"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci

lunedì 23 luglio 2007

Salva due bimbi e annega: dai genitori neppure un grazie

Non ho parole.
Se questa è l'Italia e questi sono gli Italiani allora non si può fare altro che vergognarsi profondamente. E riflettere, prima di assumere comportamenti razzisti nei confronti di persone che hanno il solo torto di parlare un'altra lingua e magari un colore della pelle diverso dal nostro. Sono loro i "diversi"? A questa domanda non c'è nemmeno da rispondere..
mauro
...

di NICOLA PELLICANI




Dragan Cigan, il bosniaco scomparso (foto Gavagnin)


JESOLO
- È annegato, risucchiato dalla corrente alla foce del Piave. Portato chissà dove dall'acqua del fiume che in quel punto, a Cortellazzo (Jesolo), incontra il mare. Ieri mattina attorno alle 12, è scomparso in un attimo Dragan Cigan di 31 anni, cittadino bosniaco, manovale a San Martino di Lupari - in provincia di Padova -, che poco prima si era tuffato in mare assieme ad un altro extracomunitario marocchino H. R. di 35 anni, per soccorrere due fratellini di sette e dieci anni , arrivati al mare con mamma e papà da Roncade (Treviso), che stavano per annegare. Alla fine i bimbi se la sono cavata, mentre Dragan non ce l'ha fatta. Ha lottato con tutte le sue forze ma un'onda se l'è portato via e non è più riuscito a guadagnare terra.

Il marocchino che con lui si era tuffato è riuscito a raggiungere la riva, tirato su a braccia dagli altri bagnanti che nel frattempo si erano mobilitati per dare una mano. A quanto pare però, non i genitori dei bimbi che non appena hanno riabbracciato i figli, se ne sono andati suscitando l'indignazione degli altri bagnanti. Hanno lasciato la spiaggia senza aspettare l'esito delle ricerche dell'uomo che ha salvato i loro figli. Senza curarsi della disperazione della sorella e degli altri familiari di Dragan, che in Bosnia aveva una moglie e due figli di 4 e 9 anni. Una coppia di Vittorio Veneto è fuori di sé per quanto ha visto: "Ci siamo vergognati di essere italiani quando abbiamo visto i genitori dei bimbi di Roncade salvati andarsene senza neppure avvicinarsi a confortare i familiari dell'uomo annegato e senza ringraziare quel marocchino". E aggiungono: "Non credevamo ai nostri occhi. Un comportamento inqualificabile".

E pensare che Dragan e H. R. non appena hanno visto i bimbi in difficoltà, senza conoscersi, senza parlare la stessa lingua, non hanno perso un momento. E' bastato uno sguardo d'intesa e si sono buttati in acqua. In quel momento la spiaggia era affollata di bagnanti, ma solo loro si sono tuffati nel disperato tentativo di trarre in salvo i bimbi. La corrente in quel punto è fortissima, i due giovani hanno speso tutte le energie per cercare di salvarli. La riva era lì a due passi, ma sembrava irraggiungibile. Intanto a terra montava l'angoscia. All'apprensione per i due fratellini si aggiungeva l'ansia per Dragan che non ce la faceva più a lottare contro la corrente. Zurica la sorella del manovale bosniaco iniziava a urlare disperata. Con lei c'erano il marito e il figlio. Sono stati minuti drammatici con la famiglia di Roncade che nel frattempo si allontanava. Poco dopo è stata rintracciata dalla polizia di Jesolo che l'ha accompagnata in commissariato per ricostruire la vicenda.

(23 luglio 2007)

fonte: http://www.repubblica.it/2007/07/sezioni/cronaca/jesolo-annegato/jesolo-annegato/jesolo-annegato.html


7 commenti:

Val ha detto...

Mauro,scrivo con le lacrime agli occhi.
Non è possibile ,non è possibile.
A questo siamo arrivati?

Val

Anonimo ha detto...

Purtroppo si, val.. E mi sono reso conto come sempre più spesso le cronache riportino atti di piccolo e grande coraggio da parte di stranieri residenti in Italia. Inseguendo ladri, difendendo donne, salvando vecchi e bambini.. Sono tanti, gli episodi, ormai.
E quel povero Dragan si è buttato senza pensare al rischio, certamente, ma avendo negli occhi, io penso, i volti dei suoi due bambini costretti a vivere lontani da lui che era in Italia a fare il manovale magari per meno di 5 euro all'ora e garantire una vita dignitosa alla sua famiglia.
Al posto di quei genitori italiani starei consumando tutte le mie lacrime per la sofferenza e i patimenti che stanno soffrendo quella moglie e quei bambini.
Un uomo di 30 anni che ne dimostrava 50, anche per le privazioni e la fatica.

Ho lanciato ad Elena l'idea, ma la estendo naturalmente anche a te ed a tutti gli amici del blog, di una sottoscrizione pubblica che permetta di raccogliere una somma di denaro da inviare alla famiglia di Dragan. Se tu, e gli altri, avete idea, in pratica, di come fare, diciamocelo quì e vediamo di realizzare il possibile.
Un piccolo gesto, che però credo sia doveroso.
mauro

Anonimo ha detto...

Più che razzismo è patologia d'indifferenza! Siamo malati... anzi sono malati!

ska ha detto...

IO ci sto, Mauro. Ma stavo proprio pensando a come sarebbe bello se un giudice imponesse ai due genitori indifferenti il mantenimento dei bambini di Dragan fino alla maggiore età. Sono dell'idea che la gratitudine a volte, in certi soggetti, vada "stimolata"...
Ad ogni modo, riguardo la tua idea: che ne dici di rivolgerci a Morgan?

Anonimo ha detto...

Si, ska, ci rivolgeremo a Morgan anche per chiedergli un consiglio sulla realizzazione pratica di questa idea.. come d'altra parte faremo con chiunque avrà a cuore la sorte di quei due bambini rimasti a soffrire in Bosnia.
Sto girando sulla rete per vedere quali altri blog hanno riportato la notizia: al momento, purtroppo, sono solo due; ho contattato anche loro.
mauro

Val ha detto...

Va bene,ci sto anch'io .
Fatemi sapere come
Val

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.