"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci

mercoledì 4 luglio 2007

AIDS, il Virus inventato


Su suggerimento di Pandemia (che ringraziamo della segnalazione sia del libro che del suo interessante blog: http://pandemia.blog.tiscali.it/), postiamo la prefazione di un libro sull'Aids che tutti sono caldamente invitati a leggere.
mauro


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AIDS, il Virus inventato, di Peter Duesberg

postato da Pandemia
Giovedi 7 Giugno 2007 ore 20:09:27


Dalla prefazione del libro di Duesberg "Inventing The AIDS Virus" a cura di Kary B. Mullis, Premio Nobel per la chimica, 1993
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Nel 1988 stavo lavorando come consulente presso gli Specialty Labs di Santa Monica, preparando delle routines analitiche per il Virus per la Immunodeficienza Umana (HIV). Sapevo molto su come mettere su procedure di routines analitiche per ogni qualsiasi cosa contenesse acidi nucleici perche' io avevo inventato la Polymerase Chain Reaction. Questo e' il motivo per cui mi avevano affidato il lavoro.La Sindrome da Immuno Deficienza Acquisita (AIDS), d'altra parte, era qualcosa di cui non sapevo molto.

Cosi', quando mi trovai a scrivere un rapporto sui nostri progressi e scopi per il progetto, supportato dai National Institutes of Health (Istituti nazionali della salute), riconobbi che io non conoscevo i riferimenti scientifici per giustificare una dichiarazione che avevo appena scritta "lo HIV e' la probabile causa dell'AIDS". Cosi' mi rivolsi al virologo del tavolo accanto, una persona affidabile e competente, e gli chiesi il riferimento. Egli mi rispose che non ne avevo bisogno.

Io non ero d'accordo. Mentre e' vero che certe scoperte o tecniche scientifiche sono cosi' ben fondate che le loro origini non sono piu' citate nella letteratura contemporanea, cio' non sembrava il caso per il legame HIV/AIDS. Era totalmente strano per me che l'individuo che aveva scoperto la causa di una malattia mortale e ancora non curabile non fosse continuamente citato nei lavori scientifici finche' quella malattia fosse curata e dimenticata. Ma, come avrei presto imparato, il nome di quell'individuo-che sarebbe sicuramente stato materia da Nobel- non era sulla punta della lingua di nessuno.

Naturalmente, questa semplice referenza doveva essere da qualche parte. Altrimenti, decine di migliaia di medici pubblici e di stimati scienziati di parecchie branche, che tentavano di risolvere il problema che faceva morire un gran numero di omosessuali e/o utenti di droghe intravena (IV) tra i 20 e i 40 anni, non avrebbero ristretto le loro ricerche in uno stretto canale di ricerca. Nessuno si sarebbe messo a pescare nello stesso stagno a meno che non fosse ben stabilito che tutti gli altri stagni erano vuoti. Ci doveva essere un lavoro pubblicato, o addirittura parecchi, che presi insieme indicavano lo HIV come probabile causa dell'AIDS. Ci doveva essere.

Feci ricerche al computer, ma non arrivai a nulla. Naturalmente, puo' capitare di perdere qualcosa di importante nelle ricerche al computer semplicemente per non aver immesso le giuste parole chiave. Per essere sicuro su un argomento scientifico, e' meglio chiedere direttamente ad altri scienziati. Questo e' giusto il motivo per cui si fanno conferenze scientifiche in posti lontani con belle spiagge. Andavo a molti incontri e conferenze come parte del mio lavoro. Presi l'abitudine di approcciare chiunque facesse una relazione sull'AIDS e gli domandavo quale riferimento potessi indicare per la sempre piu' problematica affermazione "lo HIV e' la probabile causa dell'AIDS".

Dopo 10 o 15 riunioni in un paio di anni, ero abbastanza sconvolto dal fatto che nessuno potesse darmi un riferimento. Non mi piaceva la brutta conclusione che si stava formando nella mia mente: l'intera campagna contro una malattia sempre piu' considerata come la PESTE NERA del 20-esimo secolo era basata su una ipotesi le cui origini nessuno poteva ricordare. Cio' sfidava il senso scientifico e comune.

