Colosseo,ROMA - Nel giorno in cui la Cassazione ribadisce il diritto di esprimere "senza condizionamenti la propria identità sessuale", a Roma due omosessuali sono stati fermati e denunciati per atti osceni perchè si baciavano alle due di notte davanti al Colosseo.
Roberto e Michele, 27 e 28 anni, sono stati sorpresi da una pattuglia dei carabinieri in via San Giovanni in Laterano, riservata in questi giorni alla cosiddetta Gay Strett, una sorta di agorà dove la comunità gay si incontra e allestisce eventi culturali. Per protestare contro un rigore che l'Arcigay ritiene eccessivo e ingiustificato, il 2 agosto, in occasione della pedonalizzazione della Gay Strett, centinaia di omosessuali e lesbiche si sono dati appuntamento alle 23 sotto il Colosseo per un bacio collettivo.
Roberto è di Roma; con Michele si conosce da tempo. Ieri notte stavano lasciando la piazza e si avviavano verso il motorino posteggiato vicino. Davanti al Colosseo si sono baciati: "E' stato solo un bacio", giura Roberto. "Forse si può giudicare un bacio un po' focoso, sulle labbra e sul petto, ma niente di più. All'improvviso ci ha illuminato il fascio di luce di gazzella dei carabinieri. Ci hanno chiesto i documenti. Trascorsi venti minuti, Michele, un po' spaventato, ha chiesto spiegazioni. Semplici accertamenti, ci hanno risposto. Intanto sono arrivate altre due auto dei carabinieri. Erano in sei. A quel punto ci hanno perquisito", spiega Roberto. "Ci hanno fatto svuotare le nostre tasche, cosa insolita considerando che non avevamo niente che fosse fuori posto: pantaloni allacciati, cintura a posto e maglietta indosso. In caserma ci hanno trattato come appestati e all'interrogatorio che è seguito ci hanno accusati di atti osceni in luogo pubblico".
Fabrizio Marrazzo, presidente dell'Arcigay Roma, grida allo scandalo: "E' un fatto gravissimo. Mostra che ancora oggi le coppie omosessuali sono considerate di serie B. Abbiamo segnalato la cosa al legale di Gay Help Line, che la scorsa settimana, per la prima volta in Italia, ha fatto ottenere la costituzione di parte civile al compagno di un gay ucciso. Non ci faremo intimidire da queste azioni e proseguiremo nei nostri progetti: le lesbiche ed i gay in Italia non devono più subire soprusi di questo tipo. Tra una settimana, quando le autorità renderanno pedonale quel tratto di strada dove si affacciano il maggior numero di bar gay della città, abbiamo deciso che ci baceremo in pubblico. Saremotanti, centinaia. Sarà la nostra risposta alla denuncia per atti osceni".
Roberto e Michele, 27 e 28 anni, sono stati sorpresi da una pattuglia dei carabinieri in via San Giovanni in Laterano, riservata in questi giorni alla cosiddetta Gay Strett, una sorta di agorà dove la comunità gay si incontra e allestisce eventi culturali. Per protestare contro un rigore che l'Arcigay ritiene eccessivo e ingiustificato, il 2 agosto, in occasione della pedonalizzazione della Gay Strett, centinaia di omosessuali e lesbiche si sono dati appuntamento alle 23 sotto il Colosseo per un bacio collettivo.
Roberto è di Roma; con Michele si conosce da tempo. Ieri notte stavano lasciando la piazza e si avviavano verso il motorino posteggiato vicino. Davanti al Colosseo si sono baciati: "E' stato solo un bacio", giura Roberto. "Forse si può giudicare un bacio un po' focoso, sulle labbra e sul petto, ma niente di più. All'improvviso ci ha illuminato il fascio di luce di gazzella dei carabinieri. Ci hanno chiesto i documenti. Trascorsi venti minuti, Michele, un po' spaventato, ha chiesto spiegazioni. Semplici accertamenti, ci hanno risposto. Intanto sono arrivate altre due auto dei carabinieri. Erano in sei. A quel punto ci hanno perquisito", spiega Roberto. "Ci hanno fatto svuotare le nostre tasche, cosa insolita considerando che non avevamo niente che fosse fuori posto: pantaloni allacciati, cintura a posto e maglietta indosso. In caserma ci hanno trattato come appestati e all'interrogatorio che è seguito ci hanno accusati di atti osceni in luogo pubblico".
