"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci

sabato 4 agosto 2007

Appello dal Club delle Vecchiacce


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Dal Club delle Vecchiacce


di lidia menapace 26 giugno 2007



Il vecchio continente invecchia e i vecchi gli pesano, figurarsi le vecchie!

Vorrei fare qualche riflessione in merito, a nome del Club delle Vecchiacce, fondato da Mila Spini e da me anni fa, quando incominciammo a stufarci di sentirci apostrofare con protettiva sufficienza: "nonnina, nonnetta, vecchietta, vecchina" da qualsiasi giovanotto appena sotto i 70.

Orbene, noi del Club delle Vecchiacce chiediamo:

1) che ci si consulti, noi vecchi e vecchie prima di decidere che fare di noi e se siamo o no "sostenibili" da un qualsiasi bilancio demografico;

2) che non si diano per buone le argomentazioni di banche, fondazioni promosse da BMW, da istituti di previdenza e da assicurazioni: le loro sono argomentazioni corporative e non politiche.

3) che se si prende per buona l’affermazione che il problema esiste in tutta Europa e anzi in tutto il mondo detto "avanzato", la questione non è di settore, ma è una grande questione politica generale: da affrontare cioè dai governi con le parti sociali.

Intanto avanziamo qualche osservazione e anche desiderio. Noi del citato Club tenderemmo a rifiutare la soluzione con metodi violenti, tipo Nerone (tutti gli anziani alle arene per essere sbranati) o Erode (ammazziamoli tutti al di sopra di tale età ecc.) o anche nativi del Nuovo mondo (riempiamoli di whiski e di fucili) o anche Hitler (campi di sterminio per la soluzione finale): e ciò non per buon cuore o umanitarismo, (figurarsi! le Vecchiacce hanno come livre de chevet Swift), ma solo perchè tali soluzioni si sono dimostrate antieconomiche, il massino sforzo con il minimo risultato: infatti i cristiani ci sono ancora, come i bambini e le bambine, persino i Nativi e addirittura gli Ebrei.

Ci spiacciono anche le soluzioni violente soft, tipo esporci al solleone, oppure indurci a sport faticosi, ad esperienze stressanti, oppure a maratone erotiche. Non sempre sono rimedi efficaci; anche l’idea di usare le tecnologie avanzate per saper dire a ogni bambino o bambina che nasce di quanto allunga la vita del nonno, non ci va a genlo. Ci piace che bambini e bambine nascano per gioia speranza futuro avventura.

Troviamo dunque finora non convincenti le ricette emesse da economisti bancari ministri ecc. Continuano a dire che bisogna abbassare le pensioni, ridurre i servizi, tagliare la spesa sanitaria, e aiutare le famiglie. Cioè far morire i vecchi con pensioni basse, aiutarli ad andarsene in fretta, non potendo acquistare i medicinali e affidare alle donne -che siamo più longeve- la cura dei superstiti rientrando a domicilio in forma di "servizio sociale onnicomprensivo gratuito", che -come è noto- è la definizione scientifica di casalinga.

Tra le spese da tagliare non troviamo mai le spese militari, ciò ci stupisce e abbiamo pensato che questa larghezza e generosità sottintenda il seguente "ragionamento": non possiamo mandare in guerra i giovani e le giovani che sono merce scarsa e si sa che la guerra fa male soprattutto a loro. Mandiamoci dunque i vecchi e così pigliamo due piccioni con una fava. E se poi le bombe, sia pure intelligenti, beccano magari donne e bambini, pazienza, si tratta pur sempre, nei paesi dove si esporta la guerra, di donne e bambini, che -essendo prolifiche e numerosi- minacciano il nostro bilancio demografico.

A noi sembra rischioso e insicuro: e la sicurezza è una cosa cui questa società non può rinunciare.

Non sarebbe meglio, magari, abolire la guerra o almeno ridurre le spese militari a vantaggio di un bel servizio di medicina preventiva, di città accoglienti a pro’ degli anziani in solitudine, di una società solidale dove vecchi e vecchie possano, se vogliono, agire, aiutare a conservare e trasmettere la memoria storica recente, raccontando anche fiabe o ricette o tecniche, o lavori o saggezza, giochi socialità e politica, il che serve magari a ridurre il consumismo futile, ma incrementa il consumo utile e intelligente?

Attendiamo risposta, grazie. (siamo vecchiacce, ma abbiamo pur sempre avuto una buona Kinderstube).

Lidia Menapace

fonte: http://www.alternativerivista.it/article.php3?id_article=1844

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