"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci
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martedì 14 giugno 2011

Italia, il bel Paese (nuovamente!) dove il dolce sì suona...













Hanno vinto i sì.
Gli Italiani hanno dimostrato che non ne possono più di esser rappresentati da personaggi improponibili e che non si fanno circuire dai diktat di partito, che sono coerenti e che quando dicono "NO al nucleare" non si rimangiano quel NO! nemmeno dopo 24 anni. E finalmente, di nuovo, c'è un venticello che spira ed il dolce SI' risuona...

Evidente che sono contenta... almeno un po'.
Non starò a tediarvi con analisi sociologiche (di esperti ne abbiamo a sufficienza) o esternazioni di gaudio smodato... voglio solo fare alcune considerazioni personali.

Innanzitutto ci tengo a ringraziare quel 5% circa di elettori che sono andati a votare "NO" ai quattro quesiti referendari. Grazie perché non avete disertato le urne e avete dato il vostro contributo al raggiungimento del quorum. Certo, con il senno di poi si potrebbe obiettare che ci saremmo arrivati comunque... appunto: con il senno di poi. Nessuno, credo, aveva grossi dubbi sulla predominanza di sì (almeno per quel che riguardava i primi tre quesiti, perché il quarto...), qualsiasi fosse l'affluenza alle urne: il problema era solo il raggiungimento della benedetta soglia che impedisse che l'espressione popolare venisse inficiata. Questo comportamento mi ha favorevolmente colpito, lo devo ammettere, soprattutto dopo aver litigato su FB con un astensionista che sosteneva il suo rispetto per l'ambiente proprio non andando a votare... che importa se così dimostra rispetto nullo per gli altri? Io cerco di rispettare le opinioni altrui, ma vorrei anche che gli altri rispettassero le mie... e lo so che adesso questo discorso lascia il tempo che trova, ma insomma: la libertà di espressione è un bene prezioso e non andrebbe invocata solo quando riguarda i NOSTRI interessi...

http://youtu.be/GNv3BRkZ_uc

Passo ora ad un semplice calcolo matematico (con le sue debite conseguenze, o almeno quelle che ne traggo io). Semplice perché lo semplifico oltremodo, anzi dico subito che lo sballo, lo estremizzo... a tutto vantaggio degli "oppositori".

Traggo i dati da wikipedia, che non mi sembra sia un pericoloso covo di comunisti... dunque: avevano diritto al voto 47.118.352 elettori più 3.300.496 residenti all'estero, per un totale di 50.418.848 votanti (e già qui pare che siamo nel campo delle opinioni... secondo Wikipedia il totale è 50.594.868: ma che calcolatrice hanno usato?). Di costoro si è effettivamente presentato ai seggi il 54% (arrotondato per difetto), pari a 27.226.178 individui ed il 94% di loro ha votato SI' (sempre arrotondando per difetto, in modo da non poter essere accusata di faziosità o voler dimostrare tesi preconcette).


Dunque 25.592.607 persone hanno votato sì, cioè vogliono che l'acqua resti pubblica, che le centrali nucleari non vengano costruite in Italia e che la giustizia sia uguale per tutti i cittadini, cariche governative o meno. Più della metà degli Italiani aventi diritto.

Sempre da wikipedia traggo i dati relativi alle politiche del 2008 (solo la Camera, Valle d'Aosta esclusa), quando l'unto del Signore ha riscosso un plebiscito di successo personale. Gli aventi diritto al voto erano allora 47.295.978 ed i voti validi son stati 36.452.305. Di questi, 13.629.464 sono andati al PDL, cioè - per semplificare - a Berlusconi. E va bene, aggiungiamoci pure i 28.357 della val d'Aosta ed i 322.437 provenienti dall'estero: arriviamo a 13.980.258: vogliamo dire che la percentuale (che non ho voglia di calcolare con tutti i crismi perché ovviamente quelle riportate su Wiki si riferiscono al singolo comparto: percentuale estera per voti esteri etc, quindi non sommabili... ma forse è proprio quello che ha fatto il nostro: si arriva a ben l'86,8%!) di preferenza espressa per il nostro arriva al 40%? Lo so, esagero... ma va bene comunque.

