Iraq, è emergenza umanitaria: 8 milioni di persone rischiano la vita
Almeno otto milioni di iracheni, ovvero un terzo della popolazione, hanno bisogno di aiuti immediati. A lanciare l'ennesimo allarme per le drammatiche condizioni di vita del popolo iracheno sono Oxfam e la rete di Ong locali Ncci, che in un rapporto pubblicato ad Amman esortano il governo di Baghdad e la comunità internazionale a «prendere atto del pericolo umanitario» nel Paese e «a lavorare per fornire a tutta la popolazione acqua, cibo e servizi igienici di base».
Secondo il documento, sono almeno quattro milioni gli iracheni che non riescono a mangiare con regolarità e hanno bisogno di assistenza, oltre ai due milioni di sfollati e ai due milioni di profughi, riparati soprattutto in Siria e Giordania. Inoltre, il 70% della popolazione non ha accesso regolare all'acqua potabile, emergenza che nel 2003 riguardava il 50% degli iracheni, il 30% dei bambini è malnutrito e il 92% ha problemi legati ai traumi della guerra.
Per il direttore di Oxfam, Jeremy Hobbs, dal 2003 a oggi la malnutrizione tra i più piccoli è aumentata «drammaticamente» e i servizi di base, «danneggiati da anni di guerra e sanzioni, non possono più soddisfare i bisogni del popolo iracheno». Per questo, «il governo iracheno», ha concluso Hobbs, «deve immediatamente distribuire razioni di cibo tra i poveri e gli sfollati», mentre i Paesi donatori devono fare pressione su Baghdad e facilitare le operazioni umanitarie delle organizzazioni impegnate sul terreno.
Pubblicato il: 30.07.07
Modificato il: 30.07.07 alle ore 16.50
fonte: http://www.unita.it/view.asp?idContent=67833
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