"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci

giovedì 18 ottobre 2007

Putin progetta nuove armi nucleari



L'annuncio del capo del Cremlino durante il consueto colloquio con i cittadini "Difenderemo i nostri interessi". E a Bush chiede "una data certa per il ritiro da Bagdad"

"Gli Usa diano una data per l'Iraq"


MOSCA - Nel campo degli armamenti, la Russia ha "piani grandiosi, ma realizzabili". Lo ha detto il presidente russo, Vladimir Putin, che ha invitato gli Stati Uniti a fissare una data per il ritiro dall'Iraq. Il Capo del Cremlino, nel corso dell'ormai consueto e annuale botta-e-risposta con i cittadini russi, organizzato dai principali canali televisivi e radiofonici del Paese, ha annunciato che la Russia sta lavorando ai nuovi tipi di armi nucleari come parte di un programma "imponente" per ampliare le difese.

"Piani grandiosi negli armamenti". "I nostri piani vanno fino 2015, e prevedono lo sviluppo e l'ammodernamento di tutti i tipi di armamenti: mezzi di terra e missilistici, aviazione e flotta, inclusi i sommergibili atomici", ha detto Putin rispondendo alla domanda di un militare del poligono spaziale di Plisietsk. "Entro questo lasso di tempo, dovremmo realizzare un nuovo caccia di quinta generazione, e già ora il nuovo Sukhoi 34 (Su34) ha cominciato a essere consegnato alle forze armate", ha aggiunto. "Puntiamo sulla produzione di nuovi complessi missilistici ad alta precisione, su armi del tutto nuove, sulla modernizzazione dei mezzi di ricognizione, di telecomunicazioni ed elettronici. Per la flotta, quest'anno dovrebbero venire completati la portaerei Iuri Dolgoruki e due sommergibili atomici strategici, il Vladimir Momomakh e l'Aleksandr Nevski", ha annunciato. Nel 2008, inizierà la costruzione di un altro sommergibile, ha aggiunto.

"Difenderemo i nostri interessi". Putin ha assicurato che la Russia "non è l'Iraq", "difenderà i suoi interessi dentro e fuori i confini" e non consentirà di accedere al controllo delle sue risorse. "Grazie a Dio, la Russia non è l'Iraq, e ha forza sufficiente e mezzi per difendersi", ha detto il capo del Cremlino, rispondendo alle domande della popolazione.

"Una data per il ritiro dall'Iraq". Nel corso del colloquio con i concittadini Putin ha invitato gli Stati Uniti a fissare una data per il ritiro dall'Iraq "Le nostre divergenze con gli Stati Uniti sull'Iraq consistono nel fatto che noi riteniamo indispensabile stabilire una data precisa per il ritiro delle truppe, istituire una specie di deadline per lasciare i dirigenti iracheni in grado di rafforzarsi e stabilizzare la situazione. Gli americani non vogliono stabilire date. Ma lasciare lì per sempre un regime di occupazione da parte di truppe straniere è inammissibile per noi", ha detto il presidente.

Complotto voleva impedire viaggio in Iran. Putin ha parlato anche dell'allarme attentato sventato nei giorni scorsi dai servizi segreti era un tentativo per "far naufragare" la sua storica visita in Iran. "Non era altro che il tentativo di mandare in fumo la missione", ha detto il capo del Cremlino, il quale ha sottolineato che "i colloqui diretti tra gli Stati sono sempre una strada più fruttuosi che le minacce di sanzioni o addirittura l'uso della forza".

(18 ottobre 2007)

fonte: http://www.repubblica.it/2007/08/sezioni/esteri/putin-armamenti/armi-nucleari/armi-nucleari.html


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5 commenti:

Anonimo ha detto...

Notizia positiva. Si ritorna agli equilibri della guerra fredda, anche se in campo non ci sono solo 2 formidabili attori.

Chi semina grandine raccoglie tempesta e gli USA hanno "leggermente" abusato del loro potere. Peccato, ma proprio non riescono, a fare a meno di mettere il naso ovunque.
Le multinazionali USA sono avvisate: il mondo non appartiene solo a loro.
Altro che ideali, qui si dividono solo la torta (aree di interesse e risorse). E l'Europa.......

Mat

Antonio Candeliere ha detto...

Putin mi sembra l'unico uomo che può fermare le azioni unilaterali degli americani...

Anonimo ha detto...

Condivido Antonio! Ed ho già condiviso in passato questa tua idea.

Condivido anche con Matto... opsss... con Mat ;) Solo che sappiamo tutti che qui si dividono la torta e a chi non vuole un mondo neoliberista, un pò questo ci gira a favore.
Sfrutto l'onda Mat, si creeranno nuove forme di pensiero e finalmente non ci saranno sono "comunisti estremisti" a gridare "No War".
Poi penseremo pure a Putin, ora è il momento di appoggiarlo.
Perchè ci sono le "rivolte democratiche" nell'Est Europeo??
Perchè Bush & Co. vuole mangiarsi l'altro re. Forse l'ultimo re rimasto libero dalla sua influenza.

Val ha detto...

Giusto ragazzi!
Chi da vittorioso non sa cambiare solo questo può raccogliere .
Vale per tutti!
Sarà, ma il non saper gestire il potere se non come lo stiamo vedendo e cioè esclusivamente dominante, non è degno di una nazione ,di un governo o di un politico che dica di ispirarsi ai valori dellla democrazia e della libertà.
Certo e che due sono le possibilità(piacevoli o meno non è mio compito definirlo ne tantomeno approvarlo) o le posizioni di Putin ,e in subordine della Cina,funzioneranno da deterrente come ai vecchi tempi, oppure con questo petrolio che corre verso quota 100......
I miei complimenti Mat.
Suerte
val

Franca ha detto...

Premesso che, ovviamente, sono contro il nucleare, meglio due blocchi contrapposti che una sola potenza a spadroneggiare sul mondo