"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci

giovedì 29 novembre 2007

Berlusconi ora ci ripensa: «Nessuna confederazione»


Il leader è il leader e tutto quel che dice è vero. Anche quando smentisce se stesso. Forza Italia si scioglie era la notizia di più di dieci giorni fa in piazza San Babila a Milano, per confluire nel nuovo Partito della libertà. Tutti hanno annuito. «Non è vero», dice ora Silvio Berlusconi, «non ho mai usato questo termine». E di nuovo tutti gli azzurri annuiscono. L´ex leader della ex compagine unitaria di centrodestra, la Casa della Libertà, ha dovuto convocare una conferenza stampa a Montecitorio per smentire se stesso. «Non ho mai parlato di confederazione, lo hanno fatto altri, non io», precisa Berlusconi.

Poi Berlusconi inizia il panegirico di Silvio Berlusconi: «Io non ho mai fallito nessun obiettivo che mi sono posto e non fallirò nemmeno questa volta. Chi c'è in Italia che può paragonare la propria storia regionale, il proprio successo, a quello di Silvio Berlusconi?». Insomma, come lui, c´è solo lui. E allora come spiega la retromarcia? Nuova smentita di se stesso: «Non c'è nessun passo indietro, nessun a titubanza ma una ferma determinazione ad andare avanti. Non si può scambiare per ripensamento la necessaria gradualità nel realizzare questo progetto».

Il Cavaliere poi si ricorda dei commenti sul nuovo soggetto politico, che è sembrato più un´operazione populista, lanciata solo per la tv, come ha detto il leader di An, Gianfranco Fini. « Il nuovo partito non è una svolta populista». «Sono determinato ad andare avanti lungo questa strada, anche perché Forza Italia condivide con me», assicura il leader di FI. E allora cos´è Forza Italia, chiedono a Berlusconi. «È un partito monarchico – rivela lui -, perché nessuno ne ha mai messo in discussione il leader. Ma anche anarchico, perché ognuno è libero di comportarsi secondo coscienza». Se la prima affermazioni è stavolta confermata dai fatti, lo è anche la seconda, visto quel che è successo in questi ultimi dieci giorni.

Sono stati molti i mal di pancia nel partito del Cavaliere, quando a Milano aveva annunciato lo scioglimento di Forza Italia. Il più esplicito era stato Angelo Sanza, deputato del gruppo di Forza Italia, ma deciso a non aderire al nuovo partito: «A san Babila si è consumato uno strappo che ha compromesso il lavoro di anni, è stato un atto disperato, privo di strategia». Sulla stessa linea Adornato e altri deputati forzisti. Allora Barlusconi ha dovuto iniziare a smentirsi. La nuova creatura del Cavaliere assume così la forma di un "contenitore" (come lo ha definito lui stesso) nel quale potranno confluire partiti, movimenti, associazioni e singoli cittadini. Poi, col passare dei giorni, il tiro e' stato corretto. Il Cavaliere ha dapprima tranquillizzato il partito: «C'è spazio per tutti», aveva detto, Fi resterà il "ceppo" del nuovo soggetto. Due giorni più tardi, in una lettera, nuove precisazioni. Altre garanzie. Mercoledì, nel corso di una riunione con i vertici di via dell'Umiltà, il quadro assume contorni ancora più precisi con la presentazione da parte di Renato Brunetta di una "road-map".

Pur negando di aver mai annunciato lo smantellamento del partito («avevo risposto: "forse", dice»), il Cavaliere conferma infatti che «per il momento non è assolutamente possibile sciogliere» i partiti nel nuovo soggetto. Il perché, lo spiega lui stesso: in primo luogo, per una ragione economica, visto che «ci sono partiti in attesa dei finanziamenti pubblici». Lo confermano i vertici del partito: se Forza Italia scomparisse, perderebbe i crediti accumulati negli anni precedenti.

Le interpretazioni, persino dentro Fi, divergono: c'è chi ammette che la retromarcia c'è stata eccome, perché Berlusconi «era andato troppo in là», e chi, al contrario, sostiene che nulla è cambiato. Nome e simbolo di Fi, spiega infatti un sostenitore di questa seconda teoria, alle prossime politiche non ci saranno più ed anche lo scioglimento, alla fine, sarà un passo obbligato. Ma la conferma che la storia di Forza Italia sta per concludersi arriva dallo stesso Cavaliere, anche se poi sarà pronto a rinnegarlo: «La prossima settimana andremo a firmare dal notaio per la creazione del nuovo partito». Allora, è vero che ci sarà un nuovo partito? «Questo teatrino mi ha stufato: forse non è chiaro a tutti che io alle prossime elezioni ci vado col nuovo partito. Non mi faccio fregare dal teatrino della politica. Io non mi fermo, sia chiaro». E se il nuovo soggetto ancora non c´è, avrebbe già la maggioranza dei voti: «Solo il primo sondaggio ci dà al 34,8%», conclude Berlusconi.

Pubblicato il: 29.11.07
Modificato il: 29.11.07 alle ore 17.10

fonte: http://www.unita.it/view.asp?idContent=71001

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1 commento:

Franca ha detto...

Ogni giorno un giro di valzer...