"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci

domenica 14 gennaio 2007

Dieci piccoli indiani...


Non si tratta della favola, o più precisamente non è "quella" favola: è la più importante. Parlo dei dieci comandamenti dei Pellerossa - da cui ancora oggi abbiamo tanto da imparare:

  • Resta vicino al Grande Spirito
  • Mostra rispetto per gli altri esseri
  • Dà aiuto e gentilezza ogniqualvolta siano necessari
  • Sii sempre onesto e leale
  • Fa' quello che sai essere giusto
  • Preoccupati del benessere di mente e corpo
  • Tratta la terra e tutti gli esseri che ci risiedono in modo rispettoso
  • Assumiti la responsabilità delle tue azioni
  • Dedica una parte dei tuoi sforzi al bene supremo
  • Coopera per il bene del genere umano
Se solo seguissimo queste indicazioni, magari senza aspettare che qualcun altro inizi, la terra ne avrebbe un gran beneficio... e noi anche.

1 commento:

Val ha detto...

Ciao Ele,
gli statunitensi dovrebbero tramandare la storia e la cultura degli indiani, tenuto conto che siamo stati noi bianchi ad averli cancellati e costretti nelle riserve.
Il problema è che,noi bianchi, siamo riusciti a passare dall'imperialismo al capitalismo,credendo o facendo credere, per pura nostra comodità,di agire in nome della democrazia e della libertà.
Ho paura che dovrà passare molto tempo,prima che gli uomini comprendano il vero significato di quello che tu scrivi.
Il dilemma è: ci riusciremo o saremo così stolti da autodistruggerci in ogni senso?
Una risposta,del tutto personale io l'avrei ed è legata ad un sogno da me fatto e che è collegato a tutti quegli episodi dove,la democrazia o il tentativo di rendere il socialismo degno di essere vissuto,sono stati spazzati via dalla prepotenza del potere ,oppure da "superiori guide del popolo".
Ebbene, quella mattina,mi sono svegliato,madido di sudore e spaventato da quella visione di rivoluzione,diversa da come da me concepita,immagine di distruzione dove nessuna bandiera sventolava nell'aria,sembrava essere una caccia dell'uomo che cacciava se stesso,senza nessun ideale e per motivi a me allora sconosciuti.
Avevo solo 14 anni e,da quel giorno sono cambiato,acquisendo la comprensione di essere condannato a vivere 3000 anni prima del mio tempo,e la consapevolezza di lottare,per fare in modo che il mio tempo che dovrei vivere,si avvicini notevolmente a quello che sono costretto a vivere.
Fortunatamente per me,noto che non sono poi così solo.
Suerte.
Val