"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci

domenica 22 luglio 2007

Diliberto: pensioni, profonda delusione



20 Lug 2007

Diliberto su Pensioni







Diliberto al Manifesto: «Colpa di Draghi e dei poteri forti A sinistra ancora troppe divisioni»

di Andrea Fabozzi
Roma 21 luglio 2007

«Devo ammetterlo, non mi aspettavo un accordo così, sono molto deluso, si era parlato di altre cose...».

Oliviero Diliberto, segretario dei Comunisti italiani, che cosa non si aspettava nell'accordo sulle pensioni?
Diciamo la verità, qui ci sono gli scalini e basta. Le quote sono un imbroglio. Per definizione le quote devono essere flessibili altrimenti non sono quote. Invece così si arriva fino a 62 anni. Se il governo ci avesse almeno consultati probabilmente la proposta sarebbe stata migliore.

Non lo ha fatto?
Per niente, e aggiungo che non essendo i comunisti direttamente rappresentati al governo dove abbiamo solamente degli indipendenti non abbiamo partecipato in alcun modo al confronto.

Pentito della scelta di non far sedere rappresentati del partito nell'esecutivo?
No, è proprio il contrario. Dovrebbe essere il presidente del Consiglio a raddoppiare le consultazioni con noi perché abbiamo compiuto quel gesto di generosità non partecipando alla corsa alle poltrone. Bianchi è bravissimo per carità e penso che condivida le nostre posizioni, ma è ovvio che essendo un indipendente il governo avrebbe dovuto coinvolgerci.

Siete delusi al punto da votare contro l'accordo?
Significherebbe votare contro la finanziaria...
Vedremo quale sarà lo strumento parlamentare. Noi faremo come sempre una battaglia emendativa. E spero proprio che la sinistra si unisca almeno in questa battaglia visto che sul giudizio da dare all'accordo si mostra divisa.

Appunto, la Cosa rossa aveva annunciato di voler fare blocco sulle politiche sociali e invece... Per Mussi e per i Verdi è un buon accordo.
Sono dispiaciuto di questo, cercheremo di lavorare per superare questi problemi che però non mi nascondo

Ma è il secondo caso evidente di divisione in pochi giorni, dopo quello sulla legge elettorale.
E questo è molto più importante. Della legge elettorale mi occupo poco, questo cattivo accordo sulle pensioni riguarda il merito, la vita di milioni di cittadini e in particolare quelli deboli. Da un governo di centrosinistra era lecito attendersi di meglio.

Cos'è, avete sbagliato voi della sinistra a legarvi alle decisioni della Cgil?
L'accordo che si profilava un mese fa, quando tutti insieme prendemmo quella posizione, era molto diverso. La stessa «bozza Damiano» era molto diversa. Qui ha pesato l'accelerazione riformista, la stessa farsa delle non dimissioni della Bonino, il pressing di Bruxelles e dei poteri forti rappresentati dalla grande stampa. Senza dimenticare il governatore della Banca d'Italia. Draghi parla meno di Fazio ma fa egualmente danni.

E così per non far cadere il governo da destra siete costretti ad accettare questa soluzione?
Secondo me la battaglia prosegue. E noi la condurremo sempre con l'obiettivo di tenere insieme il centrosinistra, perché dopo ci può essere solo molto di peggio, e contemporaneamente migliorare l'accordo sulle pensioni. Anche perché il governo tende a rimuovere il problema del consenso, che tuttavia in politica è essenziale. E siccome di consenso ne ha già perso molto, diciamo che io vorrei aiutarlo a recuperare.

Siete delusi al punto da mettere in discussione il voto di fiducia al senato sul tesoretto?
Tengo distinte le cose. Nel tesoretto ci sono aspetti positivi, noi guardiamo sempre al merito dunque su quel versante non ci saranno problemi per Prodi. Ma in autunno riprenderemo la battaglia sulle pensioni.

