"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci

mercoledì 7 marzo 2007

Camera, portaborse & co.




Adesso l’abbiamo capito, oh si.. che la Legge è uguale per tutti (beh, quasi..), almeno per quanto riguarda il precariato.

Ci eravamo rotti la testa cercando di capire come mai il tema del lavoro precario avesse così poca presa sui nostri politici, passando notti insonni sui perché e per come in Italia ci fosse così poca sensibilità verso tale argomento e, anzi, pure sull’incomprensibile riottoso silenzio dei nostri politici. Silenzio rotto al più da frasi borbottate e smozzicate.. Una per tutte, il “caso umano” di bertinottiana memoria.

Ci hanno pensato le Iene, con il loro servizietto di lunedì scorso a darci soccorso e lumi in materia: il precariato, in questa nostra bella Patria di santi defenestratori, naviganti a vista e politici (in sostituzione dei poeti) del Nulla Cosmico, è ormai una salda istituzione, necessaria allo sviluppo del Paese e della sua componente più ricca. Politici compresi.

Risulta così che anche i loro portaborse sono precari assai, con stipendi da fame (700/800 euro al mese per 8/10 ore al giorno), nessun contratto e quindi, di conseguenza, nessuna tutela giuridica. Si ammalano? Affari loro. Maternità? (ah beh! un pò di castità non farebbe male..), sconosciuta. Ferie? A singhiozzo, e non sempre.

Per la verità qualcuno in regola sembra che ci sia (54 collaboratori su 683 accreditati a Montecitorio, ma anche lì non ci metterei la mano sul fuoco..). Ma forse ai nostri politici, oberati come sono da impegni, non compete il pensare a simili dettagli: ci sono i commercialisti per questo. Loro si limitano a incassare prebende e rimborsi, che già è una fatica mantenere in ordine un siffatto tipo di contabilità. Le voci sono talmente tante e disparate che c’è davvero di che perdere la testa. Vorrei vedere voi: 5486 euro di indennità, 3300 di rimborsi per tragitti da casa all’aeroporto, 4100 per spese varie (tra le quali il “collaboratore”: sta a vedere che non lo sapevano..). E tutto questo al mese!. Senza contare lo stipendio, partecipazioni a commissioni, ecc. Ah già, e 6000 euro di rimborso annuo per spese telefoniche..

Ora sembra che il Governo, nelle vesti del Ministro per l’Attuazione del Programma Giulio Santagata, abbia deciso di dare una bella strigliata ai signori deputati.

E si spera che non sia solo un atteggiamento ipocrita..

mauro

3 commenti:

ska ha detto...

Quello che io mi domando è: ma funziona così per tutti i parlamentari del mondo? Perché mi verrebbe da dire che forse, se percepissero un normale stipendio statale (che non è poco per i più di questi tempi..), e dovessero timbrare il cartellino e rendere conto del proprio orario e del proprio lavoro così come facciamo TUTTI, magari qualcuno andrebbe a fare politica SOLO perché ci crede...lo mettiamo in uno dei punti della proposta (magari non il primo, sennò manco vanno avanti con la lettura)?
In una simile situazione privilegiata, come possiamo aspettarci che stiano a tutelare gli interessi della gente comune?
E non dico che ci si debba livellare per forza verso il basso...ma queste cifre, Mauro, non me le immaginavo veramente...
I portaborse, ad ogni modo, probabilmente sopportano a denti stretti sorretti dal pensiero che un giorno saranno loro a farsela portare, la borsetta...

elena ha detto...

Cara Ska, va bene che sei impegnata con la tesi, ma ti dovrei dare una tiratina d'orecchie... per cosa scrivo io, se non per informare? In "Avvisi ai naviganti - segue" di marzo, al punto 4 trovi l'iniziativa di Nilde contro certi malvezzi dei nostri politici... vuoi forse dirmi che ANCORA NON HAI FIRMATO????
VERGOGNA! Firma subito e poi fila a fare la tesi, capito?
Ti abbraccio - e non preoccuparti, per ora scherzo... :)

ska ha detto...

Porgo le orecchie per la tiratina e pure le mani per la bacchettata...hai ragione! Ho letto e firmato con piacere...per farmi perdonare: faccio girare! :)