"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci

lunedì 13 aprile 2009

Abruzzo


Non ho postato nei giorni scorsi perché abbiamo deciso di unificare le notizie sull’altro blog. E poi il dolore era troppo grande, mi sembrava che il silenzio fosse preferibile alle polemiche – che puntualmente sono esplose comunque.

Il “fratello maggiore”, il Solleviamoci più seguito, è stato accusato di non essere obiettivo e di far politica. Ho già risposto di là, ma qui voglio approfondire alcuni aspetti generalmente trascurati dai media.

Non è tempo di polemiche, ci hanno ripetuto da più parti. E’ tempo di solidarietà e di impegno per rendere meno difficile e doloroso possibile questo momento, di per sé già abbastanza traumatico, alla popolazione così duramente colpita dal terremoto. Giusto. Doveroso persino. Ma mentre ci propinano queste sagge parole, qualcuno lavora nell’ombra perché passi anche qualche altro messaggio – funzionale al potere, ma non solo. Non voglio perder tempo a commentare quelle che per me sono solo pure farneticazioni (mi riferisco a quanto mandato in onda da Radio Maria - Solleviamoci ne ha parlato qui): c’è ben altro… a cominciare da alcuni astuti commenti a proposito dell’operosità dei friulani (contrapposta, in modo sottinteso, all’inettitudine di altre popolazioni diciamo più a sud: chessò, l’Irpinia). Non ho nulla da eccepire sui friulani, intendiamoci (mia nonna veniva da là, quindi qualcosa del loro carattere conosco di prima mano…); avrei parecchio da dire invece sul non-detto-ma-implicito: nel corso della mia vita ho conosciuto siciliani e campani (tanto per restare nel campo degli esempi) e non li ho trovati poi così apatici. La voglia di tornare a vivere in case normali ce l’avevano tutti ma, a prescindere dal misterioso motivo per cui buona parte dei soldi devoluti alle persone colpite da cataclismi sembra comunque ineluttabilmente destinata a perdersi in mille rivoli improduttivi, possibile che a nessuno sia venuta in mente una cosa di un’ovvietà spaventosa tanto è banale? Il terremoto in Friuli è accaduto nel 1976. Tito è morto nel 1980, il muro di Berlino è caduto nel 1989 – ben dopo il terremoto, quindi: nessuno ricorda la guerra fredda? Nessuno rimembra che l’Italia – il Friuli! - era in una posizione strategica per la NATO e per la difesa dell’occidente? Strano, perché a tutt’oggi abbiamo gli americani in casa – prova ne è la base di Vicenza, tanto per stare sull’attualità. Certo, oggi la Jugoslavia non è più comunista (quanto a quello, non è nemmeno più Jugoslavia…) e l’URSS è diventata Russia – con tutto ciò che questo comporta. Ma il Friuli, terra di confine con il territorio nemico, era altamente strategico. Quello che è accaduto nei giorni immediatamente successivi al terremoto se lo ricordano in pochi – quei pochi che l’hanno vissuto direttamente, o che hanno avuto la fortuna di leggere OP. Purtroppo in uno dei tanti traslochi la mia copia è andata persa… e non sono ancora riuscita a recuperarne un’altra. Provate a cercare in rete, se trovate qualcosa: io ancora non l’ho trovata. Allora, prima di far passare un bieco razzismo strisciante, dovremmo tutti farci un esamino di coscienza… ma si sa, la storia la scrivono i vincitori (o i padroni, che al momento è lo stesso) e quindi si dice solo quello che si vuol far sapere.

Un altro aspetto inquietante del terremoto abruzzese riguarda non tanto la messa alla berlina di uno scienziato che studia i terremoti (non che la giustifichi o pensi che non sia grave, beninteso. Solo mi sembra che la frettolosa smentita di studi effettuati in tutto il mondo si commenti da sola come goffo tentativo di negare ogni possibile responsabilità), quanto la minimizzazione dell’evento. Tutti a difendere la Protezione Civile e Bertolaso (come se la P.C. o Bertolaso stesso si stabilissero da soli i fondi di cui disporre, come se qualcuno avesse dato addosso all’impegno, all’abnegazione ed allo spirito di sacrificio di Vigili del Fuoco o volontari: non è quello il motivo del contendere. Conosco personalmente abbastanza VVFF e volontari di varie associazioni per sapere che si impegnano – e si sono sempre impegnati – oltre il loro dovere, che sono persone cui io non sono nemmeno degna di stringere la mano. Operano in condizioni difficili e spesso con mezzi poco adeguati, ma loro ci sono. Sempre.), ma nessuno, neppure Santoro nella puntata dedicata al sisma, ha detto la verità sul numero delle vittime. La prima volta che ho letto qualcosa di discordante è stato nel blog di Anna, vittima prima ancora che testimone diretta. Ho voluto illudermi che fosse solo un’esagerazione dettata dalla paura e dalla tensione, e invece no: ho ricevuto la conferma da fonti attendibili che i morti sono un migliaio.



