"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci
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martedì 7 dicembre 2010

Democrazia: per qualcuno è solo una parola

Avevo in mente tutt'altro argomento, per riaprire questo blog. Poi mi hanno informato di un fatto, anzi più d'uno, che mi han fatto cambiare le priorità.


Quello di oggi è un tema, temo, che non si può liquidare in quattro parole, anche se i fatti son pochi - e abbastanza chiari, per chi li vuole interpretare.


La sede di via Ferrini, che attualmente ospita FdS, SEL ed Insieme per Pavia, è stata presa a sassate nella notte tra il 24 e 25 novembre (già era successo a marzo dell'anno scorso, quando ospitava il solo PdCI).


La notte dopo è toccato alle vetrine della sede del PD.


Nella notte tra l'1ed il 2 dicembre di nuovo colpita via Ferrini.



Non mi piace. Non mi piace per nulla. La Provincia Pavese parla di "atti vandalici o gesti intimidatori", come dire che potrebbero anche essere le gesta di sfaccendati con poco cervello o di qualcuno che vuole provocare paura - e quindi inattività. Ma la Provincia Pavese non parla del secondo attacco alla sede di via Ferrini, e anche nell'articolo ad essa dedicato è, come dire, parziale (se dici che è la sede di tre forze politiche tre, perché poi fai parlare solo i rappresentanti di due, che tra l'altro sono anche quelli arrivati dopo?). E qui ci starebbe proprio bene una dissertazione sulla cosiddetta libertà di stampa, che, chissà perché, sembra essere sempre la libertà di dire quello che pare allo sponsorizzatore di turno, più che la realtà dei fatti. Già, perché anche sottacere le cose fa parte del fare informazione mirata.


Resta aperto anche il discorso
dei possibili autori: a mio avviso è abbastanza stramba l'ipotesi che si tratti di vandali per così dire "sciolti", visto che son stati colpiti solo e sempre partiti di opposizione (sì vabbé: più o meno), quindi resta l'ipotesi di atti a stampo politico. E chi potrebbe essere mai stato? Mah... Forse quelli di Forza Nuova potrebbero saperne qualcosa, visto che proprio venerdì 26 novembre a Voghera, nell'ambito della Festa dei Giovani di Sinistra, si sarebbe tenuta un'assemblea per discutere di una targa commemorativa affissa al Castello in ricordo dei caduti della RSI
.



La discussione non sembra essere terreno gradito a FN, che infatti finisce il suo comunicato (qui: http://www.forzanuovaforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=10711) con la frase: "Se la decisione sarà quella di concedere all’individuo Ferrari di prendere parola, Forza Nuova sarà lì ad impedirlo."


Non stupisce: è del 13 novembre la sentenza che condanna a 14 mesi Diego Di Sopra (di FN) per l'aggressione del 15 ottobre 2008 a danni di ragazzi che stavano andando al Barattolo (non si capisce perché solo lui sia stato incriminato, visto che non ha operato da solo!).


La precisione inoltre non sembra essere cosa nota al coordinatore di FN, che gioca su un cognome comune come Ferrari per dare del terrorista ad un giornalista che avrebbe poi partecipato all'assemblea: http://ricerca.gelocal.it/laprovinciapavese/archivio/laprovinciapavese/2010/11/25/PZ1PO_PZ104.html


Mi pare quindi quantomeno "originale" l'invocazione della democrazia da parte di personaggi che se ne riempiono la bocca per difendere i propri "diritti", ma che non si peritano di calpestare - troppo spesso impunemente o con la collusione di chi dovrebbe essere preposto alla sicurezza pubblica - quella altrui.