Non è che la sinistra ci si sta concentrando troppo, avendo invece chiuso un occhio su altre questioni come l'Afghanistan e i diritti civili, senza alla fine poter dire di aver vinto nemmeno sulle pensioni?
Il tema delle pensioni è da sempre altamente simbolico per la sinistra. Ricordo lo scontro tra il governo D'Alema e la Cgil di allora. Perché è un problema che parla ai diretti interessati e a una platea più vasta. Non credo quindi che lo abbiamo caricato di troppa attenzione D'altro canto l'impegno di abolire lo scalone lo avevamo preso tutti insieme nel programma dell'Unione, dopodiché Padoa Schioppa se ne esce dicendo che l'obiettivo della Maroni è stato rispettato... non mi sembra un gran risultato.

13 commenti:

Anonimo ha detto...

Sarà meglio che Diliberto si dia una calmata e la smetta di rompere. Grazie a Padoa-Schioppa posso sperare di avere una pensione anch'io, ergo, se i comunisti rompono, sono pronto ad incatenarmi davanti la sede del Pdci. Non c'è proprio niente di strano se la gente va in pensione più tardi, giacché in media si va già ora in pensione a 60 anni. Diamo conto quindi solo a una tendenza naturale, salvando gli usurati e i conti dello Stato ,che ricordo, non va avanti a patate ma col denaro.

Val ha detto...

Mi rifaccio a quanto scritto precedentemente.
Se l'alternativa ad un buon welfare-state sono provveddimenti tampone che al prossimo governo saranno ulteriormente modificati e chi, posto a ultimo terminale si accontenta di tutto questo e gode pure,allora per l'Unione non c'è più futuro.
Che venga pure la destra che peggio di così cosa vuol fare?
Dini,Maroni,Padoa Schioppa null'altro sono che paladini del liberismo e cioè facce della stessa medaglia,anzi l'ultimo è pure un "contabilaccio" scarsissimo.
Fabio sbaglia ma certe volte Oliviero....
Suerte
Val

elena ha detto...

E' ovvio che sei libero di pensarla come vuoi, caro Innoxius... come me, del resto. E la mia posizione è abbastanza chiara già dalla scelta di pubblicare l'intervista a Diliberto, credo...
Magari questo dipende dalla situazione diversa che viviamo, o magari proprio dalle diverse convinzioni di partenza.
Però, posso dirtelo?, giochi sleale: se tu ti vai ad incatenare davanti alla sede del PdCI per la loro opposizione, a me toccherebbe dividermi tra quella dei radicali (visto che la Bonino ha minacciato le dimissioni se le cose non andavano nel suo verso...), la casa di Dini, quella di Padoa-Schioppa e chissà quanti altri...
In fondo, nel programma che ci ha fatto vincere le elezioni (lasciamo perdere le accuse di broglio sennò non finiamo più, vuoi?) c'erano scritte tante belle cose... e se il PdCI, conseguentemente, cerca di migliorare al massimo - SENZA DIMETTERSI E MINACCIARE DI FAR CADERE LA MAGGIORANZA e, ancora meglio, SENZA AVER SOLLECITATO E/O RICHIESTO POLTRONE - le leggi che si vogliono far passare, fa solo il suo dovere. Quello per cui io l'ho votato. Questo per me è un atteggiamento democratico, non i capricci di qualche piccolo che si vuole sentire grande...
Dopodiché, molto ci sarebbe da discutere sui lavori usuranti!
Come dicevo in qualche altro blog, poi: sarebbe magari anche intelligente non prendere solo la parte peggiore che ci circonda, non pensi? Se tutta Europa va in pensione a 65 anni, non è un motivo sufficiente per copiarli - anche perché, poi, bisognerebbe vedere se tutta Europa ha il nostro stesso stato di welfare... se solo prendiamo la Svezia, direi proprio di no! E allora, perché scopiazzare l'età pensionabile MA NON i vantaggi per i lavoratori??? E, ultima cosa: salvare i conti dello stato sarà pur meritorio, ma se a mandarli a remengo sono state decisioni discutibili (tipo affibiare al'INPS la cassa integrazione o il fondo dirigenti), perché far pagare queste scelte sempre e comunque agli stessi???
Suerte... e grazie per la visita (che non è un cortese modo di accomiatarti, anzi: torna, se vuoi!)

Anonimo ha detto...

"Se tutta Europa va in pensione a 65 anni, non è un motivo sufficiente per copiarli - anche perché, poi, bisognerebbe vedere se tutta Europa ha il nostro stesso stato di welfare" ... così si parla!

elena ha detto...