AnnoZero è già nel mirino della censura dei “liberi informatori” che decidono cosa farci pensare, quindi non me la sento di dare addosso a quello che è uno dei pochi programmi per cui vale la pena di pagare il canone (infatti, come previsto: gli articoli di la Repubblica e il Giornale sono piuttosto chiari). Nemmeno mi aspettavo che qualche altro giornalista “illuminato” ne parlasse… e allora lo faccio io. Non vi aspettate che citi le fonti: hanno diritto ad essere protette.

Ma allora la domanda è: perché non ce lo dicono? Cosa cambia, se i morti sono quasi cinque volte quelli che ci hanno detto? Per me cambia poco, anzi nulla. Già una vittima per me era troppo. Ma cambia, cambia. Prima di tutto perché il fatto che non ci fosse uno straccio di piano di soccorso, di aree attrezzate allo sgombero e una scorta di coperte ed acqua (il minimo) dopo TRE MESI che la terra tremava, di fronte ad un migliaio di morti fa fare brutta figura allo stato. Come se lo stato – inteso come governanti – se ne fosse fregato dei suoi cittadini. E quando mai? Ci vogliono così bene che ci obbligano a stare in vita anche quando non vogliamo… Ma non voglio polemizzare con questo governo, o almeno non solo. Ce l’ho con tutti. Anche con questa pseudo opposizione che ogni tanto, peraltro timidamente, a parole si fa sentire, ma poi nei fatti è carente. Vero che al governo Berlusconi c’è stato per tutto il mandato (precedente, ma presumibilmente, dato l’andazzo, anche questo) e Prodi no. Vero che il centrosinistra ha fatto le leggi (lo dice l’ONU, non io)… ma non ha avuto la forza di farla rispettare, quindi è come se avesse abbaiato alla luna. Perché un’opposizione che quando è al governo non cancella almeno gli obbrobri maggiori voluti dalla controparte politica, vuole dire che è connivente. E qui l’elenco è lungo: dalla legge elettorale al conflitto di interessi, passando per il precariato e quant’altro. E perché no, anche ai controlli sui costruttori ed imprenditori a vario titolo. Invece, come sempre, sono già cominciati i rimpalli di responsabilità. Tutti si sono occupati solo di aspetti marginali. Spero che nessuno metta il naso indebitamente nel lavoro di Magistratura e Forze dell’Ordine – non inizierò una polemica adesso, confidando che non serva. Ma ci tengo a segnalare questo post di Loris. Quanto alla ricostruzione, sarebbe il caso di tenere presente questo post… e magari anche questo.



Venerdì poi si sono svolti i funerali delle vittime. Tante alte cariche in rappresentanza dello Stato… ma a me è mancata la schietta partecipazione umana di Pertini. Dopo la cerimonia cattolica, ha parlato un religioso musulmano. A me è sembrato solo un atto dovuto - non intendo entrare nella polemica scatenata da Libero, ma chi vuole trova qui il testo del suo discorso.


Un’ultima considerazione: come sempre, molti giornalisti si sono uniformati al modello Berlusconi, facendo domande quantomeno idiote – il nostro PdC s’è distinto come sempre – guardate questo video – e come sempre quasi nessuno ci ha mostrato il dissenso o lo sconcerto degli Abruzzesi nei confronti di politici e stampa. Perché va tutto bene… e allora leggete questa lettera.


Coraggio, amici abruzzesi. Vi abbraccio tutti.


7 commenti:

Franca ha detto...

Null'altro da aggiungere.
Mi unisco al tuo abbraccio...

il Russo ha detto...

Cara Elena, per cortesia, diciamo le fonti e dimostriamo i 1.000 morti quando lo affermiamo, sennò qua ci imbarcano tutti e ci portano alla neuro.
Sai la stima che ho di te, ma qua tutto sto ambaradan non mi torna proprio...

elena ha detto...

Non ho intenzione di citare le mie fonti, almeno per ora, perché voglio tutelarle. Ma farò ulteriori verifiche incrociate, ok?
Quello che però mi lascia un po' basita è che, di tutto il pezzo, la cosa più importante sia una cifra... sbaglio?
Ciao Russo, non sono arrabbiata! :)

elena ha detto...

