5 giugno 2007: Giornata mondiale dell'Ambiente
Cambiamenti climatici e riscaldamento del Pianeta in primo piano nell'edizione 2007 della Giornata mondiale per l'Ambiente, che viene festeggiata oggi in tutto il mondo, ma anche al G8 che si terrà mercoledì. Lo slogan prescelto per la giornata è 'Ghiaccio che si scioglie, un tema che scotta?'. Mentre in Norvegia si terranno gli eventi principali della festa, in Germania arriveranno le delegazioni dei potenti della terra, che si troveranno l'ambiente fra i punti principali da discutere. Il merito di aver portato questi temi prepotentemente in primo piano nella riunione è di Angela Merkel: la presidentessa del summit ha dato il nome anche al documento che descriverà la posizione europea e che verrà presentato durante il summit.
Osservato speciale sarà ancora una volta George Bush, le cui recenti aperture in materia ambientale non hanno convinto gli altri membri del G8. «L'aspetto insoddisfacente - ha ribadito il ministro per l'Ambiente italiano Alfonso Pecoraro Scanio - è che ancora una volta Bush parla di impegni volontari, e non di assunzione di responsabilità obbligatoria». E a ricordare ai partecipanti alla riunione in Germania l'importanza della questione ambientale c'è la Giornata organizzata oggi dall'Onu. Dal Polo Nord all'Everest sono tanti gli Sos ghiacci, ma si tratta solo di una delle tante sofferenze che sta vivendo il Pianeta. Come il progressivo declino del patrimonio di biodiversità, uno tanti i campanelli di allarme.
L'Onu rilancia cosi la campagna dell'Unep, il Programma delle Nazioni Unite per l'Ambiente "Pianta per il Pianeta", che ha l'obiettivo di riuscire a piantare un miliardo di alberi nel mondo. Un'iniziativa sottolineata dal direttore dell'Unep, Achim Steiner: «Esistono numerose soluzioni alla portata di tutti, come sostengono molti economisti, soprattutto se paragonate a ciò che si spende per soddisfazioni personali. Per l'economia mondiale - continua Steiner - i beni e servizi ricavati dalle foreste valgono miliardi, se non migliaia di miliardi di dollari. Le foreste sono contenitori importanti sia dal punto di vista naturale che economico, per la loro funzione di sottrarre carbonio all'atmosfera e di racchiuderlo nei tronchi e nei rami. A livello globale, la diffusione delle foreste sulla terra e diminuita di un terzo rispetto ad un tempo. E dunque giunta l'ora di capovolgere questo trend, è ora di agire».
Questi i fronti caldi per i ghiacci nel mondo:
HYMALAYA: Il 5 maggio scorso l'Icimod, il Centro internazionale per lo sviluppo integrato della montagna con sede a Kathmandu che riunisce gli otto Paesi della regione himalayana ha lanciato l'allarme: anche l'Hymalaia si sta sciogliendo. Dopo l'Antartide e l'Artico l'Himalaya è la più grande riserva di ghiaccio del pianeta. Secondo l'Ipcc nei prossimi 30 anni proprio il graduale scioglimento dei ghiacciai dell'Himalaya provocherà inondazioni e valanghe;
POLO NORD: È la rivista scientifica americana Science a lanciare l'allarme: già entro il 2040 d'estate i ghiacci del Polo Nord potrebbero sciogliersi completamente dando vita ad un 'oceano stagionale. Sulla base di previsioni computerizzate, la metà dei modelli conferma che i ghiacci del Polo Nord scompariranno completamente d'estate già all'inizio del prossimo secolo.
IN EUROPA: un mammifero su sei è minacciato da estinzione. Lo afferma l'ultimo rapporto della World Conservation Union (Iucn). Le tendenze indicano che per oltre un quarto (27%) le specie di mammiferi sono in declino e che per il 33% non si hanno informazioni;
AUMENTO CO2: secondo uno studio apparso sulla rivista Proceedings of the National Academy of Science, tra il 2000 e il 2004 la produzione di CO2 si e triplicata rispetto agli anni precedenti. Questo dato è peggiore dello scenario più pessimistico previsto dall'Ipcc nei suoi rapporti sul riscaldamento globale.
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