Finalmente ebbi l'opportunita' di porre la domanda ad uno dei giganti della ricerca sullo HIV e l'AIDS, il dottor Luc Montagnier dell'Istituto Pasteur, quando dette una conferenza a San Diego. Sarebbe stata l'ultima volta in cui sarei stato capace di porre la mia domandina senza mostrare rabbia, e immaginavo che Montagnier conoscesse la risposta. Cosi' gli posi la domanda. Con un tratto di imbarazzata accondiscendenza, Montagnier disse "perche' non cita il rapporto dai CDC" (Centers for Desase Control: Centri per il controllo delle malattie)? Io replicai "Esso non si riferisce all'argomento se lo HIV sia o non sia la probabile causa dello AIDS, o no?" "No", egli ammise, senza dubbio domandandosi quando me ne sarei andato via. Cerco' supporto nel circoletto di persone attorno a lui, ma tutti stavano attendendo una risposta piu' definitiva, come me. "Perche' non cita il lavoro sulla SIV (Simian Immunodeficiency Virus: Virus della Immunodeficienza delle Scimmie)?" offri' il buon dottore. "Ho letto anche quel lavoro, dottor Montagnier", risposi, "quello che successe a quelle scimmie non mi ha fatto pensare all'AIDS. Per di piu', quel lavoro e' stato pubblicato appena un paio di mesi fa. Io sto cercando il lavoro originale dove qualcuno mostro' che lo HIV causo' l'AIDS". Questa volta la risposta del dottor Montagnier fu quella di allontanarsi di corsa per salutare un conoscente dall'altra parte della stanza.

Ora la scena si sposta dentro la mia macchina, giusto qualche anno fa. Stavo guidando da Mendocino verso San Diego. Come una qualsiasi altra persona ora anche io sapevo molto di piu' dell'AIDS di quanto volessi. Eppure non sapevo ancora chi aveva stabilito che esso e' causato dall'HIV. Poiche' ero sonnacchioso mentre attraversavo le montagne San Bernardino, accesi la radio e sintonizzai su un tale che parlava dell'AIDS. Si chiamava Peter Duesberg, ed era un eminente virologo a Berkeley. Avevo sentito parlare di lui, ma non avevo mai letti i suoi lavori o ascoltato la sua voce. Ma ascoltai, adesso ben sveglio, mentre egli spiegava esattamente perche' avevo tanti problemi nel cercare i riferimenti che collegavano lo HIV all'AIDS. NON CE N'ERANO. Nessuno ha mai provato che lo HIV causa l'AIDS.

Quando tornai a casa, invitai Duesbeg a San Diego per presentare le sue idee in un incontro dell'Associazione Americana della Chimica. Per la maggior parte scettico all'inizio, l'uditorio stette alla conferenza e quindi un'ora di domande, e infine restarono a parlare fra di loro finche' fu richiesto di sgomberare la sala. Tutti se ne andarono via con piu' domande di quante ne avessero al principio. Mi piace e rispetto Duesberg. Io non credo che egli sappia necessariamente cosa causa l'AIDS: in proposito siamo in disaccordo. Ma siamo entrambi certi di cio' che NON causa l'AIDS. Non siamo riusciti a scoprire alcuna ragione valida perche' la maggior parte delle persone crede che l'AIDS e' una sindrome causata da un virus chiamato HIV.

Semplicemente non c'e' evidenza scientifica a provare che cio' sia vero. Noi non abbiamo potuto scoprire perche' i dottori prescrivono un farmaco TOSSICO chiamato AZT (Zidovudina) a gente che non puo' lamentare nulla se non la presenza di anticorpi allo HIV nel sangue. Infatti non vediamo alcun motivo perche' degli esseri umani debbano prendere quel farmaco. Non possiamo capire da dove sia originata tutta questa follia, ed essendo ambedue vissuti a Berkeley, abbiamo veramente visto parecchie cose strane. Sappiamo che errare e' umano, ma l'ipotesi HIV/AIDS e' un terribile errore. Io dico questo con forza come avvertimento. Duesberg lo continua a dire da tanto tempo. Leggete questo libro.

