A quanto pare l'intervita a Cristicchi, riportata nel post precedente, ha sollevato, e sta sollevando, un bel vespaio.. E' giusto proporre allora anche l'oggetto del contendere.
Questa è la canzone della discordia.
Simone Cristicchi -Prete
Mi ricordo da bambino mi portavano alla messa,
ed io seguivo la funzione con un’aria un po’ perplessa...
il prete stava in piedi sull’altare col microfono
spiegava i passi del Vangelo con tono monotono
col tempo e con la scusa di giocare all’oratorio
mi infilarono nel mucchio catechismo obbligatorio
perché non sta bene, non puoi essere diverso,
emarginato come pecora smarrita dentro a un bosco…
al di fuori del contesto...
inginocchiati per bene, adesso dì le preghierine
non dubitare mai dell’esistenza del Signore,
lascia stare le tue fantasie sessuali di bambino,
quante volte ti sei masturbato il pistolino?
Il prete in molti casi è un uomo molto presuntuoso,
nonostante l’apparenza di un sorriso zuccheroso,
crede di essere il depositario di una verità assoluta,
ad ogni tua obiezione, lui rigira la frittata!
Prete! Io non ho voglia di ascoltarti,
Prete! Non hai il diritto di insegnarmi
Niente! Sei bravo ad inventare e a raccontare favole
Per addomesticare le paure della gente!
Non ho bisogno più di credere a un
Prete! Se la Madonna piange sangue, è noia!
Sei bravo e fai di tutto per alimentare, per tenere in piedi
La bugia più grande della storia.
La bugia più grande della storia.
La storia della Chiesa è seminata di violenza, di soprusi,
la Santa Inquisizione è prepotenza,
e poi genuflessioni collettive dei politici,
salvezza delle anime, la rendita degli immobili
ma quanti begli affari fate con il Giubileo
e quanti bei miliardi che sta alzando Padre Pio
Se Gesù Cristo fosse vivo si vergognerebbe
Delle tonnellate di oro e delle vostre banche,
Se Gesù Cristo fosse vivo si vergognerebbe
Delle chiese piene d’oro e delle banche…
Prete! Io non ho voglia di ascoltarti,
Prete! Non hai il diritto di insegnarmi
Niente! Sei bravo ad inventare e a raccontare favole
Per addomesticare le paure della gente!
Non ho bisogno più di credere a un
Prete! Se la Madonna piange sangue, è noia!
Sei bravo e fai di tutto per alimentare, per tenere in piedi
La bugia più grande della storia
La bugia più grande della storia.
Perdonate questo sfogo troppo anti-clericale,
in fondo ognuno è libero di scegliersi la sua prigione,
libero di farsi abbindolare, ipnotizzare,
dal papa, dal Guru, dal capo spirituale
ma la cosa deprimente e che mi butta giù
è vedere quella folla alla Giornata della Gioventù,
la mia sola religione è vocazione per il dubbio , IO
non crederò a qualsiasi cosa dica un
Prete! Io non ho voglia di ascoltarti,
Prete! Non hai il diritto di insegnarmi
Niente! Sei bravo ad inventare e a raccontare favole
Per addomesticare le paure della gente!
Non ho bisogno più di credere a un
Prete! Se la Madonna piange sangue, è noia!
Sei bravo e fai di tutto per alimentare, per tenere in piedi
La bugia più grande della storia
La bugia più grande della storia
La bugia più grande della storia
PRETE!
.................................
Dal dizionario etimologico:
………………………
E questo è il “pezzo” scritto da Introvigne (in alcuni punti piuttosto “acido” e tranciante, ammettiamolo.. e comunque anche a me il confessore chiedeva”quante volte ti sei toccato”: la prima volta che me lo sono sentito chiedere avevo 7 anni!) di cui si lamenta Cristicchi. Introvigne, per chi non lo sapesse, è anche il fondatore e direttore del CESNUR (http://www.cesnur.org/2006/mi_06_02.htm), Centro Studi delle Nuove Religioni, una sorta di braccio armato intellettuale della Chiesa Cattolica… questo ad essere cattivi. Io però lo trovo, tutto sommato un sito piuttosto interessante, perlomeno sul fronte del panorama mondiale religioso. Sui giudizi contenuti non mi pronuncio. Mauro
……………………
L'anticlericalismo di Simone Cristicchi: Contro la Chiesa a colpi di canzonette
di Massimo Introvigne (L'Indipendente, 2 giugno 2006)
Le canzonette sono innocue? Si potrebbe crederlo, ma talora non è vero. Prescindiamo dai noti sproloqui musicali di Benigni, secondo cui a ogni successo di Berlusconi subiva danni in quelle parti del corpo che fanno rima con il cognome del leader di Forza Italia (siccome Berlusconi, in Sicilia e altrove, non demorde, si starà arricchendo l’urologo del noto comico). Parliamo invece di tal Simone Cristicchi (il cognome, in questo caso, inganna) che deve avere i suoi santi in paradiso perché si è esibito a Sanremo, fa sentire la sua voce su tutte le radio nazionali ed è perfino invitato in diverse università italiane dove tiene sedute di “igiene mentale”.