Dicevo: ammesso che il 40% degli elettori (sia in patria che all'estero, Val d'Aosta compresa) abbia dato il suo voto al cavaliere, sono 14.580.922 elettori. Trentasei milioni meno quindici milioni (arrotondo sempre a suo favore) sono quasi ventun milioni e mezzo di italiani che non l'hanno votato... ergo tanto unto non è mai stato. Ecco dove volevo arrivare: anche ammesso che lo fosse (e già era una palese bugia), il dissenso nei suoi confronti è cresciuto. Tra coloro che han votato... e nessuno può sostenere che tutti gli astenuti avrebbero votato NO - io stessa conosco qualcuno impossibilitato ad esprimere i suoi SI'.

Ergo... dovrei essere felice, no? E lo sono, lo sono... ma non posso evitarmi alcune elucubrazioni. Non solo nei confronti dei soliti cavalcatori di tigri (e mi riferisco ai vertici dei partiti più che ai militanti di base, che ho spesso visto impegnarsi allo stremo anche quando il partito di riferimento nicchiava), tipo Bersani e Vendola.

http://www.youtube.com/watch?v=8V8r_e3itCE&

(l'articolo completo è qui)

Non sono una teorica del volemose bene, io... io mi ricordo e voglio che anche gli altri abbiano buona memoria. Del resto non c'è nulla di nuovo sotto il sole, già era successo qualche tempo prima con le vittorie elettorali di Pisapia a Milano e De Magistris a Napoli: abbiamo vinto... ABBIAMO VINTO? Hanno vinto! I cittadini hanno vinto, non il piddì che alla prima tornata aveva un altro candidato... a proposito di Milano e Napoli: da un certo punto di vista, secondo me, sono la dimostrazione più efficace che il vento che qualcuno sente soffiare è solo una leggera brezza e rischia di scemare prima di dare tutti i suoi frutti.

Io interpreto così il fatto che i milanesi abbiano raggiunto una percentuale di votanti al referendum (52,0%) più simile a quella di certe regioni meridionali (con le debite eccezioni: ci sono seggi al sud che hanno superato di gran lunga il quorum nazionale!) e Napoli (49,3%, con PALERMO 48,5%) non abbia neppure raggiunto il quorum... (la fonte in questo caso è http://attualita.tuttogratis.it/politica/referendum-2011-quorum-risultati-e-aggiornamenti-in-diretta/P93281/): non è un buon segno.

Sembra quasi voler dire che, siccome ora entrambe queste città sono uscite dalle sgrinfie delle pessime amministrazioni che avevano, ora è tutto a posto. Nossignori: un popolo unito non sarà mai vinto... se quel popolo combatte per le sue leggi come per le sue mura. Non è questo il momento di delegare, ma di continuare ad impegnarsi in prima persona e di abbandonare gli sterili egoismi di bottega per pensare, davvero, a tutti.

Italiani e non, perché, come scriveva Donne, "nessun uomo è un'isola"...

PS: sorvolo volutamente sulle strane dichiarazioni di sfera-di-cristallo Maroni, che diceva che il quorum era raggiunto ad urne ancora aperte... e giusto di passaggio ricordo che il nostro PdC, mentre erano in corsi le operazioni di voto, intratteneva indegnamente Netanyahu

http://youtu.be/JbIeK8uTK1Q


e poi... compra collanine.

Intanto l'opposizione trova il modo per continuare a non trovare un accordo. Perché proprio ora che il piddì decide di chiedere le dimissioni di Berlusconi, Di Pietro si tira indietro e sostiene che non bisogna strumentalizzare il risultato referendario... Allora: finché si parla di acqua o nucleare, faccio comunque fatica a non considerare i SI' una risposta politica (son pur sempre il segnale di rifiuto di leggi FATTE DA QUESTO GOVERNO, mi pare). Ma siamo seri: se parliamo di legittimo impedimento come si fa a sostenere che non era una legge politica e la decisione popolare non è una precisa indicazione politica? Questi sì sono contro una legge POLITICA fatta dalla POLITICA per un manipolo di POLITICI e la gente l'ha bocciata. Politicamente? Forse no: nessuno schiamazzo, solo un voto... oppure qualcuno mi spieghi, perché forse non mi è chiaro cos'è la politica!

