"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci

domenica 21 ottobre 2007

Mastella, scontro con Di Pietro



Il ministro della Giustizia sul caso De Magistris: "Tonino un analfabeta del diritto"
La replica: "Siamo di fronte a un bivio che rischia di travolgerci tutti"

L'ex pm: "Intervenga Prodi"

Il Guardasigilli minaccia il voto: "Se manca la maggioranza niente governi tecnici"E al magistrato che lo ha indagato: "Voleva diventare un eroe"


NAPOLI - Scontro tra Antonio Di Pietro e Clemente Mastella. Il ministro della Giustizia rilancia sulla crisi di governo e torna a difendersi sul caso De Magistris all'indomani della avocazione da parte della Procura generale delle indagini "Why Not" condotte finora dal pm per il quale lo stesso ministro (che risulta indagato) ha chiesto il trasferimento al Csm. Poi Mastella tira in ballo Di Pietro definendolo un "analfabeta del diritto" e suscita la reazione dell'ex pm che scrive a Prodi chiedendogli una "assunzione di responsabilità". "Ci troviamo - scrive Di Pietro in una lunga nota - di fronte ad un bivio che, se non affrontato subito e con determinazione, ci travolgerà tutti". Insomma, una richiesta esplicita di allontanamento dall'esecutivo di Mastella.

L'inchiesta. "Sono io a volere che l'inchiesta vada avanti con celerità, non ho alcuna difficoltà, voglio che vada avanti e mi tolga di dosso gli schizzi di fango che mi sono arrivati - ha detto il ministro della Giustizia - non invocherò cavilli. Potrei invocare il fatto che, essendo parlamentare, appena visto che c'era il mio nome nel tabulato dovevano interrompere e chiedere l'autorizzazione. Ma non mi appellerò a questo".

L'attacco a Di Pietro. Duro l'attacco contro il collega di governo Antonio Di Pietro, che non "capisce di diritto, è un analfabeta della materia e se leggesse qualche libro eviterebbe le gaffe". Mastella, a margine della Messa celebrata dal Papa in piazza del Plebiscito a Napoli, ricorda al ministro delle Infrastrutture che "avocazione non significa interruzione dell'inchiesta". "Di sicuro non debbo rispondere di 100 milioni, né della Mercedes", conclude riferendosi a una vecchia inchiesta giudiziaria che aveva coinvolto l'ex pm di Mani pulite poco prima della sua discesa in campo.

La replica. Passano poche ore e Di Pietro risponde. Il leader dell'Idv scrive: "Non è scaricando contumelie ed insulti su di me che il ministro della Giustizia può pensare di riuscire a sfuggire alla responsabilità politica di aver provocato un corto circuito politico giudiziario che ha provocato una caduta di credibilità delle istituzioni e che rischia di travolgere l'intero governo". Poi la conclusione: "Ci troviamo di fronte ad un bivio che, se non affrontato subito e con determinazione, ci travolgerà tutti, giacché, così facendo, stiamo rischiando di mettere in pericolo lo Stato di diritto, come giustamente hanno fatto e fanno osservare oramai molti autorevoli osservatori e la stragrande maggioranza dell'opinione pubblica".

De Magistris. Ma Mastella non si è limitato ad attaccare Di Pietro. ha rispostao anche a de Magistris che, dopo aver perduto l'inchiesta, ha detto di temere per la sua sicurezza. "Quanto ai toni esasperati, il tritolo eccetera, quasi che qualcuno di noi o qualcuno legato a bande possa mandar tritolo, stesse tranquillo", ha detto Mastella. E ancora: "Mi ha iscritto scientemente perché sapeva che iscrivendomi gli veniva tolta l'inchiesta e diventava un eroe nazionale. Probabilmente voleva dare l'idea che è molto più facile esaltarsi nel dire 'mi hanno tolto la cosa'".

Al voto. Poi il ministro torna a minacciare la crisi: "Laddove non si possa tenere in piedi la maggioranza, io non sono per governi tecnici di larghe o strette intese: si vada al voto". "Non ho detto che la maggioranza non c'è - precisa - la regola aurea nel bipolarismo dice che laddove la maggioranza non è in piedi e il capo dello Stato consulti le parti, bisogna andare al voto. Io non sono per governi tecnici, né per governi di piccole, grandi e medie intese. Io sono per andare al voto.
Tutto qui".

(21 ottobre 2007)

fonte: http://www.repubblica.it/2007/10/sezioni/politica/catanzaro-mastella/ministro-parla/ministro-parla.html

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1 commento:

Franca ha detto...

Quelli caduti addosso a Mastella non sono "schizzi di fango": è una valanga di m....