Il lavaggio del cervello da cui la sua “igiene mentale” dovrebbe liberarci è quello imposto dai preti. La canzone-clou dei suoi spettacoli si chiama appunto “Prete”. Inizia ricordando che “da bambino mi portavano alla messa, ed io seguivo la funzione con un’aria un po’ perplessa”.
Lì il prete gli si rendeva antipatico perché lo invitava: a lasciare stare le “fantasie sessuali” e gli chiedeva – cosa assai più improbabile, perché confessori così da molti anni si trovano solo nei libri di Melissa P. – “quante volte ti sei masturbato il pistolino”.
Diventato più grandicello, il Cristicchi elabora la sua avversione per i preti in un’apologia del solito relativismo politicamente corretto: il prete è cattivo perché “crede di essere il depositario di una verità assoluta”. Infine ecco i giudizi globali.
Il cristianesimo è “la bugia più grande della storia” e Cristicchi intona – è proprio il caso di dirlo – la solita litania di luoghi comuni dell’anticlericalismo più becero: “La storia della Chiesa è seminata di violenza, di soprusi, la Santa Inquisizione è prepotenza, e poi genuflessioni collettive dei politici, salvezza delle anime, la rendita degli immobili ma quanti begli affari fate con il Giubileo e quanti bei miliardi che sta alzando Padre Pio”.
Mancano solo Dan Brown e l’Opus Dei.
La lezione di igiene mentale di Cristicchi, protesta il cantautore, non è contro la libertà religiosa. “In fondo ognuno è libero di scegliersi la sua prigione, libero di farsi abbindolare, ipnotizzare, dal papa, dal Guru, dal capo spirituale ma la cosa deprimente e che mi butta giù è vedere quella folla alla Giornata della Gioventù, la mia sola religione è vocazione per il dubbio, IO non crederò a qualsiasi cosa dica un prete”. Papa con la “p” minuscola e “io” in tutte maiuscole (che Cristicchi legga Eugenio Scalfari?) sono nel testo originale del musicante.
Non è troppo grave il fatto che Cristicchi vada in depressione quando legge dei successi di Benedetto XVI.
Il Papa se ne farà una ragione. Il problema nasce quando la Rai, le università, le manifestazioni pagate con il denaro dei contribuenti danno voce a questo tiro musicale al cattolico: che qualche volta assomiglia alla colonna sonora della lobby di ministri anticlericali insediata all’interno del governo Prodi.
…………………….
A voi la parola.
37 commenti:
che dire....
io cito questa:
Un uomo senza Dio è come ...un pesce senza Bicicletta!!!
ciao Vip
Per poco non cado dalla sedia leggendo l'ultima frase dell'intervento di Introvigne...se questi sono ministri anticlericali...vabbè...
Ad ogni modo, cercherò di essere quanto più cauta possibile, avendo recentemente ricevuto accuse di voler bruciare Chiese e Cristiani.
NON E' COSI'.
Lo metto subito in chiaro perché nel post precedente stavo quasi per urtare anche la sensibilità di Laura.
Non sono cattolica e mi tengo ben lontana dalla Chiesa, ma mi sento cristiana, nel senso che secondo me le parole pronunciate da Gesù Cristo e gli atti conseguenti, sono il fondamento della più "umana" religione della storia, sono un grande insegnamento anche per chi è ateo.
La mia polemica (tutta interiore, tra l'altro) con la Chiesa, intesa come Vaticano, nasce dal riconoscere il tradimento di quel meraviglioso insegnamento: lusso, intromissioni indiscrete nella vita sessuale altrui, marketing (per quanto riguarda il riferimento al business su Padre Pio), crociate, non appartenevano certo alla dottrina di Gesù. Infine, Gesù stesso, figlio di Dio, fu il primo a non avere certezze nel modo in cui sembrano averle le sfere vaticane, sottolineò a volte il suo essere umano, e debole, il suo rimettere se stesso e ogni giudizio a Dio.
Tutte le attuali polemiche tra cattolici e laici nascono da quest'istanza, aggravata dalla mancanza di tatto di questo Papa (mio parere!!!) come credo la canzone di Cristicchi. Tra l'altro non mi pare che si dica "il cristianesimo è la più grande bugia della storia", bensì che il prete alimenta "la più grande bugia della storia". Mi pare che con ciò Cristicchi intenda la componente miracolistica e fiabesca di cui Gesù è stato ammantato nel corso dei vari concilii teologici, non il credo in quanto tale. Certo, riconosco che questo è comunque offensivo o non fa differenza per un cattolico praticante, che ha diritto di credere alla verginità di Maria, ai miracoli, e a sciogliere i problemi razionali con la fede.
