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06/10/2007
Da Perugia ad Assisi per la tutela dei diritti umani. “I politici rinuncino per un giorno a rilasciare dichiarazioni e interviste”
Si svolgerà domenica 7 ottobre la tradizionale Marcia per la pace, lungo i 24 chilometri che collegano Perugia e Assisi. La marcia, giunta alla sua 17esima edizione, avrà inizio alle ore 8.30 da Porta San Pietro, dai Giardini del Frontone, per concludersi circa sei ore dopo, presso la Rocca Maggiore di Assisi.
Quest’anno, in particolare, si è scelto di dedicare la manifestazione alla tutela dei diritti umani, in occasione della celebrazione del 60esimo anniversario della “Dichiarazione Universale dei Diritti Umani”. Ma anche per esprimere solidarietà nei confronti dei monaci e del popolo birmano, repressi nel loro tentativo di condurre una manifestazione pacifica. A tale scopo quanti vorranno, potranno indossare un indumento di colore rosso.
Attese all’evento migliaia di persone. Sono oltre 500 le adesioni giunte da comuni, province, regioni, oltre a quelle di Ong e movimenti - secondo quanto riferito dalla Tavola della Pace - ma ciò che più interessa agli organizzatori è lo spirito dell’evento.
"Qui c´è un progetto e la gente che verrà è consapevole di un impegno che deve essere condotto tutti i giorni, contro tutte le guerre. Sui diritti umani non si possono fare sconti: c´è una responsabilità per tutti” – afferma Flavio Lotti, organizzatore e coordinatore nazionale della Tavola della Pace.
E sempre dalla Tavola della pace giunge un invito per tutti i politici che decideranno di prender parte alla marcia, affinché rinuncino "per un giorno a rilasciare proprie dichiarazioni e interviste" e regalino "il proprio spazio al popolo della pace e ai numerosi partecipanti internazionali che vengono da situazioni drammatiche, non hanno mai voce e che non vengono mai ascoltati dai media".
Per la buona riuscita dell’evento un contributo importante è arrivato anche da Trenitalia, che ha messo a disposizione 2500 posti per i passeggeri, grazie a quattro treni-navetta straordinari che si sposteranno da Assisi a Perugi, dalle 16.00 alle 19.00.
Anna Corsaro
fonte: http://www.90011.it/articolo.asp?idnotizia=2115
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Da Perugia ad Assisi per la tutela dei diritti umani. “I politici rinuncino per un giorno a rilasciare dichiarazioni e interviste”
Si svolgerà domenica 7 ottobre la tradizionale Marcia per la pace, lungo i 24 chilometri che collegano Perugia e Assisi. La marcia, giunta alla sua 17esima edizione, avrà inizio alle ore 8.30 da Porta San Pietro, dai Giardini del Frontone, per concludersi circa sei ore dopo, presso la Rocca Maggiore di Assisi.
Quest’anno, in particolare, si è scelto di dedicare la manifestazione alla tutela dei diritti umani, in occasione della celebrazione del 60esimo anniversario della “Dichiarazione Universale dei Diritti Umani”. Ma anche per esprimere solidarietà nei confronti dei monaci e del popolo birmano, repressi nel loro tentativo di condurre una manifestazione pacifica. A tale scopo quanti vorranno, potranno indossare un indumento di colore rosso.
Attese all’evento migliaia di persone. Sono oltre 500 le adesioni giunte da comuni, province, regioni, oltre a quelle di Ong e movimenti - secondo quanto riferito dalla Tavola della Pace - ma ciò che più interessa agli organizzatori è lo spirito dell’evento.
"Qui c´è un progetto e la gente che verrà è consapevole di un impegno che deve essere condotto tutti i giorni, contro tutte le guerre. Sui diritti umani non si possono fare sconti: c´è una responsabilità per tutti” – afferma Flavio Lotti, organizzatore e coordinatore nazionale della Tavola della Pace.
E sempre dalla Tavola della pace giunge un invito per tutti i politici che decideranno di prender parte alla marcia, affinché rinuncino "per un giorno a rilasciare proprie dichiarazioni e interviste" e regalino "il proprio spazio al popolo della pace e ai numerosi partecipanti internazionali che vengono da situazioni drammatiche, non hanno mai voce e che non vengono mai ascoltati dai media".
Per la buona riuscita dell’evento un contributo importante è arrivato anche da Trenitalia, che ha messo a disposizione 2500 posti per i passeggeri, grazie a quattro treni-navetta straordinari che si sposteranno da Assisi a Perugi, dalle 16.00 alle 19.00.
Anna Corsaro
fonte: http://www.90011.it/articolo.asp?idnotizia=2115
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Perugia, 19:57
MARCIA PACE: INCERTEZZE SU ADESIONI, MA ASPETTATIVE ALTE
Da Perugia ad Assisi con indosso un indumento di colore rosso per solidarieta' con la protesta pacifica dei monaci e del popolo birmani, ma anche per i civili afghani, iracheni, somali e di tutte le vittime di conflitti, noti o dimenticati, di torture e di ingiustizie. La Marcia della Pace di domani non sara' legata a un evento, un fatto, una guerra, ma per 'Tutti i diritti umani per tutti', come spiega lo slogan scelto. I numeri, hanno riferito dalla Tavola della Pace, saranno alti, perche' almeno cinquecento sono state le adesioni da comuni, province, regioni, per non parlare di quelle di ong e movimenti.
