L'Onu: puo' essere strumento di tortura
Una manifestazione tenutasi sabato a Vancouver per protestare contro la morte di Robert Dziekanski (Reuters) |
'Stordire ma non uccidere'. Sul motto che ha portato all'adozione del manganello elettronico, il Taser, da parte di molte polizie, si addensano pesanti nubi, dopo la morte a Vancouver, di un uomo colpito dalle scariche da 50 mila volt di una pistola della polizia. La scorsa settimana a Ginevra la Commissione contro la tortura delle Nazioni Unite ha condannato l'uso dei Taser affermando che in certi casi, come nel potente modello X26 adottato dalla polizia portoghese, le pistole elettriche "possono provocare la morte".
Robert Knipstrom, 36 anni, è la terza vittima in un mese delle controverse armi in dotazione delle Giubbe Rosse canadesi, della polizia americana e in molti stati d'Europa: la seconda a Vancouver da ottobre, quando l'immigrato polacco Robert Dziekanski è rimasto ucciso dopo una doppia scarica letale di Taser all'aeroporto internazionale: il video raccapricciante ripreso da un turista ed immesso in rete è finito sulle tv di mezzo mondo.
Un'altra inchiesta è stata aperta, sempre in Canada, sulla morte di un uomo di 45 anni venerdi' scorso in Nova Scotia, 30 ore dopo essere stato colpito dal manganello elettrico della polizia. In quel caso, come nel caso di Knipstrom, le autorità hanno reso noto che l'uomo era stato coinvolto in una violenta colluttazione mentre veniva arrestato.
I tre decessi non hanno provocato al momento alcuna sospensione dell'uso dei Taser, strumenti per il mantenimento dell'ordine pubblico che sempre più vengono messi sul banco degli imputati dalla comunita' internazionale.
La scorsa settimana negli Stati Uniti un ragazzo di 20 anni, Jarrell Grey, è morto sul colpo dopo esser stato colpito da una scarica di Taser a Frederick, nel Maryland, non lontano da Washington. Altri due uomini negli stessi giorni sono rimasti uccisi a Jacksonville in Florida. Domenica scorsa un'altra vittima in New Mexico: un ragazzo di 20 anni è stato colpito dal Taser ed è morto mentre cercava di sfuggire all'arresto.
Secondo le stime di Amnesty International i Taser in dotazione alla polizia avrebbero provocato la morte di circa 150 persone dal 2001 solo negli Usa e in Canada: "Il loro pericolo è che sembrano sicuri, che sembrano facili da usare, ed è dunque naturale che la polizia li usi con sempre maggiore frequenza e rapidità di una pistola", accusa Larry Cox, direttore esecutivo Usa dell'organizzazione per i diritti umani.
fonte: http://www.rainews24.it/Notizia.asp?NewsId=76113
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Vancouver Airport Taser Killing of Dziekanski by Police
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5 commenti:
scusate la domanda, allora le pistole sono per i diritti umani ???
Sicuramente no, Maurob, ma il punto è che il taser può essere utilizzato in miriadi di casi in cui non si può estrarre la pistola. Il taser è il giocattolo dei poliziotti, lo usano ogni volta che qualcuno fa qualcosa che a loro non piace. In misura decisamente eccessiva. Ad esempio mesi fa uno studente è stato taserato perché stava rivolgendo delle domande scomode a Kerry durante una sua conferenza all'università.
E ogni tanto ci scappa pure il morto.
Ma siamo sempre lì: formazione etica delle forze dell'ordine, è questo che manca.
Ecco il punto è quello.
NOn è tatno problema di Taser o meno.
Il taser così come una pistola è un oggetto, gli oggetti per loro natura non sono ne buoni ne cattivi, dipende da chi li usa avere un utilità o un danno.
Se vogliamo fare un paragone anche la macchina è un oggetto usata con le dovute considerazioni è un mezzo necessario usata sotto le sostanze diventa un oggetto di morte.
Di certo il punto non è tanto il Taser o meno, ma piuttosto l'etica della polizia, e delle forze dell'ordine in genere.
Nel caso del filmato 4 poliziotti sempre grossi, hanno usato il taser in maniera sbagliata, perchè in tal caso la persona era andata giù di testa, bastava solo parlare e probabilmente il problema si sarebbe risolto senza l'intervento della forza, e poi cavoli erano sempre 4 contro un, fra l'altro tutti belli robusti.
Insomma non si dovrebbe parlare di taser ma piuttosto di etica delle forze dell'ordine, che si hanno il taser ma dovrebbero usarlo con inteligenza e non come un gioco.
Al pari di una pistola, fra l'altro troppo facile citare il fatto accaduto qualche settimana fa all'autogrill d'arezzo.
Pienamente d'accordo. Tranne per il fatto che a mio modesto avviso il taser è superfluo: se il "delinquente" (o il malcapitato) di turno è disarmato e così vicino da poter essere "taserato", basta immobilizzarlo.
Mi preoccupa molto l'eventuale diffusione di questo giocattolino. Non so se hai presente quella puntata dei Simpsons in cui Telespalla Bob, che ha provato più volte ad uccidere Bart, viene mandato dai Simpsons per aiutarli a scovare qualcuno che perseguita Homer (così mi pare di ricordare). Siccome la famiglia ha paura, a Bob viene fissato un dispositivo sulla coscia in grado di trasmettergli una scossa elettrica, e il telecomando viene affidato a Bart. Che gli dà una bella scossa ogni 5 minuti. Così, per noia.
La maggior parte dei poliziotti non mi pare molto più matura o meglio formata di Bart Simpson.
Che il Taser possa avere una sua utilità in determinate situazione ci potebbe anche stare, diciamo che forse quello che andrebbe controllato è prima di tutto la potenza che si scarica adosso alla perosna, adesso non conosco i dati tecnici della pistola, ma immagino che una corrente molto più bassa basterebbe a ridurre le cattive intenzioni di tante altre persone.
In casi di persona armata che è a poca distanza il taser potrebbe essere una soluzione ideale, piuttosto che sparargli, speriamo però che tale strumento venga tolto a tutti i poliziotti Burt del mondo.
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