"Se Gesù Cristo fosse vivo si vergognerebbe
Delle tonnellate di oro e delle vostre banche,
Se Gesù Cristo fosse vivo si vergognerebbe
Delle chiese piene d’oro e delle banche…"
queste non sembrano parole di un ateo, bensì di un cristiano tradito, quale anche io mi sento. Mi pare che Cristicchi si sia dichiarato anche allievo virtuale di De André...che dire de "Il testamento di Tito"? Non era una enorme provocazione, un richiamo a valori cristiani più veri?
Io credo, Laura, che la provocazione non sia sbagliata, quando non è fine a se stessa. Con il rispetto certamente dovuto ai credenti, si possono provocare i rappresentanti umani di una religione, perché appunto umani sono. Molto meno intelligenti trovo invece le provocazioni sulle figure divine (tipo le foto di quel tipo di cui non ricordo il noe, dove è addirittura rappresentato Cristo che si masturba). Per fortuna non viviamo in uno stato teocratico fondamentalista (ancora).
E' normalissimo poi che Introvigne intervenga, visto il ruolo che ricopre. Ma quanto al disconoscere gli oggettivi errori della Chiesa e a bollarli come luoghi comuni, sarebbe più saggio che prendesse esempio da Giovanni Paolo II.
Brava Ska! Condivido quanto hai scritto. Avevo intenzione di postare un commento, ma adesso... basta il tuo. :)
Qui sta il nesso di tutto.
La chiesa ha commesso una quantità esorbitante di errori nel corso della storia, proprio per la sua intransigenza e presunzione.
Quindi ora RACCOGLIE CIO' CHE HA SEMINATO.
Ecco perchè io, ritengo di comprendere, leggendo tra le righe di ciò che scrivono, le anime che si sentono tradite dalla chiesa cattolica e che da essa, si sono allontanate.
Tutto il mio apprezzamento, perchè la vostra "ribellione" non è contro Cristo, ma per Cristo.
A me sembra che si faccia una grande confusione. Il cristianesimo è una religione come le altre in cui una persona ha fede in Dio, l'ateismo è quando non si crede in nessun Dio. Tutto questo non può essere una bugia, tanto più la più grande della storia, perchè nessuno sa quale sia la verità, ognuno crede nel suo Dio per fede, ognuno non crede in nessun Dio per scelta personale.
Come si può definire bugia più grande della storia la fede sincera nell'esistenza di Dio, nel sentirsi amati da Lui e riamare il prossimo come Egli ci ama(ciò è per me cristianesimo) con il prete che sbaglia, che compie reati come la pedofilia? Come si può dire che il cristianesimo è la bugia più grande della storia pechè uomini della Chiesa usano la religione per controllare le masse e aumentare il proprio potere, esattamente come succede in politica che si cerca di controllare le masse per aumentare il proprio potere e starci il più a lungo possibile?
La religione cattolica, come le altre non possono mai essere definiti bugie più grandi della storia, tantomeno l'ateismo.
La bugia più grande della storia per me è detta dal potere, per il potere di qualsiasi genere sia. Introvigne distorce il significato delle parole di Cristicchi per suo interesse e quest'ultimo non spiega chiaramente nell'intervista riportata nel precedente post cos'è per lui la bugia più grande della storia. Quanto a me skakkina non hai urtato la mia sensibilità, mi dispiace di averti fatto pensare questo con quello che ho scritto. Anzi ho apprezzato i tuoi interventi. Un abbraccio a te Skakkina, Laura
Non è che me l'hai fatto pensare tu, Laura, è una paura che è venuta a me per colpa di alcuni recenti fraintendimenti non si quanto voluti. Volevo andare un o' coi piedi di piombo..
Ti abbraccio anch'io.
Ciao Laura, ora ti urto io la tua sensibilità ;)
Il cattolicesimo nasce attraverso un accordo tra un imperatore romano (di cui ora mi sfugge il nome) e alcuni membri del cristianesimo.
Questi ottenuto l'accordo poterono sopraffare le altre comunità cristiane e poi si autocostituirono appunto, come ho già detto, "patrimonium fidei".
Con l'aiuto dell'imperatore, poterono "campare" in pace e prosperare la loro visione Pietrina sul modo di concepire il cristianesimo a danno di quella Paolina ed altre!
Laura, qui è tutto un macello, credimi... ma non perdere la fede.
Poi quando senti qualcuno disprezzare il cristianesimo non te la prendere, perchè sta cercando un visione più pura dello stesso... si sente tradito insomma.
