Vi ricordate la lettera che Mario scrisse al generale Tascio? Ne parlavo qui. Ma, più in generale sulla vicenda, all’etichetta “Ustica” trovate altro – per il materiale al completo vi rimando ai siti di Mario: Impossibile pentirsi e Laura: Ustica, molto più completi ed aggiornati.
Ricevo comunque questo aggiornamento da Mario – e lo pubblico, anche se con parecchio ritardo:
Ricevo comunque questo aggiornamento da Mario – e lo pubblico, anche se con parecchio ritardo:
“Ricevo stamani dal Gen Tascio un pacchetto, spedito il 27-9-2006 per semplice posta prioritaria e senza ricevuta di ritorno.
Contiene, indovinate un po', il mio pacchetto, ancora intonso, con lettera e "doni", spedito in Giugno e ricevuto pochi giorni dopo come attesta la cartolina firmata dallo stesso generale.
Ci ha messo un bel po' di tempo il Generale a decidere che farne del mio pacchetto, non vi pare? Ma questo ricorda quella barzelletta del generale in pensione che per ammazzare il tempo decise di aiutare un contadino.
Fu micidiale nel tagliare quintali di legna o accumulare balle di paglia in tempi brevissimi, ma si bloccò per ore di fronte alla selezione per pezzatura del raccolto di patate.
Al contadino che, sorpreso, gli chiedeva come mai si fosse bloccato, rispose: "Sa, qui c'è da prendere una decisione!".
Lo conserverò gelosamente questo pacchetto del Generale, come già feci per il pacchetto destinato al Generale Celentano relativo alle torture in Somalia, che sarebbe stato poi decisivo, io credo, nel processo per diffamazione che egli mi intentò per la vicenda Scieri.
Ancora una volta il coraggioso generale Tascio si è dunque sottratto al confronto, ovvero ha rifiutato di verificare anche il semplice contenuto di una mia missiva (forse per accusarmi poi di averlo diffamato a sua insaputa rendendo di dominio pubblico - con la pubblicazione in rete - una lettera che lui non "avrebbe mai ricevuto" (ma solo per non averla voluta aprire).
Il problema, come ben vedete è che sarebbe molto rischioso, anche per un imputato assolto come è per il Generale (e dunque garantito dall'istituto del "ne bis in ibidem" che impedisce di rinnovare un procedimento per i medesimi capi di imputazione da cui si sia stati assolti), confrontarsi con il mefistofelico Ciancarella, temendo che egli possa, come saprebbe, spalancare nuovi scenari di scelleratezze mai correttamente indagate.
Alla prossima amici miei.
Mario"
3 commenti:
link audio marcucci:
Audio Marcucci (formato mp3) P.S: fare tasto destro del mouse e salva oggetto con nome
Laura
http://www.ritaatria.it/sandro.mp3
Scusate ma prima non è venuto il link. Laura
trascrizione audio marcucci
Trascrizione dell’intervento in audio sopra di Sandro Marcucci all’Assemblea nazionale a Firenze della Rete nel novembre 1991 a cura di Laura Picchi
Buon giorno, non credo di essere in tema ma cercherò di farcelo entrare e mi presento. Sono un ex Colonnello Pilota dell’Aeronautica Militare italiana. Aderisco e mi accosto alla Rete proprio oggi, ma già conoscevo Leoluca Orlando e voglio rinnovare con lui un sogno che noi negli anni 1976- 1981 come rappresentanti dei Movimenti Democratici dei Militari abbiamo pagato. Mi riferisco a quel Movimento, qui c’è molta gente che ha fatto Giurisprudenza, quel movimento che ha creato da cittadini, non da militari e ha fatto in modo di scrivere sulla propria pelle la Legge dei Principi sulla Disciplina che poi il Parlamento ha giocato come ha giocato. Quel sogno lo rinnovo e accostandomi alla Rete, stringo subito e vado al nocciolo della faccenda, sembrerà strano che parlare di giustizia e Istituzioni non riguardi i militari, lo fanno anche i segretari di partito quando parlando di tutte le Istituzioni dimenticano la parte militare, quasi che sembra che i militari li ricordiamo il 4 novembre dicendo che è la parte eletta del popolo, questo riferiscono i nostri superiori a noi, la parte eletta del Popolo e invece io chiedo alla Rete di vedere il problema molto, molto attentamente anche perché molti di voi qui sono giuristi, un osservatorio sulle Forze Armate, una Commissione sulle Forze Armate, un controllo politico richiesto dalla Rete ai parlamentari che dovrebbero fare il controllo sulle Forze Armate è auspicato dalla Costituzione che dice che è sacro dovere non del militare, ma del cittadino difendere, quindi non è una questione dei militari allora i segretari non ne parlano, ma dovremmo parlarne tutti noi, ma nel momento in cui se ne va a parlare vengono fuori i discorsi di segretezza e cose varie, e quindi io questa proposta la rivolgo al Professor Galasso perché condivido con lui la relazione che lui ha fatto, io porto la mia testimonianza ma dietro di me c’è tutta un’Associazione di ex militari che gioca sul fatto di essere veri difensori della patria come costruttori di Pace e di giustizia sociale basata sulla solidarietà e questo io l’ho sentito dire da Orlando e ci credo proprio su questi valori. Non m’interessa poi