SAN PIETROBURGO (25 novembre) - Decine di oppositori sono stati picchiati e arrestati dalle truppe antisommossa russe a San Pietroburgo prima che si svolgesse una manifestazione non autorizzata contro il presidente Vladimir Putin, a una settimana dalle elezioni. Le truppe antisommossa hanno preso a manganellate un gruppo di militanti dell'estrema sinistra, i nazional-bolscevici del movimento dello scrittore Eduard Limonov, che poi sono stati caricati su un furgone e portati via. Gli incidenti hanno causato l'arresto di una cinquantina di manifestanti, tra cui il leader locale del partito di opposizione Iabloko, Maxim Reznik. Successivamente l'oppositore liberale russo Boris Nemtsov ha annunciato di essere stato rilasciato dopo essere stato brevemente fermato dalla polizia.
Ieri a Mosca vi erano stati incidenti analoghi ad una marcia anti-Putin durante la quale era stato arrestato (e poi condannato a cinque giorni di carcere) uno dei leader del movimento di opposizione Altra Russia, l'ex campione di scacchi Garry Kasparov. Tra i manifestanti picchiati e arrestati a Mosca c'è anche l'iscritto al Partito radicale Serge Konstantinov, già arrestato per manifestazioni antiproibizioniste, a favore della Georgia e in occasione del Gay Pride della primavera scorsa. Il leader storico dei radicali in Russia, Nikolaj Khramov, tra i presenti in piazza ieri, è invece irrintracciabile.
fonte: http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=13781&sez=HOME_NELMONDO
...
Nessun commento:
Posta un commento