Vabbè ora devo scappare, magari domani sarò più preciso.
Ciao a tutti e BENTORNATA ad una speciale "anticlericale" ;))
Credo tu stia parlando di Costantino, Nunzio. Ma gli studiosi oggi tendono a considerare un falso storico l'atto di Costantino con cui si fondava la Chiesa di Pietro e si eleggeva il Cristianesimo a religione ufficiale dell'impero. Se ti interessa, rispolvero i libri e ti do informazioni più circostanziate.
Grazie per il "bentornata" :)
Peccato, che questi argomenti discutersi per iscritto, avrei tanto desiderato farlo dal vivo.
Ciao Ska!
Comunque come tu dubiti sulla sincerità degli scritti biblici in quanto scritti da uomini, io dubito degli storici che menzioni... e se sono al soldo del Vaticano????
Ora devo proprio scappare. Buonanotte a tutti.
Ariciao Ska!!!
Ska, mi hai tolto la.. tastiera di bocca. Già, l'editto di Costantino viene ritenuto un falso storico. Per cui da lì è derivato tutto il potere temporale (e i guasti, dico io) della Chiesa.
Laura: non pensi che l'ateo sia, tutto sommato, anche un credente. Non credere a Dio, tout-court, è un atto di fede. Entrambe le fedi poggiano su considerazioni risibili, proprio perché di fede.
Ad ogni buon conto, il rispetto delle reciproche posizioni direi sia d'obbligo, perché possa sempre crescere il dialogo, e non lo scontro di posizioni assolutiste. Mi pare che, in questo, Introvigne abbia mancato.
mauro
Il cattolicesimo per me è quello che ho scritto, nasce nello stsso momento in cui si scrivono i vangeli e si riportano gli insegnamenti di Gesù. Sta lì per me la confusione, io sono cristiana cattolica perchè credo nella Parola scritta nell'Antico e Nuovo Testamento. Gli uomini, a cominciare dai primi cristiani, per non parlare poi di quelli di potere come l'imperatore, facendo accordi a vantaggio di se stessi e contro altre persone già non erano più cattoliche, avevano tradito la Parola di Dio, la parola del Signore, il cattolicesimo vero e proprio. Non erano veri cristiani cattolici, ma gente che si serviva della religione per stare al potere ed incrementarlo a proprio vantaggio.
Se uno è un credente, ha il dovere di denunciare questi comportamenti sbagliati, anche fossero del papa, ma il cattolicesimo per me è credere in quello che c'è scritto nell'antico e nel nuovo testamento, credere negli insegnamenti di Gesù riportati nei Vangeli.
Il resto, i fatti storici dopo la Sua morte e io credo Resurrezione, sono un continuo tradimento del suo insegnamento, del vero cattolicesimo, che è credere In Lui che è Amore, non divisioni tra gli uomini, prevaricazioni gli uni sugli altri, guerre per il potere spacciate per "religione cattolica cristiana".
Accetto le tue provocazioni Nunzio, non mi sento urtata per niente. Laura
Una piccola rettifica a Introvigne:
i danni all'apparato genitale di Benigni sono provocati non dai successi di Berlusconi, bensì dal solo pensiero dell'unto. Il testo recita per la precisione:
"Quando penso a Berlusconi mi si sgonfiano i c*****i, mi si sgonfiano le palle, non so più dove cercar!
Io quando penso a quel biscione mi si abbassa la pressione, l'apparato genitale c'ha un collasso verticale!
Quando penso a Berlusconi, il testicolo s'ammoscia, mi si appoggia sulla coscia, non mi scappa più la piscia, tutto quanto mi va giù e non mi si rizza più!"
Questo per la precisione che si deve a chiunque nelle citazioni. :)
Per il resto mi pare che i "successi" del Berlusca più che fare male a Benigni (per il quale Berlusconi costituisce una non indifferente fonte di guadagno), facciano felice Introvigne.
"Per il resto mi pare che i 'successi' del Berlusca più che fare male a Benigni (per il quale Berlusconi costituisce una non indifferente fonte di guadagno), facciano felice Introvigne."
Potevi fare la giornalista ska... questa frase ha decisamente un taglio giornalistico.
Laura tu dici di essere cattolica e credi al Nuovo e Antico testamento biblici e soprattutto alla risurezzione di Cristo, altrimenti non saremmo cristiani.
Anch'io credo a tutto ciò.
Pero se noi due ci sposassimo e in seguito avessimo dei bambini, dopo qualche mese tu vorresti battezzarli all'interno di un culto cattolico attraverso una tua scelta per loro.
Io preferirei che lo facessero in un'età più avanzata e comunque quando lo ritengono loro, non certo io sceglierei per loro.
Non credi che questo comportamento cattolico fosse un tantino proselitista.
