Annullata mostra nel quartiere San Vitale, arriva denuncia per blasfemia
«Madonna piange sperma», rivolta a Bologna
Il ministro Melandri toglie il patrocinio, il sindaco Cofferati critica l’iniziativa. Polemiche bipartisan sulla rappresentazione
BOLOGNA – Rischia di passare alla storia come di uno degli eventi di cui si è più parlato, anche se nessuno lo ha visto. Ma sullo spettacolo «La Madonna piange sperma», che doveva andare in scena il prossimo 29 giugno negli spazi di Vicolo Bolognetti, sede del quartiere San Vitale di Bologna, è già calato il sipario. La decisione è stata presa sulla scia delle furiose polemiche scatenate dalla programmazione della rappresentazione, per molti considerata blasfema. Dopo le critiche della Curia, della Cdl e persino dell'assessore alla Cultura, Angelo Guglielmi, anche il sindaco di Bologna, Sergio Cofferati, ha bocciato l'evento, promosso dall'associazione gay «Carni scelte». Cofferati ha parlato di «inaccettabile volgarità che offende credenti e non credenti». Alla fine è arrivato anche la «revoca del patrocinio» - all’intera manifestazione - da parte del ministero delle Politiche giovanili e dello Sport, guidato da Giovanna Melandri. Non era previsto, come ha spiegato il ministero, «l'erogazione di alcun contributo». Il patrocinio era stato concesso, recita la nota ufficiale, «sulla base di un programma che non conteneva alcun riferimento all'iniziativa che ha innescato le proteste e le discussioni delle ultime ore».
DENUNCIA - E in serata è arrivata anche la notizia di una denuncia presentata da Fabio Garagnani, deputato bolognese di Forza Italia, «contro gli organizzatori della manifestazione blasfema sulla Madonna», sulla base dell'articolo 403 del codice penale, "Offesa a una confessione religiosa mediante vilipendio di persona", che recita testualmente, come ha ricordato il deputato: «Chiunque pubblicamente offende una confessione religiosa mediante vilipendio di chi la professa è punito con la multa da 1000 a 5000 euro». «In quanto cattolico - aggiunge Garagnani - mi sono sentito vilipeso sulla base del medesimo articolo, ritengo pertanto che vi siano gli estremi per procedere penalmente e mi aspetto che la Procura della Repubblica faccia il suo dovere».
MOSTRA ANNULLATA – Alla fine è stata annullata la mostra. L’annuncio è avvenuto nel corso di una conferenza stampa dalla presidente dell'associazione Jurta Francesca Rossi: «Non c'era nulla di blasfemo nella serata del 29 giugno – ha detto – ma per non mettere in difficoltà il quartiere San Vitale abbiamo deciso di annullare la serata». Il quartiere San Vitale di Bologna e il suo presidente Carmelo Adagio (che ha dettato per telefono da Berlino le sue dichiarazioni alla responsabile dell'associazione Jurta) e l'organizzazione «si scusano per l'errore tecnico che ha offeso la sensibilità di molti». La rassegna creativa curata dal gruppo «Carni scelte» andrà comunque avanti. «Chiedo scusa a tutte le persone che si sono sentite offese - ha detto ancora Francesca Rossi - ma invito l'assessore Guglielmi e il sindaco Cofferati a venire a vicolo Bolognetti dove potranno verificare che non si svolge nulla di offensivo o blasfemo».
POLEMICA IN CONSIGLIO - «La cultura è efficace quando è rispettosa e non trascende in volgarità come purtroppo è capitato in questo caso», ha puntualizzato il sindaco di Bologna Sergio Cofferati, che ha auspicato il ritorno entro limiti più consoni delle iniziative culturali dell’estate bolognese. «E’ evidente che– ha aggiunto l’ex segretario della Cgil – ci sono dei filtri che non hanno funzionato». Insomma «è un caso che non doveva capitare». Sebbene sia «il titolo l'elemento volgare – ha sottolineato il primo cittadino - in ogni caso cambiarlo non sarebbe sufficiente». Per questo l'evento, quindi, ha ripetuto Cofferati andava cancellato». Dai banchi dell’opposizione consiglieri di An e Forza Italia hanno parlato di «iniziativa pseudo-culturale, volgarità abominevole e uno sfregio al sentimento religioso dei credenti» (Alberto Vecchi) e di «titolo e contenuto fortemente offensivo e blasfemo nei confronti del sentimento religioso popolare» (Gianni Varani), chiedendo in una interpellanza alla giunta regionale di togliere il patrocinio pubblico a tali manifestazioni.
MELANDRI SI DIMETTA - «Anche solo a leggere la frase la Madonna piange sperma ti viene subito la pelle d’oca e ti si stringe lo stomaco. Ma adesso tutti coloro che si sono macchiati di una simile vergogna, compresi coloro che hanno dato il patrocinio, dimostrino un minimo di dignità e coraggio e, dal ministro Melandri fino agli assessori regionali e comunali competenti, si dimettano subito». La richiesta arriva dal senatore leghista Roberto Calderoli. «Io - ricorda - mi sono dimesso per una maglietta, che tra l’altro nessuno ha visto, riportante Maometto sorridente seduto su una nuvoletta. Chi ha ideato o ha dato il patrocinio ad uno spettacolo del genere non può non fare altrettanto e forse - conclude Calderoli - dovrebbe dire anche qualche preghiera per salvarsi l’anima...». La richiesta di dimissioni da parte di Giovanna Melandri è stata ribadita anche dal deputato azzurro Isabella Bertolini (ed estesa al sindaco Cofferati).
