Da Ciudad de México, Claudio Albertani*, per Selvas.org
La città di Oaxaca è di nuovo scenario di fatti di sangue. Verso le 11 del mattino, in occasione della festa popolare conosciuta come «La Guelaguetza», elementi di varie corporazioni repressive (Ejército Mexicano; Policía Federal Preventiva, PFP; Agencia Federal de Investigaciones, AFI; Policía Preventiva, Policía Bancaria e Industrial, Policía Municipal) hanno attaccato con gas lacrimogeni e armi da fuoco una manifestazione pacifica della Asamblea Popular de los Pueblos de Oaxaca (APPO) e della Sezione XXII del Sindicato Nacional de Trabajadores de la Educación.
I manifestanti si dirigevano al Cerro del Fortín, situato nella parte nord-est della città, a circa due chilometri dal centro, per occupare il teatro all'aperto Auditorio Guelaguetza, sede tradizionale della festa popolare.
Il corteo è partito dallo zócalo (piazza principale) e la repressione si è scatenata all'altezza della via Crespo. Poco dopo, i manifestanti hanno incendiato alcuni autobus per usarli come barricate. Le forze dell'ordine con l'ausilio di agenti in civile hanno colpito brutalmente i manifestanti come anche passanti innocenti, esattamente come il 25 novembre dell'anno scorso.
La novità questa volta è l'aperta partecipazione di soldati in uniforme, il che potrebbe indicare una nuova ed inquietante tappa della scalata repressiva che vive il Messico.
Il fatto che la brutale repressione sia stata diretta dal Segretario di Protección Ciudadana, Sergio Segreste Rios, il quale, nell'amministrazione precedente fungeva da direttore dell'Ufficio Diritti Umani, la dice lunga sulla realtà di Oaxaca.
In serata vigeva in città uno stato d'assedio non dichiarato, mentre le forze di polizia continuavano a pattugliare la città in cerca di persone da arrestare. Verso le 22, il governo locale riconosceva 40 arrestati. Vi erano inoltre dichiarati 15 poliziotti e quattro civili lesionati.
Tuttavia, secondo il sito «Oaxaca en pie de lucha»
(http://oaxacaenpiedelucha.blogspot.com/2007/07/represion-en-oaxaca_16.html), si riportava almeno un morto, un desaparecido, 50 feriti e 60 arrestati. Le cifre non sono confermate, ma è da temere che la situazione peggiori nel corso della nottata.
* Membro della Comisión de Apoyo de la Comisión Civil Internacional de Observación por los Derechos humanos (CCIODH).
Per contattare gli autori: redazione@selvas.org
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VIDEO in 5 parti (>>Link)
fonte: http://www.selvas.org/newsMX0707.html
1 commento:
E ti pareva che non dovevano mancare loro: la polizia municipale!
Bleah!
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