Per ritornare al primato di Pietro, perchè ci si ostina a paventarlo così tanto. Perchè ci si vanta tanto su "siamo noi i primi" gli altri ecc. ecc.
PER ME, non esistono i "primi", i cristiani, secondo le varie comunità priminitive e le loro interpretazioni si sono man mano allontanati tra di loro, fino a vere e proprie divergenze. Un esempio validissimo e concreto può essere quello che è scritto in .... (non ricordo ora) e comunque si descrive un inequivocabile diverbio tra Pietro e Paolo, dove il primo tendeva ai riti ebraici della legge di Mosè, il secondo più vicino alle "rivoluzioni" di Cristo.
Quel che dico io è che, non dovrebbero invece, essere complementari tra di loro?
Laura non è una provocazione ma una richiesta di aiuto alla risposta. Ah! Chiunque può cercare di darmi risposta. Grazie.
Il "macello", secondo me, è sorto quando i primi seguaci di Gesù hanno cominciato a dare la loro interpretazione del Suo messaggio. D'altronde non credo di offendere nessuno se affermo che gli ebrei sono famosi per le loro interminabili diatribe... ma poiché Dio non può aver scelto a caso il posto in cui venire al mondo, un motivo ci sarà... ancorché imperscrutabile. Forse voleva che discutessimo tutti, che ci confrontassimo... ma che capissimo che solo Lui, per così dire, ha il Vangelo in tasca...
Perché ci sono diversi modi di lodare Dio, e non necessariamente uno è migliore di un altro...
Interpretazione personale della bugia più grande della storia: in teoria seguire la parola di Cristo fa diventare gli uomini buoni e puri. In pratica, in tanti cuori cattolici il maligno alligna... Laura: ho scritto tanti e non TUTTI. Conosco fior di cristiani, laici e non, che applicano al loro meglio la dottrina... ma guarda caso non sono quelli che si vantano della loro bravura o partono per le crociate... In questo senso trovo innegabile che di bugia si tratti. Colpa degli uomini, ovviamente... non del messaggio.
Suerte
Mah anche io come Cristicchi da piccolo sono stato portato a forza a messa (e non so perchè visto che mio padre non mi pare che fosse particolarmente credente e mia madre mi insegnava esattamente quello che dice Skakkina e Elena - in un'altra sede abbiamo trattato più o meno l'argomento Chiesa).
Per protesta facevo delle cose che poi ho scoperto erano cose per le quali le "streghe" venivano incolpate (vedi Malleus Maleficarum), come bestemmiare durante la funzione religiosa. Come ho detto altrove sono stato pure cacciato dal catechismo per aver esposto le teorie sulla chiesa che mia madre mi "insegnava".
Sono cresciuto con una forte avversione contro la Chiesa ma ciò non mi ha impedito di stringere dei forti rapporti con persone di chiesa. Con il mio professore di religione delle medie siamo stati in contatto fino a poco tempo fa.
Quando ad una certa età ho cominciato ad isolarmi per poter usare al meglio il mio cervello ho capito che è inutile essere faziosi, di parte e sventolare una bandiera qualunque essa sia.
Quindi dal mio punto di vista Cristicchi, Introvigne, Skakkina e Elena stanno tutti dalla stessa parte perchè difendono con l'"inganno" delle posizioni patetiche. Perchè Cristicchi deve dire che il prete gli chiedeva quante seghe si faceva? E' più onesto dire "Io odio la chiesa". Perchè Introvigne deve per forza stringere le chiappe e cercare di fare un discorso apparentemente ragionevole. Piuttosto dica "maledetti indemoniati dovete bruciare sul rogo!".
Ognuno dia sfogo ai suoi reali sentimenti a questo punto piuttosto che cercare di nasconderli facendo finta di avere una sufficiente capacità di autocontrollo e ostentare una sicurezza delle proprie idee che è fasulla.
L'odio è brutto, ma se è ciò che uno sente è meglio esternarlo piuttosto che far finta di essere delle persone ragionevoli.