ARCIGAY - Anche il presidente onorario dell'Arcigay Franco Grillini ha ammesso che il titolo della mostra che sarebbe dovuta andare in scena al quartiere San Vitale era eccessivo: «Io non avrei fatto quel titolo perché non mi interessa litigare con la Chiesa Cattolica. Polemizzo con la Chiesa Cattolica solo quando si mette di traverso rispetto, per esempio, alla garanzia dei diritti delle persone, con la pretesa di dettare legge al Parlamento italiano. Con un po' di buona volontà da parte di tutti si potrebbero evitare polemiche inutili. Ci sono moltissimi argomenti per dire la propria - ha concluso Grillini - senza bisogno di fare provocazioni eccessive e quindi starei un po' più attento quantomeno ai titoli».
CURIA – Malgrado la cancellazione dal palinsesto dello spettacolo, la comunità diocesana ha deciso di raccogliersi «in una preghiera di riparazione per gli oltraggi di cui è stata recentemente oggetto la Vergine Maria Madre di Dio», come recita una nota dell'Arcidiocesi. Martedì sarà l'arcivescovo di Bologna, Carlo Caffarra, a presiedere la Santa Messa, alle 18,30, nel Santuario della Madonna di San Luca. La Curia aveva definito la mostra-spettacolo una «bestemmia abominevole».
10 commenti:
Mi pare più che giusto che sia stata bloccata l'iniziativa. E' un'offesa per i credenti, un atto di violenza.
Ciao Piper,
io credo che siano proprio questi atti che, a lungo termine, facciano perdere credibilità alle tante battaglie serie delle comunità omosessuali.
Premesso che non credo nella maniera più assoluta alle madonne che piangono, che guariscono, che...
Un saluto.
Beh, senz'altro è un po' di cattivo gusto ed era prevedibile che andasse a finire così. IO avrei evitato se quel che mi inhteressava era portare in scena lo spettacolo, e non la provocazione fine a se stessa.
Però provocando a mia volta direi: quando piange sangue è un miracolo, se piange sperma è blasfemia? Ci sono umori più nobili di altri?
E' da conoscere questa ragazza!
Perchè in effetti se ci pensiamo bene, non è che lo sperma ce lo siamo inventati noi. Ce lo siamo trovati, come il sangue, quindi creazione divina, non umana. Brà (diminutivo di brava).
Il fatto però è (come hai già detto) la provocazione fine a se stessa e ciò che gli umori "sessuali" sono diventati a furia di strumentalizzazioni pornografiche e dall'altro canto, bigotte.
P.S.: la statua di gesso non piange sangue nè altro, e se proprio si tratta di qualcosa di ultraterreno, allora io imputo ciò alle forze del male (o come le volete chiamare), le quali fuorviano i fedeli verso stupide e bigotte credenze, allontanandole da Dio.
No, Edgar...è solo la solita industria dei miracolil, tanto redditizia. Fidati, il demonio non c'entra niente, come non c'netra niente col santuario di Padre Pio (a proposito...sai che ieri ho letto "NO"? Avevi ragione, libro stupendo, ne riparleremo).
Ad ogni modo anche secondo me è di cattivo gusto, ma la mia era come detto una provocazione per dire che a me anche l'episodio della Madonnina e del sangue sembrava blasfema. Oltre che una truffa.
Ma mi fate venire in mente un'altra cosa...eheh
Il mio liceo si chiamava "Camillo Benso Conte di Cavour", con tanto di mezzo busto del conte all'entrata. Nei giorni delle Madonnine piangenti, qualcuno disegnò due lacrimoni rossi a Camillo....ci scompisciammo per giorni. Lo trovai semplicemente geniale... :D
Senza dubbio è la solità industria dei miracoli, volevo semplicemente saltare il prevedibile e andare oltre, cercando di stuzziccare la big(i)otteria! :)LOL (si scrive così Piper?)
Ciao, è arrivata l'ora di lasciarvi.
A stasera.
Ok: iniziativa di pessimo gusto, in quello stile provocatorio che rischia solo di alienare simpatie...
Solo un appunto marginale: qualcuno lo ha denunciato Calderoli quando ha messo una maglietta che offendeva l'Islam?
Islam? Che è, se magna?
mauro
Ovvio che no, Equo... ma ti pare?
Altra considerazione impertinente: ieri sera la Testarossa ha voluto guardare Colorado. A prescindere dal giudizio complessivo, c'era una parte fatta da comici (???) in veste ecclesiastica che non faceva neppure piangere un'agnostica incallita come me. Però quelli non sono terroristi... Questo solo per dire che anche nei confronti della "comicità" e della satira ci sono gli eterni due pesi e due misure. Non che sia d'accordo con questa che chiamare caduta di gusto è un blando eufemismo... massì, faccciamoci male!!! :)
Mah, premesso che per me la Madonna potrebbe anche piangere Moet & Chandon, diciamo che, per chi avesse dei dubbi, la Madonna che piange sperma non è una provocazione, è un atto volutamente violento così come la maglietta di Calderoli... se poi non l'hanno denunciato è un'altra questione... ma siccome hanno messo a ferro e fuoco anche un'ambasciata italiana non mi soffermerei sul dettaglio della denuncia che evidentemente era poco. Qualunque gesto che offende gli altri è sbagliato e in questo caso non ha proprio nessun senso nè come protesta nè come provocazione al fine di scuotere la coscienza delle persone e portarle a ragionare su qualcosa.
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