Val, che vuol dire "Fabio sbaglia ma certe volte Oliviero"?
Che dovrebbe fare, Oliviero? Il tappetino a tutti gli altri? Non ce lo vedo... per fortuna! :)

Val ha detto...

Bravo Edgar,
così si parla ..e se vogliono che andiamo in pensione più tardi e allora pareggino le condizioni di Germania,Svezia ecc. ecc.
E adesso trattiamo pure signori sindacati, signori padroni e Signor governo
Ci siamo egar,ci siamo.
Suerte.
Val
Ps:Ele qui è la soluzione

Val ha detto...

Scusa per il nome storpiato
Edgar
ciao
Val
Suerte

Anonimo ha detto...

Grazie Val, ma io non ho fatto altro che copiare e incollare una frase di Elena, che condivido e che proprio ieri l'ho usata contro chi mi diceva pressapoco così: "solo in Italia i sindacati (riferendosi alla CGIL) continuano a frenare, in tutta Europa ormai è così, siamo gli unici a tenere l'età pensionabile così bassa."
Ciao.

Anonimo ha detto...

>E allora, perché scopiazzare l'età pensionabile MA NON i vantaggi per i lavoratori???

E per la miseria, è certo che bisogna imparare dal welfare degli altri stati europei anche nellambito dei vantaggi ai lavoratori! In Germania vanno in pensione a 63 anni però lo stipendio è certo più pesante del nostro. Che ti credi, a me non fa mica piacere lavare tegami e prendere 6 euro (6 euro e 23 cents) all'ora quando c'è gente che ne prende 50 senza che faccia un c... bip! (e scusa la parolaccia)
Però sai, la coperta diventerà sempre più corta, i pensionati saranno di più e per dare la pensione ai giovani... Già che hanno rimandato di nuovo la revisione dei coefficienti, porca pupazza!
Caduta del governo? Aspettiamo a parlare di senso di responsabilità. Se voteranno la fiducia, sarà un conto.

Anonimo ha detto...

Ti posso inserire tra i miei link a proposito?

elena ha detto...

Innoxius: certo che puoi... a tuo rischio! Perché temo che spesso dirò cose che non ti piaceranno... ma confrontarsi non fa mai male a nessuno. Stamattina, quando ho letto della tua appartenenza, mi sono un po'... diciamo stupita: ero convinta che Kilombo fosse sinistro come me! Però, al di là del fatto che io continuerò a fare "la rossa", trovo anche che sia opportuno che tutte le persone di buona volontà e buon senso facciano fronte comune per ottenere il massimo ottenibile per tutti. Non è più il tempo degli steccati: abbiamo già subito troppi cowboys, direi.
Senti: non è che cercano una lavapiatti, lì da te? Perché ho fatto due conti e io prendo 6,56 euro a fare la segretaria commerciale/amministrativa... e di anni di esperienza ne ho pure parecchi. Ma per cause di forza maggiore (chiusura della multinazionale in Italia, che altro?) sono passata al contratto dell'artigianato. Fino al 2003 prendevo 9,19 euro all'ora (parliamo di netto) per fare lo stesso lavoro - e considera che il mio stipendio era inferiore a quello dei colleghi del commerciale puro, perché, facendo parte di una filiale microscopica, facevo part-time tra commerciale e amministrazione d'ufficio. E poi avevo i buoni pasti, i rimborsi spese, il cellulare ed il portatile... ovvio che non c'entra con il discorso iniziale delle pensioni - è solo un altro aspetto del problema globale del mondo del lavoro. Le bistecche - ma anche il pane ed il latte - costano la stessa cifra per tutti, ai commercianti non importa un accidente in che settore lavori (anche se, pure qui, non si capisce bene perché un caffé a Roma costi meno che a Milano. Forse perché il Brasile e l'Africa sono più vicine e quindi il trasporto costa meno? mah! in questo caso magari l'esempio funziona, ma non è sempre così).
Vabbé dai, stringiamo i denti e cerchiamo di fare del nostro meglio.
Quanto alla fiducia, aspettiamo pure. Ma, come PdCI e verdi e PRC si sono ingoiate le missioni di pace (perché non dimentichiamo che tre senatori "colpevoli" non si possono certo definire sinistri radicali...), si ingoieranno anche questa.
Però a me resta un grosso dubbio. E se mi puoi aiutare a capire, grazie: ma perché questa riforma delle pensioni viene definita in modo positivo dal PD, mentre quella proposta da Maroni faceva rabbrividire? Se PadoaSchioppa stesso dice che si son salvati i principi fondatori, non facevate prima, Margherita e DS, a farla passare quando c'era Berlusconi? Giuro, non voglio polemizzare inutilmente, né tantomeno litigare per il gusto. Ma proprio non ci arrivo...