come verranno giostrati, io voglio partire e guardare a quei valori perché? Perché fino ad esso noi nelle Forze Armate ci siamo sentiti dire, e qui è una denuncia che faccio, che la disciplina non va bene con la democrazia e ci giocano anche usando degli emeriti giuristi, quasi che sinonimo di democrazia uguale caos per le Forze Armate e allora io non mi meraviglio da militare che voi parlando delle stragi vi dimentichiate tante cose, mi riferisco a Ustica, come vengono fuori i famosi uovo di Colombo, i cieli italiani che per compito sono difesi da una Forza Armata di cui io mi onoro, e e. non hanno difeso anzi combinazione in quei dieci minuti tutti stavano a guardare dall’altra parte e nessuno si è reso conto la genesi di queste discrepanze,come mai. Io non credo che qualcuno di voi creda che i militari siano ancora elementi di barzelletta, perché se ve lo fanno credere, voi non vi meravigliate che esiste Ustica da dieci anni. Noi militari democratici non vi diciamo se è stato il missile o la bomba, no,però vi facciamo notare che ultimamente in una trasmissione televisiva, finalmente un politico, mi riferisco a Zamberletti, ha detto coloro che sanno, coloro che sanno, aggiungo io i militari,parlino,ma perché un parlamentare lo deve chiedere dopo dieci anni quando ormai rigirata nel suo cesso, è diventata che puzza, non lo si poteva chiedere subito? Questo l’ho fatto come uno sfogo personale e ne chiedo scusa a questa nobile assemblea,che ha parlato di tutt’altre cose, però ripeto la mia richiesta, vorrei che la Rete incominciasse a fare quest’Osservatorio sulle Forze Armate, perché? Perché in questa istituzione escono fuori quelle sottoistituzioni,che si chiamano Servizi Segreti, che nessuno riesce a capire per lo meno, non lo so se qui siamo in buona fede o in cattiva fede, si capiscono benissimo, è un sistema ben fatto e congeniato che una volta ben sottomesso nell’ideologia fa quello che dice l’Esecutivo, è inutile meravigliarsi che questo o quel generale dopo un po’ ha sbagliato, non si ricorda,è il sistema specchio di quello che fanno i nostri parlamentari,che io ho notato e caso strano contro di noi ci sono buttati ex militari,io parlo della mia esperienza perché non si portano quelle degli altri, ma io in Corte di cassazione, perché sono un Colonnello giudicato eversivo,nelle carte del Sios(Servizio informazioni operative di sicurezza per l’Aeronautica)io sono un Colonnello eversivo,anzi per essere eversivo nelle Forze armate basta dire che è rosso, di sinistra,è il massimo proprio,è inutile riderci, io mi vergogno di me stesso, quando parlo di queste cose, perché mi viene da urlare all’interno e scusate il fatto che io non ho parlato mai ad assemblee di personale, io con i giudici e con i magistrati ho avuto a che fare nei Tribunali militari e questa è la mia seconda proposta,mettiamo anche un Osservatorio sulla giustizia militare,perché oggi come oggi non è vero che c’è la pari Dignità dell’ Inferiore con il Superiore, e ve lo dimostra il fatto che da dieci anni tutte le volte che il Movimento ha detto fatti criminosi a carattere penale non sono mai stati dal Tribunale competente, io parlo di La Spezia, perché sono di Pisa,non sono mai neanche state guardate, ma è bastato che un generale denunciasse un mio collega, è proprio ultima, il ventisette di coso,che è andato via dieci minuti prima, che è stato accusato di truffa nei confronti dello stato, dieci minuti prima nell’ambito aeroportuale per prendere un aeroplano e per tornare a casa, siamo proprio nell’assurdo e coltivare e foraggiare queste denunce.Quindi io penso di chiedere alla Rete, ripeto la proposta, un Osservatorio per le forze armate, un osservatorio anche sulla giustizia militare, anche perché noi militari costruttori di Pace dell’Associazione La voce, stranamente rete voce …è quelli in terza, diamo voce anche ai militari di Pisa, ex militari e militari in servizio, vorremmo portare avanti una bellissima iniziativa, alla quale abbiamo già chiesto gli aderenti delegati della Rete pisana e penso regionale toscana, anche al professor Galasso poco fa di aderire,dal tema questa iniziativa “Dare voce al silenzio degli Innocenti”, mi riferisco alle madri della Plaza de Maio che hanno combattuto e messo all’indice un sistema militare come quello argentino, i rappresentanti che hanno aderito delle stragi di Bologna e di Ustica,familiari delle stragi. Ora ho avuto l’adesione dei familiari dell’attentato a Carlo Palermo, di quella madre e i due bambini morti per una deflagrazione in un’ autobomba in una parte di Trapani, che sono molto onorato di accogliere. Io spero che quel giorno come cittadini tutti i Rappresentanti di Pisa si rendono conto che le Forze Armate come Istituzione dello stato vanno guardate, perché c’è scritto nella Costituzione che non è una questione di militari, ma una questione di cittadini. Io vi ringrazio. (applausi)
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