"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci

lunedì 6 agosto 2007

Prodi, vacanza e lite con il sindaco

Che bel siparietto estivo. Prodi che va in vacanza pensando (giustamente) di ritagliarsi uno spazio privato nel quale respirare (ne abbiamo diritto tutti), e la sindichessa forzista (manco a dirlo) si inviperisce per il mancato avviso dell'illustre "vacanziero". Ohibò! Quale mancanza di rispetto, e l'etichetta ecc. ecc.
Sorge un dubbio: non è che la suddetta prima cittadina di Castiglion, saputa la sua presenza, si sia sfregata le mani pensando: "mò pianto su un casino.." a puri fini elettorali?

E quanto agli avvisi, si faccia illuminare dal suo "patron", il berlusca, che lui sì che se ne intende!
mauro
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«Il presidente del Consiglio è stato maleducato: prenda esempio da Amato». La replica: «Non tocca a me dare il benvenuto»

Monica Faenzi
Monica Faenzi



CASTIGLIONE DELLA PESCAIA
- «Tocca al sindaco salutare per primo». «No, è il capo del governo che dovrebbe avvertire quando viene in vacanza». Questione di punti di vista. Di certo, quelli di Romano Prodi e Monica Faenzi non coincidono. Quest'ultima, primo cittadino di Castiglione della Pescaia, si era lamentata per il fatto che il premier fosse arrivato nel borgo turistico della Maremma «senza nemmeno un saluto». «È in vacanza nel mio Comune - aveva dichiarato il sindaco forzista - e non mi degna nemmeno di uno sguardo».

BENVENUTO TOCCA AL SINDACO - Il giorno dopo Prodi prova a smorzare sul nascere la polemica estiva: «È veramente una cosa non grave. Io sono in vacanza e continuo la mia vacanza». E ai giornalisti che tentano di ottenere qualcosa in più, il premier aggiunge: «Sono stato in vacanza in tantissimi posti in Italia. Sempre e ovunque, dall'Alto Adige alla Sicilia, il sindaco, di qualsiasi colore politico fosse, mi ha sempre dato il benvenuto, o è venuto a visitarmi, oppure mi ha telefonato o ancora mi ha mandato due righe. Questo, indipendentemente dal colore politico. Io qui non mi ero e non mi sono curato di sapere di che colore politico è il sindaco - garantisce Prodi - l'ho saputo dai giornali tre giorni fa. E veramente non mi spiego...», riferendosi al disappunto manifestato dalla Faenzi per il mancato saluto del premier al suo arrivo a Castiglione della Pescaia. Ma Prodi insiste: «In quale Paese del mondo - si chiede retoricamente il premier - se arriva il Presidente del Consiglio o della Repubblica il sindaco non dà un segno, un sorriso, un benvenuto?».

PRODI PRENDA ESEMPIO DA AMATO - Ma la Faenzi non ci sta e contrattacca: «In quale paese del mondo, se arriva il presidente del Consiglio, il sindaco del luogo lo apprende dai giornali? Prodi è stato maleducato». «È difficile - aggiunge il primo cittadino maremmano - dare il benvenuto a chi si presenta in casa altrui senza avvertire». La stessa Faenzi aveva diffuso una nota, precedente alla replica del presidente del Consiglio, in cui sosteneva che «Prodi dovrebbe prendere lezioni di stile da Amato» il quale «in vacanza a Orbetello, ha sempre mantenuto buone relazioni con i sindaci di centrodestra». «Non è chiara la posizione di Romano Prodi - affermava il sindaco nella nota -: il presidente del Consiglio viene qui in vacanza in forma privata oppure come rappresentante dei suoi partiti? Se si ricordasse che ha una carica istituzionale e che rappresenta tutti gli italiani, si renderebbe conto di avere solo due alternative: o fare vita ritirata senza incontrare pubblicamente nessuno, oppure intrattenere con tutti buoni rapporti». «Prodi - proseguiva - ha continuato e continua evidentemente a 'lavorare' anche in Maremma: ha incontrato pubblicamente esponenti del centrosinistra con una formidabile caduta di stile nella sua carica di presidente del Consiglio. E a questo punto, certo, ha suscitato la mia indignazione, politica e non personale, visto che sarebbe stato almeno un gesto di buona educazione salutare con una lettera o una telefonata il sindaco della città che lo ospita, pur se di centrodestra».

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