Val ha detto...

Ele non credo che Oliviero e il PdCI possono permettersi di provare questa così grande delusione.
Ti ripeto chi si accontenta gode,lo sono Mussi e Bonelli e non lo sono altri(Io pure SD tra quelli).
Ma il punto in questione è un altro ed è tutto riposto nella domanda se vale la pena di sfoderare gli artigli per pochi cent in più oppure,come dici tu,sollevare un vespaio per ottenere una riforma definitiva.
Siamo pronti a fare questo?
Siamo pronti a fare quello che tu dici e Edgar convinto dalla bontà dei contenuti riscrive?
Siamo pronti a fare quello che dice Innoxius?
Siamo pronti a fare quello che dico io ?
Quanti sono quelli che la pensano come noi?
Scusa ma non dicevi,giustamente,che l'ascoltare la gente è un buon inizio e allora noi quattro chi cavolo siamo, se non la gente?
Guarda che è lungi da me la polemica nei confronti di Oliviero e ancor meno nei tuoi,però come dissi alla prima riunione del coordinamento di SD della mia zona "non voglio e non ho nessuna intenzione di rinunciare a nessuna delle tematiche politiche che ci riguardano e non mi passa neanche per l'anticamera del cervello di lottare per un misero "tozzo di pane".
Vedremo poi se il coraggio di portare avanti un rinnovamento del paese (che miri a meno stato e più cittadino)saremo capaci di costruirlo e di gestirlo.
Da qui partiranno o le nostre fortune o purtroppo le nostre sfortune.
Concludo con una storiella che dovrebbbe farci riflettere.
Ricordo un caro amico ingegnere,collega ansaldino, che capitò in visita ai cantieri di Danzica e si trovò nel bel mezzo della visita di Walesa il quale era furibondo perchè non sentiva la presenza del suo popolo e questo lo contrariava non poco perchè metteva(é successo così)in serio pericolo la sua rielezione a presidente.
Il Lech bofonchiava tra se e ....gli altri finchè all'esclamazione"ma io ho sconfitto il comunismo(pressapoco)"il capo fabbrica è sbottato con un altrettanto categorico "Siiii ma il pane?"
Le elezioni le vinse Kwasniewski neocomunista,fancazzista imbecille amico di Bush che è riuscito nell'intento di non fare andare alle urne una moltitudine di polacchi ,consegnando il paese nelle mani dei due gemelli ultraliberisti, di cui ora mi sfugge il nome ,con buona pace di chi ci aveva creduto.
A buon intenditor poche parole:)).
Suerte Elena e suerte a tutti voi
Val

Anonimo ha detto...

Kilombo è un metablog delle sinistre. Diciamo che sono la sinistra della sinistra democristiana (anche se non sono un diccì e mi onoro di non esserlo). La Margherita fa sempre parte del centrosinistra. E poi non ci sono solo io di quell'area.
Beh, il posto c'è, vai a iscriverti in agenzia, sicuramente ti manderanno dove sto io e... tanti auguri. Guarda, te lo sconsiglio vivamente, io lo faccio solo perché dura un mese e mi servono denari da mettere via nel ripostiglio, oltre che, a proposito di pensioni, qualche contributo previdenziale. Tanto poi a ottobre ritornano le lezioni universitarie.
Ok, ti spiego subito sullo scalone. Anche noi riteniamo che passare in un secondo, mentre stai festeggiando il nuovo anno, da 57 a 60 anni è inammisibile. Ed era giusto addolcire lo scalone che comunque rappresenta il passo che l'Italia deve fare. Visto anche che nel programma è previsto l'abolizione dello scalone ma non si vieta l'innalzamento dell'età pensionabile.