"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci

domenica 20 febbraio 2011

Sanremo: non sono solo canzonette...

Lo so: mezzo mondo è a fuoco e l'altra metà lo sta guardando con un misto di indifferenza ed interesse (dove "interesse" significa solo avere interessi da proteggere, purtroppo), quindi parlare di Sanremo e del festival della canzone italiana può apparire insensato, o una specie di fuga dalla realtà.

Niente di tutto ciò. Sono ben ancorata alla realtà (però, non avendo presunzioni di tuttologia, su certe questioni preferisco astenermi, in attesa di capire cosa effettivamente sta succedendo), e quasi tutti i miei amici blogger stanno postando come dei matti sulla politica internazionale... quindi io mi dedico al mio angolino di mondo, anche perché voglio provare a dire cose che pochi altri (se qualcuno l'ha fatto) fanno circolare.

Contrariamente alle mie (sane) abitudini passate, questa volta ho deciso di guardarmelo (sì insomma: non stare attaccata al video, ma almeno accendere la TV... visto che pago il canone, mi pare giusto poter protestare a ragion veduta! Almeno ogni tanto, ché di più non reggo), soprattutto sulla scia della polemica scatenata dalla vicenda "Bella Ciao".

E subito iniziano le conferme: ad un Morandi un po' sotto tono (impressione personale) fanno da spalla Luca e Paolo, prudentemente "senza contratto" con mamma RAI, così non hanno vincoli su cosa si può e cosa non si può dire... e infatti hanno detto tanto, senza per questo far solo ridere: lo scambio di opinioni "da bar" a proposito di Berlusconi era godibilissimo, ma - nei casi di personalità sensibile quantomeno - poteva anche scatenare una bella critica ed autocritica. Per non parlare de "Gli indifferenti" di Gramsci... sempre molto attuale.

http://video.excite.it/video-di-luca-e-paolo-recitano-gli-V65638.html

Be', loro son promossi, almeno da me. E qui cominciano le dolenti note... perché una dice: è appena passata la giornata in cui le donne son scese in piazza a rivendicare la loro dignità... e sul palco chi ci sta? Due belle ragazze, per carità (mica sono una che rosica, io! Almeno, non da quel punto di vista!), ma sostanza pochina... era troppo pretendere anche un po' di carattere? Ossignur: vero è che per pareggiare i conti con le Iene ci sarebbero volute personalità come la Guzzanti o la Dandini, pure una Littizzetto... ma il problema forse è proprio qui. La par condicio avrebbe fatto presupporre la necessità di una satira di destra... già, ma chi? Anche a sostituire le Iene con le due di cui sopra e dare l'incarico di fustigatori di costumi da destra a un paio di... ehm... stavo per scrivere "satiri"... di comici, chi avrebbero potuto scritturare? A me non viene in mente alcuno... forse la satira è solo di sinistra, son passati i bei tempi di Guareschi, che sarà pure stato di destra ma almeno faceva ridere, ancorché a denti stretti... quindi, ok. Le donne continuano ad essere le bellocce che poco sanno fare (c'è da sperare che la poesia della Canalis gliel'abbiano scritta... quanto al tango di Belen, be' sorvoliamo) ma tanto servono solo per apparire. Con buona pace di quelle che hanno un cervello e lo usano (e infatti, che ironia: Vecchioni dedica la sua vittoria alle donne e chi viene inquadrato se non le due bellocce? ma, forse, Vecchioni non intendeva proprio "quelle" donne, che hanno detto di ritenere inutile la manifestazione di cui sopra... per carità: anche io avevo qualche dubbio in proposito e l'ho anche postato, ma insomma: io sono anche stanca di fare la maggioranza silenziosa).

Nel frattempo, le canzoni. Molte in stile sanremese, cioè proprio festivaiole (e quindi non di mio gradimento), ma qualcuna degna di nota: a parte il "solito" Vecchioni, questa volta mi son trovata a fare il tifo per Al Bano e ad essere contenta del suo ripescaggio!

Ovviamente non è solo un discorso "melodico", anzi non lo è per nulla: quello che mi è piaciuto è l'argomento ed il testo finalmente attinente alla realtà e in qualche modo impegnato (deve avergli fatto proprio bene l'incontro con Caparezza!).

