La guerra è madre di tutte le cose. Divagazioni semiserie di un cuore irriducibilmente anarchico
"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci
lunedì 6 aprile 2009
Volemose bene? No, famose male...
(titolo riferito a Kilombo, ma non solo…)
Mentre Berlusconi dà un tavolo in testa ad Epifani come chiaro segno di democratico confronto e, già che c’è, goliardeggia all’estero confermandosi così per quell’ottimo uomo di spirito qual è (!), in Italia la sinistra continua nel suo sport preferito: tafazzarsi.
Ma forse sarebbe ora di definire questa sinistra: molti equivoci potrebbero finalmente cadere. Come sostenere, infatti, che il PD è di sinistra, se nemmeno intende entrare nel PSE? Che farà, si iscriverà al PPE come il PDL? E allora possiamo ancora catalogarlo a sinistra? Mettiamolo al centro e non pensiamoci più…
Tafazzarsi, dicevo. Ma, tenendo presente che il PD non sta a sinistra (decisione mia, ma condivisa da molti altri compagni di cammino…), forse la situazione non è così nera. Qualcosa si muove.
Parliamo di aggregatori – di sinistra ovviamente. Per motivi diversi, ma comunque tutti
importanti, non abbiamo (come Solleviamoci, versione collettiva ma-anche “personale”) mai postato in modo continuo su Kilombo, il primo metablog in cui ci siamo imbattuti. Motivi di salute ma-anche di connessione – e se proprio vogliamo, aggiungiamoci pure una bella dose di pigrizia. Ma-anche di autodifesa! Infatti, dopo svariate litigate furibonde di cui abbiamo (e va bene, “HO”) capito poco – perché una mica può passare il giorno da un blog all’altro per cercare di capire chi ha ragione, chi ha cominciato, chi ha inventato cosa, chi ha aggirato la carta, chi… - ad un certo punto abbiamo eletto una redazione che, finalmente, si stava muovendo in modo comprensibile e, soprattutto, alla luce del sole. Poteva proseguire così? Certo che no. Infatti, puntualmente è scoppiato un altro macello – artatamente creato da fonti esterne ma-anche interne.
Sono pigra e l’ho già detto. E poi non capisco il potere: figuriamoci se capisco i giochetti che ci stanno dietro! Ho semplicemente deciso di “togliermi dai piedi” da Kilombo che, sorpresa!, riscopro oggi in gestione libertario rivoluzionaria. Il che significa probabilmente che tra qualche tempo riesporrò il simbolo non modificato di Kilombo.
Nel frattempo abbiamo ricevuto (sempre i due Solleviamoci) alcuni inviti da altri aggregatori. Li stiamo valutando: questa volta procederemo con i piedi di piombo.
In compenso ci siamo iscritti – senza invito! – a Karl Marx Platz: non è solo un fatto di pigrizia (il bello è che i post vengono automaticamente linkati, senza che uno debba muovere un dito!) e nemmeno perché ci ho ritrovato tante firme ormai note ed apprezzate.
Mi è piaciuta la presentazione che Jean Pierre Lafitte ne fa in “Perché Karl Marx Platz?” e mi è piaciuto lui. Oltre al fatto che far parte di KMP non significa dover rinunciare ad altri metablog. E poi è facile da consultare. Ci sono anche altri generi e “gli avversari” – ma quelli sono in spazi appositi: nessuna confusione!
POST SCRIPTUM: noto con piacere che, nonostante la mia scarsa produttività (o forse proprio per quello...), i compagni di cammino crescono... grazie e benvenuti!
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4 commenti:
Pubblico qui come commento quello che non hanno ricevuto i bloggers di Kilombo come unica risposta che mi sono deciso a scrivere dopo l'ultima mail che per l'ennesima volta tentava spiegazioni "più che doverose".
Caro F.U.L.K, caro Dario Ballini. Come rendere pubblica questa discussione? Ammesso che ne valga la pena?
Parlo per me: sinceramente non mi capacito più di questi accanimenti.
Forse scandalizzerò qualcuno ma con Gaber è da tanto che non so più cos'è la destra cos'è la sinistra.
Di più: nel mio blog (clicca sul mio nikname) mi limito per lo più a fare copia incolla e comporre vetrine
con l'ambizione che non sia soltanto (ma anche)
per la libera informazione
circolazione di idee non soggette al monopolio berlusconiano
dei media.
Pertanto mi registro e uso vari canali, Kilombo compreso.
In una battuta riassumo quel che ho percepito: che governare Kilombo sia più e meglio che far da vetrinista.
E' davvero così? Curioso come sono di stare a vedere la dimostrazione di questa possibilità che non escludo,
da Kilombo non mi cancello.
Tuttavia, e concludo, faccio notare che per vivere meglio non bisogna stare peggio e che non tocchi a me l'onere della scelta se cancellarsi o meno, se darsi del tempo per qualcosa piuttosto che per altro.
Ad esempio non mi sembra da buttar via la qualità del canale, i modi e i perchè di Karl Marx Platz
Se per riuscire a far (quanto?) di più e di meglio si dovessero impiegare significative risorse individuali e collettive di gran lunga maggiori... che fare?
Avanti così: rompiamoci i coglioni!
O no?
Se non ci hai capito niente tu che, bene o male, ne fai parte, pensa me che ne sono fuori...
Dovete decidervi: o con me o contro di me!
Questa frase l'ho già sentita...la prossima cos'è, la domanda "preferite burro o cannoni?"
Scusa la battuta Tisbe, ma - come ho detto anche nel testo - io di tutta la storia ho capito poco. Tantomeno che c'entri tu, e come ti collochi cioè da che parte stai... Non mi hai fatto nulla e non so cosa potresti aver fatto ad altri, quindi non ti sto contro. Ma per lo stesso motivo non sto con te: per criticare bisogna conoscere... come per difendere.
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