Caro Russo, capisco i tuoi dubbi e la tua incredulità.. Tuttavia è bene ricordare come l'informazione sia stata sempre manipolata per i giochi di potere, quando non propriamente omessa..Io posso testimoniarti un episodio che ho vissuto in prima persona, risalente al terremoto del Friuli. Nel '77 ho passato tutta una estate in un campo ANA per la ricostruzione (non dico quale per non far risalire all'eventuale responsabile), diretto da un colonello degli alpini in servizio attivo. I volontari si alternavano al ritmo di una-due settimane, mentre io, pur volontario, avendo scelto di restare per tutta la durata del campo, sono stato assegnato alle dipendenze dirette del comando.. Per farla breve: al termine del campo si era ormai stabilito un rapporto di cordiale confidenza con il colonnello il quale, testimone diretto, un giorno (complice qualche bicchiere di troppo) mi ha confidato come sotto le pietre del Tgliamento giacessero parecchi corpi di persone (sciacalli?) che erano state 'giustiziate' dagli americani nei primi tre giorni post-terremoto. Ne hai mai sentito parlare? Certo che no. In quei tre giorni è stato vietato a 'qualsiasi' forma di soccorso volontario, anche organizzato, in quanto era necessario 'ripulire' l'area.. Vi erano infatti false baracche dell'ANAS, ad esempio, divelte dal terremoto, sorte a copertura di depositi di armi segreti..Ed altro ancora. Ricordo che in quei primi tre giorni tutto il perimetro del terremoto è stato pattugliato da forze armate congiunte a gruppi in jeep di elementi di Comunione e Liberazione, pattugliamento atto a fare in modo che nessun elemento estraneo potesse accedere. Fantascienza? No, pura verità. Ma di questo sui giornali non leggerai neanche una riga.

mauro

il Russo ha detto...

Cari Elena e Mauro, io non sono contrario "a prescindere", anzi, però là ci sono compagni, giornalisti cani sciolti non certo inquadrabili dal potere e, addirittura, semplici conoscenti: com'è che in Italia viene fuori pure se una ministra fa un pompino al premier (nonostande vengono distrutti in fretta e furia i brogliacci delle intercettazioni) ed una cosa simile no? Dirò di più parlando di Genova e tornando all'esempio del 2001, addirittura si è spesso parlato di un secondo morto in quel venerdì 20 luglio (ricordate?), ma mai che le controinchieste ed i moltissimi compagni coinvolti siano arrivati a trasformare gli indizi che c'erano in un dato di fatto.
Ora, concordiamo che 700 vite umane andate in fumo (e ci sarà qualcuno che ne reclamerà Giustizia non vedendo il proprio caro nelle liste ufficiali? Tutti quanti (barboni, irregolari e figli unici orfani?) da occultare non sono una passeggiata di piacere manco per il peggior regime argentino, figuriamoci per questo da operetta...
Infine, per concludere, ho battuto sul discorso dei 1.000 tralasciando tutto il resto perchè credo che sia da lì che partono molti ragionamenti e siano proprio questi 1.000 con eventuali 700 occultati a dare il là a certi ragionamenti, questo nulla toglie alla stima culturale e politica che ho nei vostri confronti: un piccolo dibattito come questo non può che aiutarmi ad accrescerla.

coscienza critica ha detto...

Penso che sia ora di dare voce alla gente, quella che non avrà mai una dentiera nuova da mostrare in camera, per intenderci.
Occorre registrare tutte le vibrazioni che provengono dal basso. Esiste un 'comitato dei cittadini di Onna', ad esempio, che è stato abilmente schivato dai media di regime. Bisogna andare nella direzione opposta ai cameraman e filmare, registrare, annotare, denunciare quel che c'è da denunciare. La questione dei 1000 morti potrà venire fuori soltanto documentando, parlando con la gente del luogo.
Soprattutto, però, io spero che i cittadini abruzzesi svolgano, fin da adesso, come possono, una funzione di controllo sulle istituzioni e sulla ricostruzione. Che controllino e che decidano. Loro per loro!
Ciao

elena ha detto...

@coscienza critica: assolutamente d'accordo con te.
@russo: il fatto di aver assunto posizioni diverse sul numero non intacca assolutamente la stima ed il rispetto, ci mancherebbe!
Lo so che è difficile da credere - e in effetti io uno scopo preciso non l'ho trovato... e non penso che i miei referenti siano gli unici ad essere credibili. E sarei anche molto più contenta se fosse una bufala, ma già lo sai. Occultare 700 corpi non è certo uno scherzetto, hai ragione. Ma qui sconfinerei nel fantasioso e me ne guardo bene. Farò ulteriori indagini (ma far scoprire la ministra a giochicchiare con il premier non fa che rafforzare la fama di macho del pdc, ci hai pensato? per come stanno ragionando gli italiani...)
sempre con stima, e anche con affetto, chetticredi???
un bacio al russino.