Secondo l'accusa, i sei si sarebbero resi colpevoli di violente e preordinate aggressioni a persone individuate come militanti di sinistra, oltre che di azioni di danneggiamento e porto abusivo di armi da taglio. Avrebbero, poi, in più occasioni, usato espressioni oltraggiose nei confronti di ebrei, omosessuali ed extracomunitari, lanciando contro di loro frasi e inneggiamenti anche nel contesto di manifestazioni sportive e in particolare tra le file degli «ultrà bologna patria nostra».
Secondo la Procura di Bologna, si tratta di una vera e propria associazione a delinquere, che aveva tra i propri scopi l'incitamento alla discriminazione e alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi, portata avanti mediante le azioni di cui sono accusati ma anche con l'ostentazione a fini propagandistici di simboli e slogan dell'ideologia nazifascista (come le svastiche).
Le singole persone, o i gruppi, che sono stati aggrediti, secondo l'accusa sono stati «colpiti» perchè reputati simpatizzanti dell'area politica opposta sulla base di informazioni raccolte, per l'abbigliamento che indossavano o per il contesto nel quale venivano avvicinati.
Pubblicato il: 03.08.07
Modificato il: 03.08.07 alle ore 14.32
fonte: http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=67944
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