Non penso proprio di aver liquidato così rapidamente né libertà di stampa e ruolo dell'informazione, né fascismo, anzi. E' solo che io in via Ferrini ci ho passato del tempo, con delle gran belle persone, e questi episodi mi sdegnano. Esprimo quindi ai compagni di Pavia tutta la mia solidarietà.

per approfondire:

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2010/11/07/la-targa-ai-repubblichini-il-festival-di.html

http://laprovinciapavese.gelocal.it/cronaca/2010/11/21/news/targa-fascista-e-polemica-sulla-posizione-del-prefetto-2799844

http://www.giovanicomunistipavia.org/voghera-forza-nuova-minaccia-impediremo-lassemblea-contro-la-targa-fascista

http://ricerca.gelocal.it/laprovinciapavese/archivio/laprovinciapavese/2010/11/25/PC4PO_PC401.html?ref=search

AGGIORNAMENTO DELL'ULTIMA ORA: mi segnalano via e-mail da Pavia che durante la scorsa notte è stata distrutta la stele commemorativa del partigiano Cazzamali. Questo ennesimo gesto distruttivo dimostra senza ormai ombra di dubbio la sua chiara matrice politica - fascista, secondo il consueto codice d'onore di questi "signori" che parlano di democrazia ma altro non sanno fare che violenze e soprusi.


NO PASARAN! Continueremo a difendere i valori della Resistenza, loro malgrado.

mercoledì 21 ottobre 2009

Vietato criticare Berlusconi: C.V.D.

Berlusconi/ Alfano turbato da minacce su Facebook: si muovano i Pm Va individuato e perseguito chi ineggia a odio e morte

Roma, 21 ott. (Apcom) -
Forte sollecitazione dal ministro Angelino Alfano alle Procure per un intervento rapido e risoluto alla lucce delle "minacce che si moltiplicano su Facebook" all'indirizzo del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. "Sono profondamente turbato - ha denunciato Alfano, parlando ai microfoni di Sky a margine del Congresso dei Notai a Venezia - dal fatto che esistano parecchi forum su Facebook, e quindi sulla rete Internet, che inneggiano all'odio nei confronti di Silvio Berlusconi e inneggiano all'omicidio nei confronti del presidente del Consiglio. Poiche' nel nostro Paese esiste l'obbligatorietà dell'azione penale, mi attendo che la Magistratura faccia il proprio dovere indagando perseguendo e trovando coloro i quali inneggiando all'odio e all'omicidio, commettono un reato penale e compiono un'azione disdicevole dal punto di vista morale'. "E' un tema grande- ha sottolineato ancora il ministro di grande di sicurezza che riguarda la persona del presidente del Consiglio'.

fonte: http://www.apcom.net/newspolitica/20091021_192001_5d019c2_73891.shtml


Il commento di Jacopo Venier:

Berlusconi, Alfano - Venier: "E' Alfano killer del web: vuole uccidere internet"


"L'insofferenza di questo Governo alle critiche porta il ministro Alfano, come un killer della libertà, a cercare ancora una volta pretesti per chiudere la bocca ad internet, uno dei pochi spazi dove la libertà di espressione e di dissenso possono ancora essere esercitati. Alcuni eccessi oratori dei navigatori del web non possono essere la scusa per imbavagliare la rete.

Se in Italia è consentito ad un ministro come Brunetta di dire che "gli esponenti della sinistra devono andare a morire ammazzati" e a Bossi di "essere pronto alla guerra se non passa il federalismo" è logico che qualcuno possa esagerare nel mostrare la propria avversione a Berlusconi e al suo regime. Quando Alfano avrà chiuso la bocca ai provocatori che siedono nel suo Governo potrà chiedere maggiore misura ai navigatori della rete". E' quanto afferma Jacopo Venier, responsabile Comunicazione del PdCI, a commento delle dichiarazioni rilasciate dal Ministro Alfano a Venezia.

fonte: http://www.facebook.com/note.php?note_id=159328469813&ref=nf


Il commento di Elena:

Non è così che si è arrivati al governo di Unità Nazionale? Tutti insieme appassionatamente contro i terroristi! Per carità, capiamoci: NON sono una terrorista, non li difendo e nemmeno li capisco. E non capisco né approvo chi, su FB o altrove, inneggia all'eliminazione di Berlusconi. Non lo stimo, non mi piace, non l'ho votato e non mi rappresenta, ma per quel che mi riguarda non ci penso proprio, ad augurargli la morte. Non lo faccio con nessuno, anche se la pensa ed è il mio esatto contrario. Perché sono sostanzialmente pacifista e anche, perché negarlo, perché penso che non ci serve un altro martire. Basta ed avanza già adesso che è solo unto...
Ma criminalizzare tutti quelli che non sono allineati mi sembra un bel giochino degno di Cossiga ed Andreotti nei loro momenti migliori... dove "migliori" è, ovviamente, opinabile.