Il libro è edito in Italia da Baldini & Castoldi Ed.

fonte: http://pandemia.blog.tiscali.it/

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Aids. il virus inventato
data di uscita:
novembre 2004

528 pagine
ISBN 88-8490-523

Prezzo di copertina:
€ 9,90 € 7,92
risparmio del 20%


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AIDS?

Ma cosa è davvero l'AIDS? Prima di tutto non è una malattia, non è un virus! È solo una sindrome da immunodeficienza, ovvero una deficienza immunitaria cronica. Inizialmente dichiararono che l'AIDS fosse causato da un virus denominato HIV attraverso il sangue e che presto avrebbero trovato un vaccino adeguato (pensate che fortuna!). Dalla dichiarazione ufficiale dell'esistenza di questo “virus” sono passati 20 anni e migliaia di miliardi in denaro spesi in quella farsa chiamata ricerca e dopo altrettanti miliardi spesi per i preservativi a scopo profilattico la situazione AIDS è esattamente come era gli albori: senza risultati concreti. Questo fantomatico virus non segue assolutamente nessuna regola: le prostitute, come potrebbe essere facile pensare, non si ammalano (né si ammalarono prima della campagna “preservativi”) più degli altri cittadini ritenuti “normali”; oltre il 60% dei sieropositivi non sviluppano immunodeficienza; e oltre il 30% dei presunti malati di AIDS risulta negativo al test dell'HIV. Inoltre, se fosse veramente un VERO virus, sarebbe in grado di replicarsi anche attraverso la saliva, come avviene in genere, cosa che invece non accade.

Perché allora definire virus, una sindrome che può svilupparsi nel nostro corpo in qualsiasi momento e spesso e volentieri in seguito a vaccinazioni eseguite parecchi anni prima? Prima di tutto per diffondere allarmismo e, una volta instillato il tarlo della paura, soggiogare i cittadini con estrema facilità. In secondo luogo perché con la ricerca, come sempre, qualcuno ci guadagna un sacco di soldi, così come le case farmaceutiche che hanno l'interesse e che ne sono complici.

Per capire meglio vi ricordiamo un fatto che molti di voi avranno ben impresso nella mente. Tempo addietro la casa farmaceutica Wellcome aveva messo in commercio un famoso farmaco anticancro a base di azidotimina , l'AZT. Tuttavia, ben presto ci si rese tristemente conto che non serviva assolutamente a niente. Così, nel 1995, quando la Wellcome si unisce alla Glaxo (diventando GlaxoWellcome Inc.) rimette in commercio lo stesso identico farmaco cambiandogli solo il nome: d'ora in poi si chiamerà Retrovir e servirà per la cura dell'AIDS! Secondo voi, un farmaco di questo genere, può servire a curare l'AIDS? Provate a farvi un idea leggendo quanto dichiarato addirittura dal suo “creatore”, Richard Beltz: “l'AZT non aveva prospettive per due ragioni: i miei studi hanno mostrato che era cancerogeno in ogni dosaggio e che era troppo tossico anche per un breve periodo”. Sicuramente fa molto bene ai malati di immunodeficienza… li manda direttamente all'altro mondo!


fonte: http://www.topsecret.naturalia.net/medicina/default.php?IDArticolo=62

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2 commenti:

Anonimo ha detto...

ho fatto un articolo anche sul mio blog qualche tempo..fa ...fa piacere vedere che non sno la sola a pensarla inq uesto modo..

elena ha detto...

Sono tante le bugie che ci propinano.. E questa è una di quelle più grosse.
Vieni ancora a trovarci.
Ciao.
elena e mauro