A Nunzio
Anch'io credo che i figli devono decidere loro se e quando battezzarsi. Quanto alla complementarità sono d'accordo anche qui con te. Ma cosa c'entra tutto questo con il definire il cristianesimo come lo intendo io la bugia più grande della storia? Gesù al contrario di chi poi è venuto dopo non ha mai cercato d'imporre a nessuno i suoi insegnamenti, tantomeno ha cercato di fare pressione sugli uomini perchè gli credessero. Li ha lasciati liberi di scegliere, questo è il vero cattolicesimo. Gesù è finito su una croce, non ai posti più alti nel sistema di potere. Il cattolicesimo è libertà di scegliere di credere in Dio, di seguire i suoi insegnamenti e soprattutto schierarsi dalla parte della gente che il potere massacra violando continuamente i suoi diritti fondamentali. Questo per me è il cattolicesimo, la mia religione. Io poi personalmente ho il massimo rispetto di tutte le fedi e anche degli atei, in questo il mio punto di riferimento non è solo la Bibbia ma anche la Costituzione italiana. Credo che poi quest'ultima cosa, come diverse altre anche in tema di religione accomunino me a tutti voi. Un abbraccio. laura
Marzapane, ma perché uno deve buttare fuori odio a tutti i costi, anche se dentro non ne ha? Perché ti ostini a vedere odio dove invece c'è delusione, amarezza magari, ma con la voglia di confrontarsi e capire? Ovvio, parlo per me e non per gli altri... Ma perché Cristicchi non può dire cosa gli chiedeva il prete? Magari non odia la chiesa ma alcuni suoi membri... non può decidere lui, per lui? Con quello che dici mi sembra che generalizzi troppo... nel senso che sicuramente in alcuni alberga l'odio, ma non in tutti... esattamente come quando tu mi rimproveravi che dire "la chiesa è ipocrita" suona lapidario e contro tutta la chiesa, mentre invece, giustamente, ci sono dei distinguo!
Perché non puoi accettare che qualcuno esprima i suoi reali sentimenti senza dire per forza "io odio", "li brucerei tutti" e cose del genere? Esiste anche la tolleranza, per qualcuno...
Sai... forse non arriveremo a 90/100 commenti di là... forse ci arriveremo di qua... :)
Suerte.
Marzapane, io sono partita da un'altra posizione rispetto alla tua. Quando andavo in Chiesa, mi annoiavo, sì, ma nessuno mi ha mai rivolto domande di tipo sessuale (magari perché ero una ragazzina), o mi ha fatto sentire "in trappola". Per me la Chiesa era anche un posto dove andare a giocare. Quando ho fatto la Cresima, ho perfino sentito in me una certa vocazione al divino, che mi ha spinto ad andare in Chiesa tutti i giorni per un certo periodo di tempo.
Poi, con l'andare degli anni, sono accadute due cose: la prima è che la ragione ha prevalso sulla fede per quanto riguarda la sunnominata componente miracolistica, spingendomi a reinterpretare in un certo qual modo ciò che mi era stato insegnato, e ad allontanarmi dalla Chiesa perché non è giusto che chi non crede in determinate cose prenda la comunione; la seconda è che ho riconosciuto un'enorme frattura fra ciò che veniva predicato e ciò che veniva messo in atto. Questo per me non è odio, è esercitare il mio senso critico. Nonostante quello che pensi tu, non vado a farmi saltare in aria in Piazza San Pietro, né sputo ai preti quando li vedo: ho un'ottimo ricordo delle suore che all'asilo mi hanno trattato come una figlia, quando ne avevo molto bisogno, e del prete che mi faceva catechismo. Ribadisco che quando dico semplicisticamente "Chiesa" intendo "Vaticano".
Non esiste solo la via dell'accettazione supina o della lotta armata. Esiste anche la capacità critica. E criticare quelli che noi riteniamo gli errori della Chiesa è un atto d'amore, non di odio, verso un credo che in modi diversi ci accomuna tutti.
Comunque non starò qui a difendermi più di tanto, avendo già spiegato più che abbondantemente le mie posizioni, da te bollate nell'ordine prima come infantili, poi violente, idiote, ora patetiche. Sei liberissimo di pensarlo, ma mi sembra un po' azzardato credere di consocermi più di quanto mi conosca da sola, tanto più che certi epiteti non favoriscono il dialogo costruttivo che tanto ti sta a cuore. Hai detto che bisogna seguire la via del dialogo e non dell'odio: d'accordissimo con te. Infatti qui nessuno ha sfoggiato slogan tipo "cloro al clero" o inni a bruciare le Chiesa. Stiamo in tutta calma discutendo degli errori - presunti o meno - della Chiesa, in un modo che non offende nenache cattolici osservanti come Nunzio e Laura....dov'è l'odio?
Laura, dalle tue parole capisco che siano su posizioni molto simili, molto più di quanto nonc credessi prima.
Nunzio, riguardo al fare la giornalista...un giorno ti racconterò una storia...diciamo "interessante".
Elena e Skakkina da questi due ultimi commenti comprendo meglio quello che intendete dire e mi sembra ragionevolissimo! (tra parentesi sono contento che Skakkina mi rivolga ancora la parola... torna anche di là che ci manchi :)
Ma in questo due post ho fiutato una certa "calma" mentre negli altri che ho contestato (anche nell'altro "thread") ho avvertito (se odio è una parola esagerata) un certo disprezzo.
