutta l’area dell’Asia meridionale e orientale, e in particolare, nordest dell’India e Bangladesh, hanno lasciato una scia di distruzione spaventosa: si contano diversi milioni di sfollati nella regione, scacciati dalle misere case dalla furia delle piogge monsoniche che si sono abbattute sull’Asia per 11 giorni consecutivi e hanno provocato l’esondazione di decine di fiumi e alluvioni devastanti.

DEVASTAZIONE - Nei bollettini ufficiali si parla di 230 morti, ma il bilancio – quando, calmatasi la furia del tempo, molte aree saranno di nuovo accessibili – è destinato quasi sicuramente a farsi più grave. Le piogge monsoniche, secondo i media locali, sono “le peggiori che si ricordino a memoria umana”. Le proporzioni della tragedia, di conseguenza, sono impressionanti: i governi parlano di dieci milioni di senzatetto, i cui villaggi sono stati spazzati via dalla furia delle acque e che ora si trovano in condizioni igieniche spaventose, senza cibo né acqua potabile . «Ci sono milioni di affamati, sempre più disperati – dicono le autorità – che stanno cominciando a soffrire di diarrea, dissenteria e febbre. Non possiamo far nulla, le zone delle alluvioni sono praticamente irraggiungibili. I sopravvissuti sono lasciati a loro stessi». Inoltre, si temono epidemie di malaria, che renderebbero ancor più drammatica la già precaria situazione sanitaria.
CARESTIA - Nella giornata di sabato le piogge hanno dato tregua alle popolazioni, dopo 11 giorni di precipitazioni continue, ma già nei primi giorni della prossima settimana i monsoni torneranno a farsi sentire con il loro carico di pioggia. La fine delle alluvioni sarà per gli agricoltori dell'area semplicemente l'inizio della povertà e della carestia per le popolazioni: sul terreno, una volta che le acque si ritireranno, rimarrà uno strato di fango che renderà impossibile coltivare fino alla prossima stagione.

TENSIONI - Nell'India settentrionale, in alcuni villaggi, si sono inoltre registrati incidenti e tensioni con le forze dell'ordine: i sopravvissuti, affamati e disperati, chiedevano assistenza e soprattutto di essere sfamati. In alcuni casi la situazione è esplosa, con delle vere e proprie sommosse, almeno in un caso sedate con la forza e con i proiettili: in un villaggio del Bihar, almeno una persone è stata uccisa, e altre venti ferite, dopo gli indicenti con le forze dell'ordine.

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