"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci

domenica 15 luglio 2007

"Ambiente: il soffio vitale del pianeta"


Norma Gimenez durante l'ultimo World Social Forum di Nairobi (foto Gianni Tarquini).

:: PARAGUAY ::
Sobrevivencia - Friends Of the Earth” del Paraguay


Norma Gimenez viene dal Paraguay, dal cuore dell'America del sud, da un paese schiacciato dalla potenza dei vicini, dai colonizzatori vecchi e nuovi. Il clamore che proviene da tutto il continente latinoamericano e l'esito delle ultime battaglie politiche, clamorosamente favorevoli alle forze politiche progressiste, sembrano intimidire chi vive in questo paese dominato da secoli ma allo stesso tempo trasmettono un coraggio insperato.


"Ambiente: il soffio vitale del pianeta"


Di Gianni Tarquini per Selvas.org

Una piccola nazione e un immenso tesoro

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Mappa Forestale
del Paraguay
(Fonte UNDP)

SOPRAVIVENCIA
Con un grupo de activistas de diferentes experiencias profesionales y conocimientos, SOBREVIVENCIA nace como una Organización de la sociedad civil paraguaya que se ocupa de investigaciones, acciones y gestión socioambientales. Comenzamos entonces a andar nuestro compromiso colectivo con el mejoramiento y la restauración de las condiciones de vida de las comunidades, del hábitat y el ambiente.

La inequidad social y económica vigentes, constituyen fuertes dificultades para la restauración del ambiente que, en nuestra visión, solo será posible con una democracia fortalecida que garantice la participación y el ejercicio de ciudadanía.

El área bio-geográfica de nuestra acción incluye todo el territorio del Paraguay y grandes bio-regiones transfronterizas del continente sudamericano.

DECLARACIÓN SOBRE AGROCOMBUSITBLES
Così scopriamo anche nel Paraguay, in apparenza immobile, una certa vivacità della società civile: gente impegnata soprattutto per la salvaguardia dell'ambiente e la biodiversità, per il diritto alla casa e alla terra, per la difesa dell'identità indigena. Norma è una di loro, una donna che ha deciso di mettersi a disposizione di un'Associazione, Sobrevivencia, che vuole difendere l'ambiente e le armonie della natura nella terra del popolo Guaraní; in questo paese dove i diritti per anni sono stati calpestati e dove, oggi, alcuni coraggiosi hanno deciso che l'omertà è il male da sconfiggere per avere un futuro più dignitoso.

Sobrevivencia è stata fondata nel 1986, quando la lunga dittatura di Stroessner teneva ancora il paese sotto il suo tallone; negli stessi anni in cui iniziava un fermento per liberarsi dal fardello del regime fondato sulla repressione, sull'impoverimento dei contadini e sulla distruzione dell'ambiente.


L'Associazione avrà vita difficile fino a quando non riuscirà a trovare alleanze internazionali e a farsi conoscere per le ricerche e le campagne. Oggi, come ci racconta Norma, è tra le più riconosciute del Paraguay e fa parte della rete “Friends of the Earth”, con la quale partecipa ai Forum continentali e mondiali più importanti, “con l'obiettivo della difesa e del miglioramento dell'ambiente naturali e tutte le implicazioni sociali che lo caratterizzano, lavorando attraverso la formazione popolare e l'utilizzo degli strumenti giuridici“. Le campagne tuttora attive sono quelle che rivendicano: “L'acqua come diritto umano fondamentale, la difesa contro l'inquinamento da agro-tossici, la liberazione dalla soia transgenica, il blocco delle costruzioni di nuove mega-dighe”, che si verrebbero ad aggiungere a quelle già esistenti che hanno sconvolto una parte della natura e la vita di migliaia di sfollati paraguayani. Norma racconta che sono “battaglie sinergiche, perché, ad esempio, le piantagioni di soia richiedono tantissima acqua sottratta ai contadini e gli agro-tossici danneggiano le falde acquifere. La soia è la produzione preferita dai latifondi che ancora dominano il paese e che, in gran parte, sono in mani straniere con la Cargill e la Monsanto in prima fila. Qui si lega l'importanza di altre lotte sociali, come quelle dei contadini per l'ottenimento di terreni di piccole dimensioni per lavorare e sopravvivere”.

La situazione politica è, ovviamente, sempre squilibrata e favorevole ai possessori di grandi appezzamenti, condizionati e alleati con le multinazionali che impongono cosa e quanto produrre garantendone, in cambio, l'acquisto. L'attuale governo, secondo l'attivista di Sobrevivencia, “lascia un margine di manovra alle azioni finalizzate alla difesa dell'ambiente mentre usa metodi forti con i contadini, forse senza comprendere che, in realtà, l'alleanza tra chi lavora la terra e chi la difende è naturale e inscindibile”. Norma ci parla del futuro, “dell'importanza che stanno assumendo i movimenti sociali in Paraguay, a cominciare dagli ambientalisti, e delle buone possibilità di vincere alcune battaglie e influenzare importanti ambienti nazionali come già sta accadendo in campo artistico con l'esempio del balletto nazionale che supporta alcune campagne”.



Foto aerea del Rio Paraguay


Difesa ambientale giorno dopo giorno

Sembra sinceramente ottimista, pur conservando una praticità legata al lavoro quotidiano come quando ci racconta i dettagli del progetto di restaurazione e gestione sostenibile del bacino del Rìo Ypane, di 10.000 Km_ tra le città di Capitan Bado, Pedro Juan Caballero e Concepciòn, a rischio a causa della deforestazione, della monocoltura estensiva e dell'uso degli agro-tossici e dei fertilizzanti.

E il suo ottimismo aumenta quando ci parla delle necessarie e avviate “alleanze regionali e globali” che “permetteranno l'unione delle forze e dei saperi” e di bloccare megaprogetti come l'Iniziativa per l'Integrazione dell'Infrastruttura Regionale Sudamericana - IIRSA - del 2000, “presuntuosa, negativa per l'ecosistema e le comunità di tutto il continente e finalizzata all'apertura commerciale per le multinazionali”. Sobrevivencia propone al contrario “un'integrazione basata sui fiumi navigabili e vivi, sulle idrovie naturali, la sovranità costruita sulle comunità locali e sulle fonti energetiche pulite o sostenibili”.



Foto del "Chaco Boreal" paesaggio tipico del Paraguay.


Norma deve salutarci ma si raccomanda con noi del nord del mondo perché il cambiamento parta dalla modificazione della connotazione economicista che diamo ad ogni cosa, includendo anche il linguaggio sull'ambiente: ci consiglia di non usare il termine 'risorse' per parlare della natura, come nel caso di 'risorse naturali', perché la vita e l'ambiente non sono merci, non si vendono e sono, in realtà, le basi su cui poggia l'esistenza, il soffio vitale del pianeta.

fonte:
http://www.selvas.org/InterNormaGimenez.htm


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