Quello che sin dall'inizio volevo farvi capire (oltre al fatto che è legittimo per la chiesa intervenire su certe questioni fin quando lo fa rivolgendosi ai suoi fedeli... e se poi i suoi fedeli sono uomini politici che possono decidere per tutti allora non bisogna prendersela con la chiesa che fa il suo "lavoro") è che se in voi c'è del disprezzo è una cosa che fa male a voi. Io personalmente ho imparato questa cosa e ho eliminato il disprezzo che provavo per la chiesa pur non avendoci nulla a che fare.
Ovviamente lo stesso disprezzo si avverte nelle parole di Introvigne.
Io mi sono "installato" nel cervello un campanello che suona ogni volta che l'ombra del disprezzo si fa vedere... e cerco di "analizzare" le ragioni che mi spingono a provare un sentimento negativo che è dannoso solo per me (non per l'"oggetto" verso il quale provo disprezzo).
Per quanto riguarda Cristicchi in sè devo fare un appunto. Anche io sono un autore, non scrivo testi, solo musica. Ma se dovessi scrivere testi saprei che è una grossa responsabilità e starei attento a quel che dico. Perchè magari io posso scrivere una cosa che posso spiegare perchè è una mia idea e so quello che intendo dire... Ma se poi la mia canzone viene canticchiata a mente leggera da adolescenti che non hanno la più pallida idea di cosa stanno parlando e fanno proprie delle idee senza avere dei presupposti validi allora commetto un gesto pericolosissimo. E Cristicchi sa anche bene come funziona il lavaggio del cervello e i metodi subdoli che esistono per influenzare le persone.
Per fare un esempio estremo si potrebbe citare Marylin Manson... Una notte per caso ho visto un suo video e ho realizzato che la sua è una "messa in scena", uno spettacolo. Certo uno spettacolo per molti disgustoso (anche per me) ma pur sempre un'espressione artistica e niente più (voglio dire: non è che quando M. Manson va dal salumiere ci va conciato come quando fa i concerti). Eppure sappiamo che effetti possono avere i testi di Manson sugli adolescenti...
Questo solo per sottolineare che chi ha il "potere" di rivolgersi al pubblico ha una grossa responsabilità. Se Cristicchi è interessato a denunciare l'argomento "Chiesa" o qualunque altro tema importante lo può fare in maniera più "completa" scrivendo magari un libro; non scrivendo delle canzonette che hanno il solo scopo di "rincoglionire i bambini".
Tra l'altro scrivendo un libro avrebbe la possibilità di dimostrare meglio le sue teorie. In una canzone è un po' riduttivo pretendere di spiegare un argomento complesso come questo. Quindi l'autore dimostra una certa superficialità.
Noi siamo più interessati all'argomento di Cristicchi, ve lo posso garantire.
Marzapane, anche a me fa piacere riparlarti perché non ho assolutamente nulla contro di te, anzi :). Però primo sono permalosa, secondo quando mi sento insultata devo eclissarmi per un po', altrimenti i toni degenerano. Quindi spero che ora sappiamo come entrambi come comportarci per il futuro.
Poi di là ci provavo a parlare, ma intrappolata come ero dal naso di Lapo non mi sentivate (ragazzi, scusate, è una storia lunga..) ;)
Pace fatta.
Detto questo, i toni che usavo di là non erano di disprezzo, ma infervorati, perché ho un carattere passionale e perché, seppure non cambierò il mondo, ci provo con tutte le forze, nel mio piccolo.
Per quanto riguarda la responsabilità di chi scrive testi..sorpresa (ma neanche tanto..)! Sono d'accordo con te. Ma non quando dici che un libro sarebbe la sede più adatta per esprimere certe tematiche. Ci sono tante forme di espressione, e non si può chiedere a un cantautore di essere scrittore. La musica non è solo intrattenimento, ma anche forma di denuncia sociale (vedi il rap), e come ho già detto mi pare che De André, con la canzone succitata, e con altre pr altri temi, in questo abbia eccelso. Certo, non si può chiedere a Cristicchi né ad altri di avere la statura morale e artistica di De André, perché come lui non ne nascono molti. Però Cristicchi avrebbe potuto essere sì meno approssimativo e, come dice Luara, argomentare quel "la bugia più grande della storia", che suona davvero un po' sibillino.
Sul personaggio, poi, non ho ancora le idee chiare: ma ben venga ad ogni modo il dialogo ingenerato dalla canzone in questione.
Peace.
Esempio - ulteriore - del mio terzismo: ma se Cristicchi avesse pensato di scrivere una canzone che suonasse talmente provocatoria da costringere la gente a discutere? Almeno con noi c'è riuscito! Certo che una canzone non può sviluppare appieno il tema che sta nel ritornello, concordo (altrimenti sarebbe una specie di odissea), però partendo da un'affermazione "forte" le persone intelligenti si interrogano e vanno a fondo, se non con l'autore con sé stesse. L'esempio più eclatante che mi viene in mente subito è la tragica frase "10, 100, 1000 Nassirya" - ma questo magari merita un altro post. Gli altri si possono limitare alla critica feroce o allo scherno, ma forse, forse ripeto, questo era l'obiettivo che si era prefisso.