Secondo voi c'è da stare tranquilli? Anche perché nel frattempo qualcuno ha pensato bene di evidenziare l'apporto decisivo che la rete ha dato alla campagna per il sì (dato anche il silenzio fragoroso e l'informazione timida data al termine dalla RAI), da FB a twitter ai blog personali (http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/gEditoriali.asp?ID_blog=25&ID_articolo=8851&ID_sezione=&sezione= è solo un esempio): volete vedere che se il vento non si rimette a fischiare forte la prossima volta ci tappano la rete?





martedì 14 agosto 2007

VUOTI A RENDERE



14/8/2007

di Massimo Gramellini

La notizia che la compagna di bisbocce romane dell’onorevole Mele diventerà un’attrazione dell’imminente stagione televisiva ha gettato parecchi genitori nello sconforto più cupo. A cosa sono serviti anni di sacrifici per dare un’istruzione alla prole, se poi la fortuna arride sempre e soltanto a chi si segnala per vicende violente o cafone? Invece che a medicina o ad architettura, sarebbe stato meglio iscrivere i ragazzi a un corso accelerato di estetica della mutanda e filosofia del nulla: docenti Corona, Costantino e la Lecciso.

Eppure c’è un po’ di giustizia a questo mondo. Magari non nelle aule di tribunale e negli uffici di certe procure. Ma nei santuari del consumismo. Là dove il fumoso Famoso, premiato dall’Auditel e venerato da minoranze urlacchianti a favore di telecamera, si sottopone all’unica prova che conta: quella del mercato. Entrate in una jeanseria e chiedete quante magliette e slip di Corona hanno venduto negli ultimi mesi. Poi passate da un negozio di video e domandate se il film del tronista Costantino ha ottenuto più o meno spettatori di una partita di C2.

Infine, fate un giro in una di quelle discoteche che affittano come ospiti d’onore la Lecciso e gli altri cloni che la tv produce a getto continuo, con l’unico requisito che non sappiano fare niente. Vi imbatterete in una scoperta interessante. Gli italiani, fin quando c’è da rincretinirsi gratis, sono i più avidi divoratori di scemenze del mondo. Ma appena si tratta di pagarle, le scemenze, diventano saggi come un santone (indù, ché per quelli nostrani quest'estate marca male).

fonte: http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/hrubrica.asp?ID_blog=41

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giovedì 19 luglio 2007

DARFUR: UN LAGO SOTTERRANEO PER PLACARE LA GUERRA

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FINALMENTE UNA BUONA NOTIZIA!

(AGI) - Londra, 18 lug. - E' stato individuato un enorme lago sotterraneo nel Darfur; e la scoperta potrebbe calmare la cronica mancanza d'acqua che ha scatenato la guerra nella regione.
Ne sono convinti gli scienziati dell'universitàdi Boston, autori della scoperta. Secondo i ricercatori, dall'enorme lago (30.750 chilometri quadrati, una superficie grande quanto il Lazio e la Campania messi insieme) si potrebbe estrarre acqua attraverso un migliaio di pozzi, scavati con il 'via libera' del governo di Khartum.

Secondo gli analisti, è proprio la corsa all'accaparramento delle risorse idriche ad aver scatenato la guerra tra i nomadi del Darfur e gli agricoltori locali. Una guerra che, dal 2003, ha già causato la morte di 200.000 persone e creato oltre 2 milioni di sfollati. "La gran parte del conflitto e della miseria in Darfur è creata proprio dalla mancanza d'acqua", ha detto al sito on-line della Bbc il geologo dell'Università di Boston, Farouk el-Baz. "L'accesso all'acqua è essenziale per la sopravvivenza dei rifugiati, aiuterà il processo di pace e fornirà le necessarie risorse per lo sviluppo economico in Darfur".

Lo scorso mese l'agenzia delle Nazioni Unite per la Ricostruzione e lo Sviluppo (l'Unep) ha avvertito che qualsiasi prospettiva di pace nel Darfur passa per un freno alla distruzione ambientale. Secondo l'agenzia, negli ultimi 40 anni i deserti hanno guadagnato 100 chilometri, mentre si è perso il 12 per cento delle foreste in appena 15 anni. (AGI)

fonte: http://cooperazione.agi.it/in-primo-piano/notizie/200707181622-cro-rt11157-art.html


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domenica 15 luglio 2007

Rooibò,altro che Fanta!





Rooibò, la bibita equosolidale
Nata dalla miscela di rooibos del Sud Africa e succo di arancia cubano: è questa l'ultima novità equa e solidale...
11-07-2007 - Fonte: La Stampa


Una nuova bevanda arriva nelle Botteghe del Mondo:
simpatica, coloratissima al naturale, si chiama Rooibò (cespuglio rosso)
ed è una bibita fresca, buona per chi la beve, ma anche per chi la produce.
La nuova bevanda dissetante, non gassata, nata dalla miscela di rooibos del Sud Africa e succo di arancia cubano:
è questa l'ultima novità equa e solidale per l’estate 2007, un’alternativa alle bevande classiche marchiate dalle multinazionali.


