"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci

giovedì 5 luglio 2007

Google, fate spot contro il film di Moore



News
lunedì 02 luglio 2007

Roma - Caustico e sarcastico al pari dei precedenti, Sicko, l'ultimo documentario di Michael Moore, si scaglia contro il sistema sanitario e l'industria farmaceutica americana, facendone emergere le logiche viziate. E Google che fa? Si propone quale braccio prezzolato per la contro-propaganda del sistema sanitario americano.

Il presupposto è chiaro: la Rete è un raccoglitore di informazioni riguardo alla Salute sempre più nutrito e consultato; secondo un'indagine di Pew Internet & American Life Project l'ottanta per cento dei netizen americani ha utilizzato Internet per ottenere ragguagli in proposito. Ma la Rete è altresì un campo di battaglia periglioso per gli operatori della sanità: testimonianze e opinioni si scontrano in dibattiti, sollevati da documenti molto ben pubblicizzati come quello di Moore, già diffuso presso i circuiti del file sharing prima dell'uscita ufficiale. Documenti che, mettendo nero su bianco le esperienze di cittadini dalle coscienze rassegnate, attentano alla reputazione dell'establishment della sanità, e alle casse dei suoi opulenti attori.

Google sembra farsi interprete di questa tendenza al botta e risposta in Rete, e cavalca la cattiva pubblicità fornita da Moore al sistema sanitario americano, con un post comparso nel "Google Health Advertising Blog", uno spazio in cui BigG tenta di convincere gli operatori della sanità dell'efficacia della pubblicità online per promuovere i propri servizi.

Google strizza l'occhio a case farmaceutiche, assicurazioni, istituzioni sanitarie, nel mirino di Moore e delle polemiche che il film ha sollevato e solleverà. Lauren Turner, account di BigG per l'ambito sanitario, definisce il film come un motivo di preoccupazione. Il film di Moore, infatti, raffigura il sistema sanitario come "un'industria mossa semplicemente dal profitto e dal marketing, e trascura di mostrare come il sistema sanitario si preoccupi del benessere dei pazienti e della loro salute". Un documentario che infierisce, contribuendo a bersagliare un'industria già dipinta a tinte fosche dalla stampa, che cavalca storie strappalacrime e snocciola numeri che tracciano profili poco indulgenti del settore.

Per difendere la loro reputazione, questo l'invito esplicito del post, gli operatori della sanità possono approfittare di Google per piazzare annunci di ogni tipo, strategicamente collocati fra i risultati a pagamento delle ricerche, o affiancati a contenuti rilevanti. Annunci taumaturgici, in cui l'industria può mostrarsi ai cittadini anche nei suoi aspetti filantropici e caritatevoli, sistematicamente ignorati dalla stampa, secondo BigG.

Quella comparsa nel blog ufficiale di Google è una ordinaria campagna di pubbliche relazioni o è una presa di posizione da parte dell'azienda? Google, contattata da ZDNet e da GeeksAreSexy, dichiara di non avere opinioni ufficiali da esternare riguardo al film di Moore. Se ne deduce che il post pubblicato da Lauren Turner sia un semplice tentativo di vendere spazi pubblicitari. Un invito all'acquisto che addita coloro che raffigurano la sanità come un'industria al servizio del denaro e, al contempo, sprona questa industria a convincere il mondo del contrario, costruendosi una reputazione investendo in pubblicità. Il post di Google ai più appare coerente nel contesto di un'advertising company, che, operando come mediatore, non intende schierarsi: ha intuito la crescente domanda di contraddittorio rispetto alle polemiche scatenate da Sicko, e si propone di offrire al sistema sanitario spazio e visibilità a pagamento.

È questa l'ennesima manifestazione del volto malvagio di Google? C'è chi, su Slashdot, si aspetta che BigG, in un imparziale desiderio di profitto, si rivolga anche alla controparte; nel mondo del marketing si arguisce che il dibattito scatenato dal post di Google abbia già contribuito a bilanciarne l'effetto, alimentando il successo di Sicko. Mentre altri già intravedono nella evilness di Google il bersaglio della prossima opera di Moore.