Fabrizio Marrazzo, presidente dell'Arcigay Roma, grida allo scandalo: "E' un fatto gravissimo. Mostra che ancora oggi le coppie omosessuali sono considerate di serie B. Abbiamo segnalato la cosa al legale di Gay Help Line, che la scorsa settimana, per la prima volta in Italia, ha fatto ottenere la costituzione di parte civile al compagno di un gay ucciso. Non ci faremo intimidire da queste azioni e proseguiremo nei nostri progetti: le lesbiche ed i gay in Italia non devono più subire soprusi di questo tipo. Tra una settimana, quando le autorità renderanno pedonale quel tratto di strada dove si affacciano il maggior numero di bar gay della città, abbiamo deciso che ci baceremo in pubblico. Saremotanti, centinaia. Sarà la nostra risposta alla denuncia per atti osceni".
7 commenti:
Mi piaceva di più la foto in:
http://solleviamoci.blogspot.com/2007/07/
non-dico-pi-ora-cus.html
Ma scusate, la denuncia per atti osceni non avviene anche per coppie etero che magari esagerano un pò, per focosi motivi?? Se è così, allora non vedo niente di male nell'azione dei carabinieri.
Certo è quello che diranno i carabinieri, Edgar, che vuoi...questioni di sensibilità! E sono sicura che il grado di sensibilità di molta gente varia in base a dei presunti canoni di "normalità". Sono ben altre le cose di cui ci si dovrebbe vergognare. Poi quella - la conosco bene perché ci ho abitato fino a pochi mesi fa - è una zona gay da anni, nel senso che lì ha aperto uno dei primi e più frequentati bar arcobaleno della città. E' quasi più normale trovare omosessuali che eterosessuali lì. Siamo lontani anni luce dalla parità di diritti civili. Dico o non Dico, mo' bisogna anche nascondere l'amore?
e certo... Bar Arcobaleno, gay street, vogliamoci tutti bene, rosa and roses (inventato or ora da me)... tutti nomi fatualmente inneggianti la pace e l'amore. Non lo so, la cosa mi fa riflettere, sembra una speculazione sui sentimenti, una specie di facciata, come per presentare gli omosessuali, come semplici persone gaie.
Beh, Edgar, le due cose sono collegate, mi pare.
"Si differenzia dalla cosiddetta bandiera della pace principalmente per l'assenza della scritta PACE, ma anche perché la disposizione dei colori è speculare (il rosso è in basso nella bandiera della pace, in alto in quella gay), e infine perché la bandiera della pace prevede sette strisce di colore al posto delle sei di quella LGBT."
La somiglianza fra i due simboli si spiega col fatto che come la bandiera della pace stessa, anche la "rainbow flag" deriva, attraverso la filosofia spiritualista New age, dall'arcobaleno come simbolo di pace e armonia, quale appare nella Bibbia nel racconto del mito del Diluvio universale."
http://it.wikipedia.org/wiki/Bandiera_arcobaleno
dove si legge come sia stat utilizzata in passato prevalentemente come simbolo della comunità gay. Nota: "gay" viene da "gaio", sì.
Altra nota: i gay prima di essere persone gaie sono anzitutto PERSONE. Quindi non capisco la tua osservazione, né cosa intendi con "speculare sui sentimenti"...perché "speculare"? Rivendicre i propri diritti, tra i quali baciarsi in pubblico come ogni coppia innamorata sulla Terra, sarebbe speculare?
Birichino di un edgar.. ;-))
mauro
Sì Mauro, oggi mi sento un pò biricchino.
Forse perchè sto lavorando troppo.
Ora riprendo e vi lascio, magari ci sentiamo stasera chessò.
Ciao Mauro, ciao Ska.
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