"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci

mercoledì 1 dicembre 2010

Ricomincio da qui

Ebbene sì: mi rimetto in pista con questo blog, cui ho cambiato un po' i connotati per sottolineare la "svolta". Che poi a ben vedere tanto svolta non è, perché io sono rimasta la stessa, con le mie convinzioni ben radicate - anche se alcune, lo ammetto, sono un po' acciaccate... quasi come la "me fisica", che da quel benedetto intervento deve ancora trarre qualche beneficio.

Il "Solleviamoci" di lotte, proteste e proposte si è ormai definitivamente trasferito su wordpress ed è decollato bene, al punto che cammina con le sue gambe (e con le dita ed i pensieri di Mauro e la mia collaborazione sporadica) e non ha certo bisogno della mia continua attenzione.

Ergo, mi ritrovo disoccupata (si fa per dire, che già lo ero e lo sono, ma sul serio!) e con un po' - poco, perché comunque non riesco a stare ferma e seduta per più di un quarto d'ora - di tempo a disposizione.

Che fare? Senza scomodare i grandi, ho pensato di pubblicare le mie riflessioni e le mie esperienze di vita. Non perché pensi che chissà che insegnamenti se ne possano trarre, semplicemente perché mi sono accorta, oggi più che mai, che di certi temi, di certe cose non si parla, se non, quando succede, in modo assolutamente impreciso.
Come della storia, soprattutto di quella degli ultimi cent'anni.

Eggià, la storia. Che la scrivano i vincitori è dato noto (e già questo sarebbe discutibile), ma che poi enfatizzino alcuni fatti e ne nascondano altri, o che arrivino a mistificarla per i loro fini a me non sembra giusto. Sì, lo so che l'ignoranza è funzionale al potere e che basta ripetere un certo numero di volte una cosa perché diventi prima credibile e poi persino vera, ma non è un buon servizio ai giovani. E allora, partendo da un'onesta dichiarazione di partigianeria (sì: sono smaccatamente di parte. Come tutti del resto, che lo ammettano o meno), voglio raccontare la "mia" storia, quella che conosco e/o ho vissuto, condita però da riflessioni sull'attualità. Infatti, pur piccandomi di essere un rudere, vivo pur sempre in questo mondo ed in questo attimo!

Non ho pretese da tuttologa, so di non sapere e non sempre ero e sono direttamente presente. Non ho la verità in tasca e nemmeno la voglio. Ma visto che chiunque, soprattutto da destra oggigiorno, può rivedere i fatti a suo piacimento, perché non posso farlo io, che oltretutto verrò letta sì e no da quattro amici?

E con questa per nulla deprimente affermazione, vi dò appuntamento a... non so quando.

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