"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci

venerdì 20 luglio 2007

Borghi dimenticati: Civita di Bagnoregio



Per risollevare lo spirito è bello anche avventurarsi in luoghi carichi di storia e dalla magia profonda. Per coloro che non conoscono Civita di Bagnoregio è un'occasione buona, in coincidenza con le ferie e la bella stagione, per fare del turismo intelligente.

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Civita di Bagnoregio, la città che muore

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Il nome

Balneum regis, letteralmente "bagno del re", è un toponimo di origine goto-longobarda che definisce una proprietà regia e compare per la prima volta nel 599 in una lettera di Papa Gregorio Magno indirizzata al Vescovo di Chiusi Ecclesio.

Non è improbabile una connessione con un complesso termale di cui esistono rare testimonianze.

Secondo la leggenda, le acque salubri del bagno avrebbero guarito le ferite del re longobardo Desiderio.

La Storia

VI sec., prime notizie certe su Bagnorea (questo è il nome più antico), menzionata tra le sedi episcopali italiane. Dopo la caduta dell'Impero Romano, Bagnoregio cade sotto il dominio dei Goti e dei Longobardi, infine Carlo Magno la conferì al Papato. Dopo la conquista franca una serie di signorotti feudali si alternarono al potere: tra questi i Monaldeschi che divennero più tardi signori di Orvieto.

XII sec., Bagnoregio diventa libero Comune e conosce un periodo di prosperità e vivacità culturale. Pur attratto nell'orbita della vicina e potente Orvieto, riesce ugualmente a mantenere una relativa autonomia.

1221, nasce a Bagnoregio San Bonaventura.

1348, un'epidemia di peste (quella narrata nel Decameron da Boccaccio) riduce la cittadina l'ombra di se stessa: si racconta che in una sola giornata si contarono più di 500 morti.

1494, i bagnoresi riescono a distruggere la rocca dei Monaldeschi, liberandosi degli odiati tiranni.
Nello stesso anno si oppongono all'entrata in città del re di Francia Carlo VIII, diretto a Napoli con il suo esercito. All'atto eroico non corrisponde tuttavia alcuna riconoscenza da parte del Papa Alessandro VI Borgia, che due anni dopo assesta un duro colpo al fiero sentimento di libertà comunale istituendo il regime dei cardinali-governatori, che sarebbe durato fino al 1612, anno in cui Bagnoregio passa sotto il controllo della Delegazione Apostolica di Viterbo.

1695, un primo terremoto, aggiungendosi all'opera distruttiva dell'erosione, reca ingenti danni all'abitato di Civita.

1794, un secondo terremoto fa crollare lo stretto ponte naturale che collega Civita alla borgata esterna della Rhota. A quel punto la maggior parte degli abitanti abbandona il colle e si stabilisce alla Rhota, la contrada sorta nel XIII sec. e che oggi costituisce il centro storico di Bagnoregio.

1867, il primo violento scontro tra le milizie pontificie e i volontari garibaldini passa alla storia come "la battaglia di Bagnorea". Nel 1870 Bagnoregio entra a far parte del Regno d'Italia.

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Dove si trova il Borgo

Informazioni turistiche

Comune di Bagnoregio:
tel. 0761780815-0761760206, fax 0761780837.

Pro Loco:
tel. 0761780833.

Porta del Parco:
tel. 0761760053.

Info mail

La SCHEDA del BORGO


fonte: http://www.borghitalia.it/html/borgo_it.php?codice_borgo=445

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