Dopodiché il ministro Alfano dovrebbe avere la gentilezza di spiegarmi come mai è tanto preoccupato per la violenza (peraltro solo verbale) contro il suo amato Presidente del Consiglio ma non fa una piega contro quella - assolutamente reale - quotidiana che certi "begli spiriti" scatenano contro stranieri, donne, bambini, omosessuali e comunque persone che non la pensano come loro. Giustizia a due marce? O interessi di parte, come sempre?

giovedì 3 settembre 2009

Videocracy - 4 settembre


Ho deciso di aderire all’iniziativa lanciata da http://fabiopari.blogspot.com/2009/08/videocracy-appello-tutti-i-blogger.html per la diffusione di massa di questo film, di cui la RAI ha rifiutato di trasmettere il trailer.

Trama: Il film racconta dall'interno le conseguenze di un esperimento televisivo che gli italiani subiscono da 30 anni. Riesce ad ottenere accesso esclusivo alle sfere più potenti e rivela una storia significativa, derivata dalla spaventosa realtà della televisione italiana, un Paese in cui il passaggio da showgirl a Ministro per le Pari Opportunità è puramente naturale (tratto da http://trovacinema.repubblica.it/film/videocracy-basta-apparire/378953)


Recensione: Cos’è la "videocrazia"? Secondo Erik Gandini, italiano d’origine e svedese di adozione, è il sistema di potere televisivo di cui l’Italia offre oggi l’esempio più consistente ed emblematico. Videocrazia non è esattamente un film su Berlusconi ma un film sull’Italia berlusconiana di lunga durata: fisiologicamente, sociologicamente e forse persino antropologicamente berlusconiana. L’Italia in cui, come afferma Nanni Moretti ne Il Caimano, «Berlusconi ha già vinto». Un’Italia trentennale, ossessionata dall’esibizionismo sessuale e dalla totale assenza di freni morali - con ogni probabilità anche molto incapace di guardarsi allo specchio – che viene restituita dallo sguardo attento di uno "straniero" sui generis, la cui relativa italianità gli ha consentito una conoscenza sul campo del fenomeno analizzato. Ma il suo film non rincorre l’attualità o lo scandalo. Non insegue la notizia o il gossip. Sviluppa piuttosto una distanza critica singolare rispetto alle circostanze e ai personaggi rappresentati o ai materiali di repertorio selezionati e assemblati: distanza critica fatta di straniamento e profondo sdegno allo stesso tempo (tratto da http://www.mymovies.it/film/2009/videocrazia/)


http://www.youtube.com/watch?v=MLKFgBhCe9w


Purtroppo una ricerca in rete non ha permesso di trovare, al momento (però sono le 3 del mattino del 3, quindi magari in giornata le cose cambiano…), sale in cui sia prevista la proiezione di questo film, né a Pavia né a Milano. Verificherò.

Intanto sia chiara una cosa: non baso il mio giudizio del film sul trailer (a vederlo tutto potrebbe anche non piacermi!) ma semplicemente non condivido l’idea di far passare la censura. Con la scusa di un “pubblico variegato” e della “necessità di soddisfare i gusti di tutti” ci propinano banalità colossali e poi si permettono di non far passare qualcosa solo perché potrebbe non piacere al padrone del vapore? Non mi hanno convinto, non mi convinceranno mai. La loro libertà finisce dove comincia la mia, no? Quindi mi voglio prendere la responsabilità di decidere con la mia testa. Ora e sempre.


http://www.youtube.com/watch?v=Bb6MnbsI34g

martedì 14 luglio 2009

Oggi SCIOPERO













Aderisco all'appello di
Diritto alla Rete contro il DDL Alfano che imbavaglia la rete Internet italiana.























... ma non temete: da domani...




martedì 2 giugno 2009

La denuncia penale e Mariastella Gelmini - il clima si fa sempre più pesante

Leggo su facebook e riporto, con preghiera di massima diffusione. Ovviamente i dati tecnici della manifestazione verranno inseriti non appena ne verrò a conoscenza. Grazie a tutti gli amici bloggers che si attiveranno per dare risalto al caso (che non è poi così “caso”, e nemmeno unico):














Buongiorno a tutt*,

vi scrivo per due motivi. Il primo è sicuramente più importante del secondo.