E' stata presentata a Milano, giovedì 12 luglio presso la bottega del commercio equo di via Cesare Correnti, 20.

La storia

La bevanda è usata da secoli dalle popolazioni Khoisan che abitano la zona del Sudafrica e che ne conoscono da sempre le proprietà. L'uso della bevanda è stato riportato dal botanico Carl Humberg nel 1772. I coloni olandesi del Sud Africa lo adottarono come alternativa economica al tè nero, che doveva essere trasportato dalle navi provenienti dall'Europa. Fino al XIX secolo, tuttavia, l'uso del tè da parte degli olandesi era minimo. Nel 1904, un colono sudafricano di origine russa e discendente da una famiglia di commercianti di tè, Benjamin Ginsberg, intuì il potenziale del rooibos e cominciò a commerciare con le popolazioni Khoisan che lo raccoglievano. Iniziò a vendere il suo "Tè della Montagna" ai coloni e divenne in breve il primo importatore di rooibos usando i contatti con la sua famiglia.

Negli anni Trenta Ginsberg convinse un medico locale a sperimentare la coltivazione della pianta. I tentativi furono fruttuosi, e consentirono a Ginsberg di incoraggiare gli agricoltori locali a iniziare la coltivazione, con la speranza di ottenerne un buon profitto. Il primo tentativo di coltivazione su larga scala fu un disastro, a causa della piccola dimensione dei semi. Non sono più grandi di un granello di sabbia, e quindi sono difficili da rintracciare e raccogliere. Per questo motivo, il prezzo dei semi arrivò a 80 sterline alla libbra, troppo alto per gli agricoltori locali. Da allora il rooibos è diventato sempre più popolare in Sud Africa ha iniziato ad essere apprezzato anche nel resto del mondo.

Ingredienti e gusto

Rooibò non contiene caffeina, ed è realizzato senza conservanti, coloranti e aromi aggiunti: il 98% degli ingredienti della bibita proviene da commercio equo e solidale, per un prodotto ad alto contenuto di solidarietà e naturalità. È il rooibos, pianta tipica della tradizione indigena sudafricana, a regalare a Rooibò il suo particolare gusto esotico. Le foglie del rooibos, completamente prive di caffeina, sono ricche di sostanze naturali come magnesio, calcio, fosforo, ferro e vitamine: tutte proprietà che fanno di Rooibò un'ottima alternativa al tè freddo e una bevanda sana e dissetante.

Un altro ingrediente che caratterizza Rooibò è il succo delle arance cubane prodotte dalla Cooperativa Josè Martin, una brillante realtà di commercio equo, all'avanguardia per innovazione tecnologica, con cui Altromercato intrattiene un rapporto commerciale continuativo da molto tempo. Altromercato acquista il rooibos da due cooperative sudafricane, la Heiveld e la Wupperthal Rooibos Farmers, che grazie all'attività di produzione e commercializzazione del rooibos hanno trovato riscatto dalle durissime limitazioni economiche e sociali a cui erano state relegate dal regime dell'Apartheid, riconquistando condizioni di vita dignitose.

LUCA ROLANDI

Fonte:www.lastampa.it

reindirizzamento: http://www.promiseland.it/view.php?id=2112

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giovedì 7 giugno 2007

Il bosco in una stanza..






sarà una buona notizia? speriamo..


MILANO - La riqualificazione del quartiere Isola prevede due grattacieli ecologici

