La guerra è madre di tutte le cose. Divagazioni semiserie di un cuore irriducibilmente anarchico
"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci
martedì 24 luglio 2007
LOTTA DI CLASSE!!!!!!
Il nostro amico Mario ci ha inviato un suo articolo, già apparso sul sito liberacittadinanza.it, che gli pubblichiamo volentieri; allo scopo sempre di suscitare dibattito e favorire la costruzione di una più profonda coscienza politica.
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LOTTA DI CLASSE!!!!!!
di: Mario Piromallo
L'atteggiamento compiacente che dura da inizio legislatura da parte di troppe figure all´interno dell´unione, nei confronti del berlusconismo estremo della destra intera, fa pensare che ci sia la volontà di dar loro il via libera a governare nella prossima legislatura.
Lascia molto perplessi questa non reazione ai continui attacchi strumentali dell´opposizione, con I suoi portavoce che dicono a giro le stesse cose, come un vecchio disco gracchiante, da quando è cominciata la legislatura.
Ciò ha il compito di destabilizzare il governo ed inoltre di agire psicologicamente nei confronti dei cittadini poco furbi e per nulla informati e svuotati nella mente dalla disinformazione dei potenti media, che si fanno abbindolare da qualche parola ben studiata e continuamente detta, che purtroppo porta, da parte di questi cittadini, al biasimo verso il governo attuale ed al trionfalismo per la demagogia applicata dell´opposizione.
Addirittura, questo atteggiamento accomodante e lascivo, è stato attuato anche durante l´ultimo scontro televisivo pre elezioni, da parte dell´attuale capo del governo, Prodi, con la parte avversa.
Ciò, in quel momento, ha spostato le preferenze di molti cittadini superficiali dalla parte dello schieramento, che definisco sbagliata, e per fortuna a suo tempo, non sono bastate le affermazioni allegre e chiaramente poco serie, dell´altro candidato alla presidenza del consiglio, per far prevalere la parte sbagliata.
Cosa dire, per di più non c´è la volontà di dare stabilità al governo, da parte di alcune figure che in questa coalizione non dovrebbero proprio esserci e sono li esclusivamente per la sedia.
La politica, se così vogliamo chiamarla, di questo governo è misera e meschina, tra l´altro, come si fa a sentir dire, da parte della destra, che la riforma sulle pensioni, che, per fortuna, è meno peggio della precedente, va ad amplificare I problemi del lavoro dei giovani, e nessuno del centro sinistra da una risposta precisa a queste affermazioni di parte?
Basterebbe dire:
1) Chi ha approvato l´attuale riforma legge 30? Il governo precedente, che se non erro era di destra.
2) I problemi che hanno I giovani, ma anche I meno giovani che cercano lavoro, da cosa dipendono?
Dipendono dalla precarietà che si viene a trovare da parte di questi, quando il posto di lavoro, ricordo precario, più o meno, viene trovato.
La sicurezza di arrivare a prendere una pensione dignitosa da parte dei lavoratori tutti, deve essere fuori discussione, mentre siamo purtroppo rappresentati da persone che di questi problemi non ne hanno e non ne avranno neanche quando andranno in pensione.
Lo stato sociale in un paese democratico, dovrebbe essere un vanto da parte di chi fa politica a sinistra, invece a sentir parlare certe figure in Italia è un peso.
3) Vorrei ricordare in più, che la riforma in atto sulle pensioni, strumentalizzata per l´ennesima volta dalla parte avversa, costa 1 miliardo all´anno per 10 anni.
Anche qui, come si fa a criticare ininterrottamente una riforma, meno peggio della precedente, che ha un costo relativamente basso, nei confronti di un bilancio statale?
A seguito di una affermazione del genere, un lavoratore giovane, meno giovane, pensionato che sia, dovrebbe pensare e dire a questi demagoghi:
Vale la pena essere onesti in questa società?
Lascio a voi la risposta.
Ma quanto valgo io?
La risposta a questa seconda domanda secondo me è:
Poco quando sono giovane, niente quando sono meno giovane, meno di niente quando sono pensionato. Questo è il messaggio che viene dato ai lavoratori, e direi che non è per nulla bello fare parte di una società così concepita.
Inoltre, come fanno I parlamentari della destra a criticare il governo, senza un attimo di tregua, qualsiasi provvedimento venga attuato, qualsiasi situazione possa essere strumentalizzata e tutte quelle piccole cose irrilivanti, che vengono talmente gonfiate da divenire piccoli scandali.
Anche qui, nessuna reazione degna di nota, da parte di quasi tutte le forze della sinistra.
E´ una situazione poco idilliaca e mi fa paura perché si sta trasformando in una lotta di classe dei ricchi contro I poveri.
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1 commento:
"A seguito di una affermazione del genere, un lavoratore giovane, meno giovane, pensionato che sia, dovrebbe pensare e dire a questi demagoghi:
VALE LA PENA ESSERE ONESTI IN QUESTA SOCIETA'?
Lascio a voi la risposta.
Ma quanto valgo io?
La risposta a questa seconda domanda secondo me è:
Poco quando sono giovane, niente quando sono meno giovane, meno di niente quando sono pensionato. Questo è il messaggio che viene dato ai lavoratori, e direi che non è per nulla bello fare parte di una società così concepita."
Chi dei miei amici "virtuali" si ricorda di alcune mie mail e interventi sulla valenza di essere onesto o meno??? Chi eh??? Vedete, anche Mario affronta la cosa dalla stessa prospettiva.
E' normale, fisiologico, che ti giungono dal cuore domande del genere!
Sono entrato da qualche anno a questa parte in una dura contrapposizione generazionale. So che è sbagliato, ma spesso sono duro con quei vigliacchi (scusate ma quando ci penso mi arrabbio) dei dipendenti pubblici (lo so non facciamo dell'erba tutto un fascio!!), dei miei padri (lavoratori operai e impiegati delle scorse generazioni).
Mio padre anni orsono, (ero appena maggiorenne se non ricordo male) partecipò ad una serie di scioperi da parte degli operai di cui faceva parte per tutelare i posti di lavoro a rischio.
Gli scioperi non ebbero l'effetto sperato, gli operai si sentirono quasi abbandonati dalla cittadinanza che non gli appoggiò con forza.
Non solo, quando papà tornò a casa, ed io gli chiesi come era andata, mi rispose che non era affatto andata bene e che noi giovani avremmo dovuto supportarli, ma ciò non avvenne.
A distanza di anni, ho detto a mio padre: "Papà ti ricordi di quando mi dicesti questo e quello? Ebbene, io sono orgoglioso di non avervi aiutato. Non ve lo meritavate e non ve lo meritate. Io vi accuso del vostro pressapochismo nei confronti delle generazioni che vi hanno seguito. Avete mostrato egoismo papà e siete stati pure strumentalizzati."
P.S.: gli voglio bene a mio padre. Solo tanta indignazione.
Ciao.
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