Ieri pomeriggio mi è stato comunicato che la Questura di Lecco mi ha denunciato per violazione degli articoli 650 e 654 del Codice Penale. Art. 650: Inosservanza dei provvedimenti dell'Autorità. Il 654: Grida e manifestazioni sediziose. Il tutto per essermi permesso di contestare il Ministro La Russa il pomeriggio del 22 maggio. Il massimo della pena prevista è di un anno e tre mesi.

Il paradosso è che l'unico ad aver subito un torto sono stato io: il Vice Questore infatti mi ha riservato particolari attenzioni come strattonarmi, tapparmi la bocca, minacciarmi, insultarmi e via discorrendo.

Questa denuncia non è che l'ennesimo episodio del progressivo inasprimento del trattamento nei confronti di ogni forma di dissenso nel nostro territorio. Il cittadino non suddito ogni giorno di più infastidisce i prevaricatori e i loro sgherri.
Quindi: repressione indiscriminata. E non è la prima volta che accade.
A detta di fonti interne alla Questura avrei altre tre denunce penali maturate a Milano. A breve arriveranno anche quelle.

Con alcuni amici si sta pensando di organizzare una manifestazione cittadina improntata non tanto al mio caso personale - gravissimo - quanto invece al fine di prendere una posizione netta di contrasto (aspro ma pacifico) verso questa cultura della paura e dell'intimidazione continua.

Spero che in breve possa comunicarvi la data e i tempi organizzativi. Sarebbe bello se si riuscisse a spargere la voce il più possibile.


In Italia, a Lecco e ovunque sopravvenga qualche potentucolo di peso, ogni forma di contestazione o dissenso è ritenuta fuori luogo e quindi da punire, perseguire, denunciare e possibilmente nascondere.


Sono accettate solo folle inginocchiate e mani spellate per gli applausi. Tipo il salottino di Bruno Vespa.

A questi link troverete alcuni riassunti delle "puntate precedenti" per comprendere meglio l'affaire La Russa.

http://www.quileccolibera.net/?p=652
http://www.quileccolibera.net/?p=658
http://www.quileccolibera.net/?p=661
http://www.quileccolibera.net/?p=664

Secondo punto: abbiamo incrociato Mariastella Gelmini. La furbetta del bresciano.
Qui il resoconto filmato dello spiacevole incontro: http://www.youtube.com/watch?v=8E6QrpYuBhc

A presto,
Duccio





















La libertà non è star sopra un albero...

mercoledì 27 maggio 2009

IN DIFESA DELLA DEMOCRAZIA, IN DIFESA DELLA COSTITUZIONE


Sono giornate molto pesanti, in cui le parole gravano come macigni, e se l’argomento di queste parole sono la Democrazia, il Diritto, la Giustizia, il rischio è che questi macigni si trasformino in frane, di quelle che travolgono interi paesi cancellandone la storia, cancellandone la civiltà, rinnegandone l’etica.
Mancano due settimane alle elezioni europee, nel nostro Paese questo appuntamento, a causa delle parole-macigno del capo del governo, rischia di assumere caratteristiche che vanno ben al di là del risultato puramente elettorale.
Una cosa soprattutto assume un importante valore politico: la coesione che travalica le sigle, di un fronte di difesa democratico della Costituzione e delle Istituzioni .
Attualmente sono cinque i soggetti politici che partecipando alla competizione europea possono rappresentare questo fronte: i due cartelli elettorali di sinistra, il PD, IDV-Di Pietro e UDC.
Dei cinque partiti o movimenti il PD è l’unico che, ad oggi, sostiene la campagna dei referendum di riforma della legge elettorale. Nell’eventualità che il referendum passi ci ritroveremmo con un sistema che prevederà premio di maggioranza al partito di maggioranza relativa (non alla coalizione) e innalzamento della soglia minima di sbarramento. Risultano evidenti due cose: che una minoranza del paese, ma in possesso di una maggioranza relativa, avrebbe uno strapotere e una consistente porzione di elettori non avrebbero rappresentanza parlamentare.
In questi giorni è davanti gli occhi di tutti l’inaudito attacco alle istituzioni da parte del capo del Governo. Credo che proseguire sulla strada del referendum sarebbe come iniettare cellule malate in un corpo che già sano non è.
Il PD deve uscire dall’equivoco e riconoscere che il tema del referendum è di fatto superato da una evidente emergenza democratica e che sarebbe un suicidio della democrazia anche solo ipotizzare leggi che diano maggiori poteri agli organismi di governo.
La democrazia è un sistema di governo con evidenti imperfezioni, ma anche con importanti anticorpi che normalmente impediscono la degenerazione. Il nostro compito è quello di far sì che non calino le difese immunitarie insite nella nostra Costituzione.
Una rinuncia da parte del PD ad appoggiare e sostenere il referendum potrebbe inoltre raccogliere il consenso di molti compagni che non riconoscendosi nell’area dei due cartelli elettorali di sinistra, si troverebbero nell’imbarazzo di un voto all’Italia dei Valori, che pur essendo un partito di sicura opposizione a Berlusconi, non rappresenta la cultura di sinistra, o di una astensione, in quanto non si sentirebbero sufficientemente tutelati proprio in funzione del referendum liberticida.

