"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci

sabato 21 luglio 2007

Perugia: scuola di terrore nella moschea?



Riporto la notizia, che sta impazzando su tutti i giornali italiani di oggi, ma ammetto di essere molto dubbioso. I fanatici si annidano dappertutto (non solo alle sorgenti del Monviso), però il solo possesso di file "demenziali" incitanti alla violenza non sono sufficienti, per me, a farmi gridare "al lupo al lupo!". Considerato quanto siano bravi i "servizi" (di tutto il mondo) a fabbricarsi "nemici" dietro l'angolo di casa per i loro scopi non proprio sempre chiari (o forse si) il dubbio è d'obbligo. mauro

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A Perugia una cellula di Al Qaeda

PERUGIA - Una vera e propria scuola di terrorismo. A Che gravitava attorno ad una moschea alla periferia di Perugia. Dopo le indagini e i pedinamenti, l'operazione contro la "cellula vicina ad Al Qaeda" è scattata all'alba di oggi con tre arresti: l'imam marocchino della moschea di Ponte Felcino e due dei suoi più stretti collaboratori, entrambi residenti all'interno del luogo di culto. Un quarto cittadino marocchino è tuttora ricercato.

Secondo gli inquirenti la struttura avrebbe svolto attività di proselitismo e addestramento con finalità di terrorismo in materia di armi, materie esplodenti e sostanze tossiche.

La moschea di Ponte Felcino era una "vera e propria 'scuola di terrorismo'" dice il direttore dell'Ucigos Carlo De Stefano. "Le indagini hanno evidenziato come nella moschea si svolgesse addestramento in maniera continuata" ha sottolineato. "Si può quindi affermare che è stata scoperta e disarticolata una vera e propria 'scuola di terrorismo' - ha spiegato De Stefano - che rientra in un sistema operativo di terrorismo diffuso, praticato da piccole cellule che agiscono in maniera autonoma".

Le indagini hanno infatti consentito di documentare come gli indagati, attraverso la visione e il commento in comune di messaggi, proclami, filmati e documenti scaricati da siti internet "protetti", all'interno del luogo di culto e in orari e contesti estranei alle ordinarie cerimonie religiose svolgevano una laboriosa e approfondita opera di istruzione e addestramento all'uso delle armi e alle tecniche di combattimento proprie delle azioni terroristiche nonché lezioni di lotta corpo a corpo.

I file scaricati non contengono solo messaggi propagandistici, mostrati tra l'altro anche ad alcuni bambini frequentatori della moschea, ma minuziose indicazioni per la realizzazione di atti di terrorismo come i documenti riguardanti la preparazione e l'uso di sostanze velenose o di materiali esplodenti, le istruzioni dirette all'aspirante "mujihaid" per raggiungere le zone di conflitto in modo sicuro, per inviare messaggi criptati in rete e perfino, dettaglio particolarmente allarmante, per guidare un Boeing 747.

Nel contesto dell'attività addestrative sono state tenute lezioni di combattimento corpo a corpo, che hanno riguardato non solo pratiche di autodifesa ma anche tecniche di agguato e uccisione. "Fatti che sono avvenuti a Perugia - ritengono gli inquirenti - dall'ottobre 2006 al luglio 2007, in un caso solo dal dicembre 2006 al febbraio 2007".

L'operazione, denominata "Hammam", scaturisce da una complessa indagine avviata dalla Digos di Perugia, dal Servizio centrale antiterrorismo della direzione centrale della polizia di prevenzione di Roma, dal Servizio di polizia postale e delle Comunicazioni di Roma e dal Compartimento di polizia postale e delle comunicazioni per l'Umbria. Per lo svolgimento della lunga e complessa indagine sono stati utilizzati sofisticati sistemi e apparecchiature tecniche.

(21 luglio 2007)

fonte: http://www.repubblica.it/2007/07/sezioni/cronaca/allarme-italia/perugia-terrorismo/perugia-terrorismo.html


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