Ma a Flavio Lotti, organizzatore e coordinatore nazionale della Tavola della Pace, i numeri non contano. "La Perugia-Assisi non si fa per avere i numeri in piazza", ha spiegato all'Agi a conclusione dei lavori della seconda giornata dell'Assemblea Onu dei Popoli, "ma per costruire un movimento per la pace migliore e per criticare proprio quella parte di pacifismo che si mobilita solo sull'onda dell'emozione, come quando marciammo per la pace in Medio Oriente o in Kosovo". E ha continuato: "Qui c'e' un progetto e la gente che verra' e' consapevole di un impegno che deve essere condotto tutti i giorni, contro tutte le guerre. Sui diritti umani non si possono fare sconti: c'e' una responsabilita' per tutti".
Eppure, nonostante il successo di presenze della 'Settimana per la Pace', che si e' tenuta in oltre 150 citta' italiane, qualche dubbio e preoccupazione sulle presenze di domani c'e'. "Quello che ha sempre fatto la differenza nelle mobilitazioni e' l'adesione individuale", ha spiegato Gianfranco Benzi, dell'ufficio Esteri della Cgil e rappresentante del sindacato nella Tavola della Pace, "quella del cittadino che sale in macchina con la famiglia all'ultimo momento: e' sempre stata questa". E, quando non c'e' "un evento che tira", ha commentato preoccupato, "il cittadino e' piu' difficile che scenda in campo". A "distrarre" gli iscritti al sindacato, prevede Benzi, sara' anche la consultazione in corso con il governo, oltre alle primarie del Partito democratico.
fonte: http://www.repubblica.it/news/ired/ultimora/2006/rep_nazionale_n_2582857.html?ref=hpsbdx1
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MARCIA PACE: INCERTEZZE SU ADESIONI, MA ASPETTATIVE ALTE
Da Perugia ad Assisi con indosso un indumento di colore rosso per solidarieta' con la protesta pacifica dei monaci e del popolo birmani, ma anche per i civili afghani, iracheni, somali e di tutte le vittime di conflitti, noti o dimenticati, di torture e di ingiustizie. La Marcia della Pace di domani non sara' legata a un evento, un fatto, una guerra, ma per 'Tutti i diritti umani per tutti', come spiega lo slogan scelto. I numeri, hanno riferito dalla Tavola della Pace, saranno alti, perche' almeno cinquecento sono state le adesioni da comuni, province, regioni, per non parlare di quelle di ong e movimenti.
Ma a Flavio Lotti, organizzatore e coordinatore nazionale della Tavola della Pace, i numeri non contano. "La Perugia-Assisi non si fa per avere i numeri in piazza", ha spiegato all'Agi a conclusione dei lavori della seconda giornata dell'Assemblea Onu dei Popoli, "ma per costruire un movimento per la pace migliore e per criticare proprio quella parte di pacifismo che si mobilita solo sull'onda dell'emozione, come quando marciammo per la pace in Medio Oriente o in Kosovo". E ha continuato: "Qui c'e' un progetto e la gente che verra' e' consapevole di un impegno che deve essere condotto tutti i giorni, contro tutte le guerre. Sui diritti umani non si possono fare sconti: c'e' una responsabilita' per tutti".
Eppure, nonostante il successo di presenze della 'Settimana per la Pace', che si e' tenuta in oltre 150 citta' italiane, qualche dubbio e preoccupazione sulle presenze di domani c'e'. "Quello che ha sempre fatto la differenza nelle mobilitazioni e' l'adesione individuale", ha spiegato Gianfranco Benzi, dell'ufficio Esteri della Cgil e rappresentante del sindacato nella Tavola della Pace, "quella del cittadino che sale in macchina con la famiglia all'ultimo momento: e' sempre stata questa". E, quando non c'e' "un evento che tira", ha commentato preoccupato, "il cittadino e' piu' difficile che scenda in campo". A "distrarre" gli iscritti al sindacato, prevede Benzi, sara' anche la consultazione in corso con il governo, oltre alle primarie del Partito democratico.
fonte: http://www.repubblica.it/news/ired/ultimora/2006/rep_nazionale_n_2582857.html?ref=hpsbdx1
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MARCIA PACE: AMNESTY DIETRO STRISCIONE "LIBERTA' PER MYANMAR"
(AGI) - Roma, 4 ott. - Continua la mobilitazione di Amnesty International per la crisi dei diritti umani nell'ex Birmania: domenica gli attivisti italiani marceranno da Perugia ad Assisi dietro a uno striscione con cui s'invochera' "Liberta' per Myanmar". Sempre in segno di solidarieta' con il popolo birmano la Tavola della Pace, che ha organizzato l'evento, ha invitato tutti i partecipanti a indossare qualcosa di rosso, come le tonache dei monaci buddhisti, autentica anima delle manifestazioni per la democrazia e bersaglio principale delle violenze di regime.
Sono attese oltre duecentomila presenze da tutta Italia.
L'organizzazione ha ribadito la sua invocazione al Consiglio di Sicurezza dell'Onu affinche' imponga un embargo totale sulle forniture di armi alla giunta militare, e invii una propria missione a Yangon, gia' Rangoon, per chiedere la cessazione immediata della repressione, la scarcerazione di tutti i dimostranti arrestati nelle ultime settimane e il ripristino della liberta' di manifestazione.
L'appello on line in favore dei dimostranti arrestati nel Myanmar ha superato le 45.000 firme, e puo' essere ancora sottoscritto su Internet all'indirizzo http://www.amnesty.it/. (AGI)
fonte: http://cooperazione.agi.it/in-primo-piano/notizie/200710041451-cro-rt11094-art.html
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L'appello on line in favore dei dimostranti arrestati nel Myanmar ha superato le 45.000 firme, e puo' essere ancora sottoscritto su Internet all'indirizzo http://www.amnesty.it/. (AGI)
fonte: http://cooperazione.agi.it/in-primo-piano/notizie/200710041451-cro-rt11094-art.html
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2 commenti:
Aderisco simbolicamente
idem
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