Blog promotori:
A sinistra - loris
ilrusso
mente persa
L’eco dell’Appennino - pierprandi
Vengo da lontano ma so dove andare - Gap

PS. Chi condivide questa richiesta copi e incolli sul proprio blog il post senza aggiungere o togliere nulla possibilmente segnalando l’adesione a uno dei cinque blog promotori o alla seguente mail indemocrazia@yahoo.it

lunedì 18 maggio 2009

Antirazzismo: restiamo umani!


Rilancio dal blog di Loris:


A tutti i dirigenti della Sinistra Italiana

Un secondo barcone di sventurati è stato respinto e ricondotto in Libia. Quanti erano? Non è importante. 100,… 20… ,…1, non ha importanza. sono stati violati dei diritti e a violarli è stato il governo del nostro paese. Questi diritti violati costeranno a povera gente che sfuggiva a guerre massacri e fame in alcuni casi tortura e morte. Ho fatto una carellata veloce e più o meno tutti i dirigenti della sinistra , con toni più o meno diversi, hanno parlato, scritto, condannato.


Non Basta!!! A fronte di questa infamia c’è un’esigenza precisa, ineludibile, che la sinistra dia una risposta unica e compatta antirazzista . Non possono esserci distinguo e non può essere una campagna elettorale che spegne il nostro sdegno.


Chiedo che questo appello venga raccolto e si concretizzi nel giro di poco tempo nella risposta della Sinistra italiana contro al razzismo, contro l’intolleranza e per ristabilire i diritti di asilo e di accoglienza.


PS. Chi condivide questa richiesta copi e incolli sul proprio blog il post senza aggiungere o togliere nulla. E’una richiesta minima ma di enorme significato. Facciamoci sentire tutti insieme in un’unica manifestazione o in cento città contemporaneamente.
Loris

Da Repubblica - (Audio) il dramma dalle carceri libiche

Da Repubblica - testimone nigeriano

Dall'Unità - Le leggi razziali ci sono gia

Dall'Unità - Berlusconi : no all'italia multietnica

Da La Stampa - La Cei: l'Italia è già multietnica
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Aggiornamenti

Ha aderito all'appello e rilanciato sul proprio blog Socialismo 2000
Cesare Salvi

Caro Loris, per quanto mi riguarda sulla pelle il sudore ha lo stesso colore. E non importa se il lavoratore sia bianco, nero o giallo lo sfruttamento che lo riduce schiavo è lo stesso, per questo sosterrò ogni iniziativa antirazzista.
Un caro saluto.
Oliviero Diliberto

Il sito di Nichi Vendola ha aderito e rilanciato l'appello

Il sito dei Socialisti Per la Rosa nel Pugno ha aderito e rilanciato l'appello















Marco di Schiavi o Liberi integra con questa informazione:

GENOVA - MARTEDI' 12 MAGGIO 2009 ore 11 IN LARGO LANFRANCO (DI FRONTE A PREFETTURA) PRESIDIO ANTIRAZZISTA PER IL DIRITTO DI ASILO E D'ACCOGLIENZA