Gaia Bottà

fonte: http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2030233

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Michael Moore colpisce ancora. Questa volta il suo bersaglio è il sistema sanitario statunitense che costringe migliaia e migliaia di persone a morte certa perché prive di un'assicurazione. Ma questo argomento non è che il prologo di Sicko perché in un breve arco di tempo l'attenzione si concentra su quelli che invece una copertura assicurativa ce l'hanno ma scoprono che le grandi e piccole società del settore escogitano qualsiasi strategia per evitare di pagare il dovuto.
Moore conosce alla perfezione i meccanismi della denuncia e quando ci mostra persone rispedite a casa (con taxi pagato però) senza alcuna cura perchè non in grado di sostenere le spese di ricovero o un uomo che, essendosi tranciato falangi di due dita lavorando, ha dovuto scegliere quali farsi riattaccare e quali non sulla base del prezzo, colpisce il bersaglio. La situazione americana in materia ha superato il limite del sopportabile e l'accusa è precisa e circostanziata. Moore però mostra, ancora più che nei film precedenti, i suoi punti deboli. Non ama il contraddittorio se non per metterlo in ridicolo e in questa occasione ha deciso di escluderlo totalmente. Nessun dirigente delle Società di assicurazione compare nel documentario. Ciò che poi più colpisce è l'immagine da Alice nel Paese delle Meraviglie che ci propone delle società canadese, inglese e, in particolare, francese. In quei mondi tutto sembra essere perfetto e idilliaco in materia di assistenza medica. Sappiamo bene che non è così ma Moore non sa resistere alla tentazione di idealizzare rischiando così in realtà di indebolire un j'accuse assolutamente fondato.

Quando fa scorrere sullo schermo con la grafica di Star Wars l'elenco delle malattie escluse da copertura assicurativa si ride ma lo si fa con l'amaro in bocca. Quando poi ci mostra i volontari che l'11 settembre 2001 si precipitarono a Ground Zero per aiutare nei soccorsi riportando malattie croniche che nessuno si preoccupa di aiutarli a curare non si ride più. Si pensa solo al cinismo e alla retorica della dirigenza di una grande nazione che 'usa' i propri veri eroi. Moore risponde a tutto ciò con il grottesco che gli è proprio. Subissato come tutti i suoi compatrioti da informazioni tranquillizzanti sul trattamento (anche dal punto di vista medico) dei detenuti di Guantanamo decide di portare i suoi volontari malati nella base americana per garantire loro le cure che l'Amministrazione Bush dichiara di prestare ai membri di Al Qaeda arrestati. Ovviamente non riesce nell'impresa e li fa curare dai medici di Cuba nelle cui farmacie un medicinale che negli States costa 120 dollari può essere acquistato per 50 centesimi. Questo lo ha fatto mettere sotto inchiesta per espatrio illegale e altre violazioni dell'embargo nei confronti di Cuba. È il tipo di clamore che il regista cercava? Forse sì. Forse no. Nonostante le esagerazioni di cui sopra resta però nello spettatore la sensazione che Moore creda profondamente alla frase di Tocqueville che inserisce nei titoli di coda: “La grandezza di un Paese si misura sulla sua capacità di porre rimedio ai propri errori".

fonte:
http://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=44528

3 commenti:

Val ha detto...

Nel sistema sanitario dei paesi capitalisti pure gli altri rappresentanti delle associazioni che curano gli interessi del malato sono in perenne conflitto d'interessi,figuriamoci tutto il resto.
Ben venga Moore e tutti coloro i quali fanno della denuncia permanente un pilastro democratico perenne in difesa della libertà.
ALLA FACCIAZZA LORO ....SQUALLIDI!
Suerte a tutti voi
Val

Anonimo ha detto...

Suerte a te Val!

Anonimo ha detto...

A proposito, sto osservando in su sul Internet ed ho trovato alcuni attrezzi che sono realmente si raffreddano per controllare posizionare della concorrenza, così come vedere le loro punte e trucchi. Se siete interessati, ho raccomandato a voi ho uno sguardo. Sembra che sono liberi: http://www.lineared.com/es/recuperar/posizionare-google-msn-yahoo-disco-duro.htm