Rooibò, la bibita equosolidale |
Una nuova bevanda arriva nelle Botteghe del Mondo:
simpatica, coloratissima al naturale, si chiama Rooibò (cespuglio rosso)
ed è una bibita fresca, buona per chi la beve, ma anche per chi la produce.
La nuova bevanda dissetante, non gassata, nata dalla miscela di rooibos del Sud Africa e succo di arancia cubano:
è questa l'ultima novità equa e solidale per l’estate 2007, un’alternativa alle bevande classiche marchiate dalle multinazionali.
E' stata presentata a Milano, giovedì 12 luglio presso la bottega del commercio equo di via Cesare Correnti, 20.
La storia
La bevanda è usata da secoli dalle popolazioni Khoisan che abitano la zona del Sudafrica e che ne conoscono da sempre le proprietà. L'uso della bevanda è stato riportato dal botanico Carl Humberg nel 1772. I coloni olandesi del Sud Africa lo adottarono come alternativa economica al tè nero, che doveva essere trasportato dalle navi provenienti dall'Europa. Fino al XIX secolo, tuttavia, l'uso del tè da parte degli olandesi era minimo. Nel 1904, un colono sudafricano di origine russa e discendente da una famiglia di commercianti di tè, Benjamin Ginsberg, intuì il potenziale del rooibos e cominciò a commerciare con le popolazioni Khoisan che lo raccoglievano. Iniziò a vendere il suo "Tè della Montagna" ai coloni e divenne in breve il primo importatore di rooibos usando i contatti con la sua famiglia.
Negli anni Trenta Ginsberg convinse un medico locale a sperimentare la coltivazione della pianta. I tentativi furono fruttuosi, e consentirono a Ginsberg di incoraggiare gli agricoltori locali a iniziare la coltivazione, con la speranza di ottenerne un buon profitto. Il primo tentativo di coltivazione su larga scala fu un disastro, a causa della piccola dimensione dei semi. Non sono più grandi di un granello di sabbia, e quindi sono difficili da rintracciare e raccogliere. Per questo motivo, il prezzo dei semi arrivò a 80 sterline alla libbra, troppo alto per gli agricoltori locali. Da allora il rooibos è diventato sempre più popolare in Sud Africa ha iniziato ad essere apprezzato anche nel resto del mondo.
Ingredienti e gusto
Rooibò non contiene caffeina, ed è realizzato senza conservanti, coloranti e aromi aggiunti: il 98% degli ingredienti della bibita proviene da commercio equo e solidale, per un prodotto ad alto contenuto di solidarietà e naturalità. È il rooibos, pianta tipica della tradizione indigena sudafricana, a regalare a Rooibò il suo particolare gusto esotico. Le foglie del rooibos, completamente prive di caffeina, sono ricche di sostanze naturali come magnesio, calcio, fosforo, ferro e vitamine: tutte proprietà che fanno di Rooibò un'ottima alternativa al tè freddo e una bevanda sana e dissetante.
Un altro ingrediente che caratterizza Rooibò è il succo delle arance cubane prodotte dalla Cooperativa Josè Martin, una brillante realtà di commercio equo, all'avanguardia per innovazione tecnologica, con cui Altromercato intrattiene un rapporto commerciale continuativo da molto tempo. Altromercato acquista il rooibos da due cooperative sudafricane, la Heiveld e la Wupperthal Rooibos Farmers, che grazie all'attività di produzione e commercializzazione del rooibos hanno trovato riscatto dalle durissime limitazioni economiche e sociali a cui erano state relegate dal regime dell'Apartheid, riconquistando condizioni di vita dignitose.
LUCA ROLANDI
Fonte:www.lastampa.it
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