Ultima nota "di colore", che i frequentatori di FB magari hanno già visto: a proposito di Vecchioni e della sua canzone, qualcuno ha avuto da dire perché sì, è una bella canzone, ha un bel testo, ma non ci dice cosa dobbiamo fare... ma poffarbacco: con tutto il rispetto per "il professore", dobbiamo proprio aspettare che ce lo dica lui, cosa fare per far finire questa maledetta lunghissima notte? Bah... dati i presupposti, mi sa che durerà ancora a lungo, non fosse che... :)

E basta parlare delle canzoni in gara: ora dirò invece di una canzone che c'entra solo in quanto esclusa... peraltro, dalla serata commemorativa dell'unità d'Italia: Bella Ciao.

Esclusa, dicevo, perché la par condicio avrebbe imposto, secondo i vertici RAI, che venisse affiancata da "Giovinezza"... allora: che Bella Ciao non fosse proprio la canzone dei partigiani già l'aveva chiarito Morandi, però per saperne di più vi invito a leggere questo pezzo in cui lo storico Bermani (poi intervenuto, insieme al prof. d'Orsi, all'iniziativa sul revisionismo storico organizzata il 19 dalla Federazione della Sinistra) spiega gli antefatti.






Ma l'esclusione di Bella Ciao non è finita qui... infatti, dalla rete è partita un'iniziativa "alternativa": visto che dentro l'Ariston la canzone non era la benvenuta, si è deciso (pare che tutto sia stato originato dai viola di Genova, io l'ho saputo da un amico "esterno" ma tant'è, cambia poco: è lo spirito che conta) di trovarsi e cantarla fuori.

Questo è uno dei resoconti che potete facilmente trovare in rete (si assomigliano tutti), ma la realtà è stata diversa... io c'ero, e ve la racconto.

Noi sanremesi eravamo sparpagliati tra il pubblico assiepato alle transenne per guardare chi entrava (???), poi sono arrivati da piazza Colombo i viola scesi dal pullman, con un lenzuolo che diceva "Bella Ciao è qui" e si sono messi ad intonarla. Li abbiamo sentiti e raggiunti, unendoci al coro (e da una trentina che erano loro siam diventati un centinaio): FdS, partigiani dell'ANPI, PD e persino un gruppetto di studenti, sì proprio quelli che ultimamente hanno animato le strade cittadine (non solo di Sanremo) con le loro proteste contro i tagli alla scuola pubblica.

Non una volta sola è stata cantata Bella Ciao, il 17: almeno sei... e ogni volta è stata seguita da "Fischia il vento", intonata a sorpresa proprio dai nostri studenti, ma subito raccolta e urlata a squarciagola anche da noi (sì insomma: chi ci riusciva... perché qualcuno aveva gli occhi lucidi e non riusciva a cantare).

Una di queste sequenze è filmata qui: http://www.youtube.com/watch?v=znzKehRSB3A (grazie al PD di Sanremo).

Dagli organizzatori era partito l'input di non portare simboli o bandiere identificative, e noi ci siamo attenuti alle disposizioni: l'unico cartello "nostrano" era questo, ben visibile nella foto qui sotto, mentre loro sono arrivati con delle bellissime roselline di carta crespa... peccato che fossero tutte immancabilmente viola... e vabbé. Intanto hanno riconosciuto il nostro contributo per cui va bene così.

Poi i viola se ne son tornati al loro pullman in attesa, mentre noi, che - favoriti dall'essere "locali" - non avevamo problemi di tempo, ci siamo soffermati nei pressi... e ci siamo esibiti in un altro paio di bis fuori programma, visto che una giornalista dalla tribuna stampa ha voluto scendere ed unirsi al coro (massì, c'era pure la Parietti... prima). E, almeno per quel che mi rigurada, abbiamo fatto a tempo a tornare a casa per gustarci Benigni (questa è la parte più... "attuale". La recita ed il canto dell'inno si trovano sicuramente su youtube. Grazie Itsas!)

Ecco, questo è successo. E io sono stata fiera di esserci stata, anche se certamente ci sono cose più importanti e gravi. Ma è un segnale.

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