In Italia, ancora oggi, l'ermafrodita per l'anagrafe è un soggetto sconosciuto. Non c'è possibilità di scelta, o lo denunci come maschio o come femmina. L'ultima tendenza, negli USA, è di lasciare che la natura faccia il suo corso: non intervenire, cioè, chirurgicamente alla nascita.. Modifichiamo il corpo, ma non sappiamo nulla della mente, appunto. E dei danni gravissimi che potremmo causare alla psiche della persona, intervenendo con una scelta sbagliata (ma essendo "a priori" è sempre sbagliata). E non crediate che il tema sia di irrilevante importanza: difatti in Italia, a tutt'oggi, nascono in media 150 ermafroditi l'anno.. Che, socialmente, scompaiono nel nulla.
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XXY
Lucía Puenzo dirige XXY Gran premio della giuria come miglior film, prix de jeunesse e rail d’or al Festival di Cannes 2007 con Ricardo Darin, Ines Efron, Martín Piroyanski, Germán Palacios, Valeria Bertuchelli, Carolina Pelereti, Luciano Nobile.
Nella vita della 15enne Alex si nasconde un grande segreto: appena nata, la sua famiglia ha lasciato Buenos Aires per andare a vivere nelle isolate terre della costa uruguayana.
Un giorno una coppia di amici di Buenos Aires, con il loro figlio maggiore Alvaro, di 16 anni, decide di andare a trovare la famiglia di Alex.
Il padre di Alvaro è un chirurgo plastico e ha accettato l’invito soprattutto per l’interesse che nutre, come medico, nei confronti di Alex.
La forte attrazione che i due adolescenti provano l’uno per l’altra li porta a confrontarsi con paure e segreti nascosti.
Intanto nella città iniziano a spargersi voci su Alex, che pian piano inizia ad essere considerata da tutti come un fenomeno: l’interesse ossessivo che la gente nutre per lei può diventare pericoloso...
Anche se molta gente non vuole riconoscerlo, molti bambini nascono con ambiguità genitali. Si calcola che su 500 nascite almeno in un caso è difficile stabilire il sesso di un bambino; la nostra società sta attraversando un periodo di transizione giuridica e culturale riguardo il tema dell’ ermafroditismo.
Nel cinema, prima d’ora, non è stato mai girato un film che descrivesse il difficilissimo momento in cui una ermafrodita di 15 anni si trova a dover fare i conti con la sua sessualità, a avere la sua prima esperienza sessuale, a innamorarsi per la prima volta e la commozione e confusione che queste cose generano in lei e nella sua famiglia.
Fonte: http://www.dgmag.it/cinema/articolo6287.html
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Nerina Milletti, 1996. "Tribadi & socie:la sessualità femminile non conforme nei termini e nelle definizioni". In: Rivista di Scienze Sessuologiche, 9(1-2): 19-36.
ERMAFRODITA, PSEUDOERMAFRODITA
Termine molto antico è "ermafrodita", registrato per la lingua italiana nel XIV secolo, utilizzato già nel volgare di Sant'Agostino e dal Ghiberti. Il Canini (1) nel 1865 ne dà le seguenti definizioni:
1) essere mitologico che nato da Venere e Mercurio possedeva doppie parti genitali, di uomo e di donna; 2) donna in cui la clitoride è straordinariamente sviluppata, e che ha forma, voce, abitudini quasi virili; 3) uomo le cui parti genitali sono imperfettamente sviluppate e che nei lineamenti e nel carattere ha qualcosa di femmineo; 4) animale in cui i due sessi sono riuniti; 5) fiore in cui i sessi sono riuniti.
Ermafrodito era infatti il nome del mitico figlio di Hermes ed Afrodite del quale si era innamorata la ninfa della fonte Salmacis, vicino ad Alicarnasso; il giovane si immerse nell'acqua e si fuse con la ninfa. Il suo culto è documentato in Atene fin dal V secolo. Se usato dai medici poteva far supporre un comportamento sessuale radicato nella biologia, ma l'ambiguità del concetto è tale che Dante (Purgatorio, XXVI,82) lo usò per connotare il rapporto eterosessuale. Nella prima metà del 1800 (in Settembrini, in un commento a Luciano), riguarda invece i rapporti tra lo stesso sesso (2) . Per Bonnet (3) era un termine legato agli ambienti massoni, usato in una satira del 1605 ("L'ile des hermaphrodites") sulla corte del poco virile Enrico III.
Nel concetto di "ermafroditismo psichico" o "psicosessuale" c'è la commistione tra sesso e genere "opposto": il sesso anatomico femminile si accompagna alla scelta sessuale "maschile" rivolta verso le donne, ossia l'invertita aveva un cervello o un sistema nervoso maschile in un corpo femminile. Già dal 1600, almeno in Inghilterra, "pseudoermafrodita" era diventato sinonimo di "tribade" (4) , ed anche nella rivista di Lombroso questa espressione è molto usata, a partire da Carrara, 1903 (5). Hans Kurella, 1896 (6) distingue invece tra: 1) "ermafrodita" (in cui coesistono le due gonadi); 2) "pseudoermafrodita" (con inversione dei caratteri sessuali secondari ossia dei genitali esterni); e 3) "urningo" (con inversione dei caratteri sessuali terziari, ossia peli, voce, muscolatura, ecc.).
1Marco Antonio Canini, 1865. Dizionario etimologico italo-ellenico, op. cit.
2 Vedi in proposito Salvatore Battaglia, 1968. Grande dizionario della lingua italiana,op. cit.
3 Marie-Jo Bonnet, 1981. Un choix sans equivoques, op. cit.
4 Emma Donoghue, 1993. Passions Between Women: British Lesbian Culture 1668-1801, op. cit.
5 Mario Carrara, 1903. "Un caso di pseudoermafroditismo femminile". Archivio di psichiatria, scienze penali ed antropologia criminale, 24: 588-593, ma anche Neugebauer, 1904; Vivoli e Etchegorry, 1928; Agostini, 1929, ecc.
6 Hans Kurella, 1896. "Osservazioni sul significato biologico della bisessualità", Archivio di psichiatria, scienze penali ed antropologia criminale,17: 418-425.
fonte: http://www.women.it/les/dizionario/erm12.htm
1 commento:
Articolo molto dotto ed informatissimo.
Ecco come Giorgio Baffo vedeva, in alcuni sonetti crudi e sboccati secondo il suo stile, la pratica del tribadismo, e più in generale l'ambiguità di fondo che può connotare l'identità sessuale:
http://classiciproibiti.blogspot.com/2009/05/giorgio-baffo-lamore-lesbico-e-il.html
classiciproibiti.blogspot.com
Quanto all'ermafroditismo, poi, ricordo, fra l'altro, un bellissimo e sconvolgente racconto di Corrado Alvaro.
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