In ognuno verranno piantati centinaia di alberi alti anche nove metri


E’ l’ultima frontiera dell’architettura che strizza l’occhio all’ecologia e all’ambiente: gli alberi – alti fino a 8-9 metri - piantati sul balcone. Come fossero normali vasi di gerani. La riqualificazione dell’Isola pensata dallo studio dell’architetto Stefano Boeri prevede due grattacieli che nelle intenzioni dei progettisti diventeranno un unico bosco verticale.
Sul primo grattacielo – 108 metri d’altezza – troveranno spazio 550 alberi. Sul fratello minore – 78 metri – ne saranno piantati altri 350. Si andrà dalle piante a fusto più grande fino ad arrivare agli arbusti per un totale di 50 diverse specie vegetali.
Già in passato gli architetti avevano progettato boschi sui tetti degli edifici – il primo fu Le Corbusier con i suoi giardini sui tetti e negli ultimi 15 anni molti edifici sono stati costruiti con questo accorgimento - tuttavia portare il bosco sul balcone di casa rappresenta un salto in avanti.
«Il vantaggio per il microclima, l’inquinamento acustico e il filtraggio delle polveri sottili è evidente», dice Stefano Boeri.
Inoltre, piantare alberi sui balconi fa anche risparmiare: «I tradizionali grattacieli in vetro – continua Boeri – consumano moltissima energia per compensare l’enorme accumulo di calore in estate e la scarsa protezione dal freddo in inverno».
Il bosco verticale promette di tagliare questi costi riforestando, al tempo stesso, la città. Si calcola che questa barriera verde possa abbassare fino a 9 gradi la temperatura all’interno dell’edificio nel periodo estivo mentre d’inverno, la caduta delle foglie, consentirà comunque di far filtrare la luce. Inoltre migliorerà l’umidità e la qualità dell’aria.
Milano cerca così di riscoprire il suo cuore verde. «Il verde, il vetro e l’acciaio sono ormai i tre elementi che segnano la contemporaneità», sottolinea Pier Paolo Maggiora che ha progettato la riqualificazione della vecchia Fiera di Milano con l’operazione City Life e la torre della Fiera di Rho, “affogata nel verde”, come la descrive lui stesso.
Il tutto, però era partito molto prima, aggiunge, quando “nel 1300, a Lucca, fu costruita una torre con un albero sulla sommità”.

Guido Maurino

fonte:http://www.24minuti.ilsole24ore.com/24Minuti/20070607/Milano/10.shtml

domenica 22 aprile 2007

Pensa








Ci sono stati uomini che hanno scritto pagine
Appunti di una vita dal valore inestimabile
Insostituibili perché hanno denunciato
il più corrotto dei sistemi troppo spesso ignorato
Uomini o angeli mandati sulla terra per combattere una guerra
di faide e di famiglie sparse come tante biglie
su un isola di sangue che fra tante meraviglie
fra limoni e fra conchiglie... massacra figli e figlie
di una generazione costretta a non guardare
a parlare a bassa voce a spegnere la luce
a commentare in pace ogni pallottola nell'aria
ogni cadavere in un fosso
Ci sono stati uomini che passo dopo passo
hanno lasciato un segno con coraggio e con impegno
con dedizione contro un'istituzione organizzata
cosa nostra... cosa vostra... cos'è vostro?
è nostra... la libertà di dire
che gli occhi sono fatti per guardare
La bocca per parlare le orecchie ascoltano...
Non solo musica non solo musica
La testa si gira e aggiusta la mira ragiona
A volte condanna a volte perdona
Semplicemente
Pensa prima di sparare
Pensa prima di dire e di giudicare prova a pensare
Pensa che puoi decidere tu
Resta un attimo soltanto un attimo di più
Con la testa fra le mani
Ci sono stati uomini che sono morti giovani
Ma consapevoli che le loro idee
Sarebbero rimaste nei secoli come parole iperbole
Intatte e reali come piccoli miracoli
Idee di uguaglianza idee di educazione
Contro ogni uomo che eserciti oppressione
Contro ogni suo simile contro chi è più debole
Contro chi sotterra la coscienza nel cemento
Pensa prima di sparare
Pensa prima di dire e di giudicare prova a pensare
Pensa che puoi decidere tu
Resta un attimo soltanto un attimo di più
Con la testa fra le mani
Ci sono stati uomini che hanno continuato
Nonostante intorno fosse tutto bruciato
Perché in fondo questa vita non ha significato
Se hai paura di una bomba o di un fucile puntato
Gli uomini passano e passa una canzone
Ma nessuno potrà fermare mai la convinzione
Che la giustizia no... non è solo un'illusione
Pensa prima di sparare
Pensa prima dì dire e di giudicare prova a pensare
Pensa che puoi decidere tu
Resta un attimo soltanto un attimo di più
Con la testa fra le mani
Pensa.


Fabrizio Moro

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Abbiamo inserito il testo Pensa del cantautore Fabrizio Moro nella sezione Buone Notizie, non solo per la qualità, notevole, della sua prosa ma soprattutto perché risulta, in questi giorni, la seconda canzone più scaricata da Internet.. Che abbia vinto nella sezione Giovani a Sanremo o che, sempre a Sanremo, abbia ricevuto il premio della Critica non ci ha scossi più di tanto.. Tuttavia, constatare che una gran massa di persone ritengano interessante scaricarla ed ascoltarla ci fa ben sperare.. A quanto pare, l’invito a pensare non è caduto nel vuoto. Un Bravo a Fabrizio per questo risultato.