A parte questa considerazione, Marzapane, anch'io come Skakkina sono un fiammifero e quando discuto a volte mi faccio prendere la mano. Adesso che sono mamma soprattutto (e ho una figlia che caratterialmente mi somiglia, purtroppo per lei...) e che "gestisco" un blog, cerco di meditare prima di dire le cose. Non cambia la sostanza di quello che penso, però mi rendo conto che ho delle responsabilità.
Quanto a Manson etc, verissimo quello che dici. Ma, a parte che magari il suo/loro scopo è proprio quello che i ragazzini recepiscono (ci vuole molto meno coraggio ad essere violenti per la violenza che a cercare di cambiare il mondo in modo... ragionevole), fortunatamente (spero) ci siamo anche noi adulti dotati di cervello funzionante a fare da contrappeso.
Manson lo fa in modo eclatante, ma in realtà i messaggi negativi (dal mio punto di vista, beninteso) che passano ai giovani sono molti e sottili... sta a noi vigilare. Tanto per restare in tema, come le damigelle in attesa dello sposo: con le candele accese!
Perché i giovani, se non sono cambiati in modo drastico da come mi ricordo che ero io, sono... come dire, inesperti. Nel senso che non sono in grado di valutare il peso delle parole nella loro corrispondenza con la realtà. Io ero una che gridava "diossina alla DC" oltre a quanto già citato da Ska... però era tutta teoria. Una goccia di sangue, mio o altrui, bastava a buttarmi in terra svenuta... Voi, che siete più vicini anagraficamente ai ragazzi, che ne pensate?
Skakkina e Elena anche io sono molto infiammabile. Mi vergogno ma non lo posso nascondere di essermi beccato una querela tre anni fa perchè ho minacciato di morte il mio dottore. Ovviamente non lo volevo uccidere ma quando mi incazzo Mr Hide viene fuori. Eppure bisogna imparare a rimanere calmi proprio quando vengono toccati quei temi che ci fanno infervorare. Io ho "vinto" una mia piccola battaglia così. Se mi fossi lasciato trasportare dal mio temperamento adesso sarei ricoverato in qualche clinica psichiatrica. Ma è un'altra storiella...
Scusa Skakkina... ma chi te lo dice che sei tu quella che è finita nel naso di Lapo? ;)
Per quanto riguarda il fatto che la canzone è una forma di espressione è verissimo. Ma De Andrè nasce in un contesto politico e culturale diverso rispetto ad oggi e chi seguiva De Andrè già da giovane non era "vittima" di quel qualunquismo che c'è oggi; era già portato e sensibilizzato a riflettere su certi temi. Poi lo stesso De Andrè non era "muto". Parlava e spiegava se ce n'era bisogno... Proprio a proposito dell'opera nella quale compare Il Testamento di Tito: nei concerti spesso e volentieri spiegava il significato secondo il suo punto di vista di quella serie di canzoni.
Cristicchi è diverso. Oggi il "cliente", colui che compra la musica dell'artista che di volta in volta le case discografiche tirano fuori (e dopo un po' lo "ammazzano") è l'adolescente. E sappiamo che gli adolescenti oggi non sono così sensibili ad approfondire i temi. Anche perchè - soprattutto nel mondo della musica - è tutto "usa e getta" e quindi i ragazzi si "nutrono" di slogan e frasi delle quali non conoscono il significato e non possono approfondire... Perchè tra un mese la canzone di Cristicchi non ci sarà più: uscirà il nuovo disco di Britny Spears (o come c###o si scrive), poi un altro e un altro ancora. Tra un anno e mezzo al massimo Cristicchi sarà sparito completamente e non avrà comunicato nulla.
Accetto l'esempio del rap e lo faccio mio :)Chi ascolta la musica rap e come ne viene sensibilizzato? La musica rap l'ascoltano i ragazzi e (qui in Italia) non capiscono mezza parola di quello che il testo dice. La musica rap l'ascoltano quei ragazzi che vogliono solo divertirsi e ci ballano su. Poi ci sono quelli che invece certe tematiche affrontate dal rap le vivono in prima persona e quindi ascoltano questa musica in modo diverso. E quali effetti ha su di loro, che sono i diretti interessati, il rap? Basta vedere negli USA come stanno le cose. Il rap è diventato il filo conduttore della violenza tra i neri ai danni della società e i neri al danno dei neri. Perchè io penso che il testo di una canzone non basti per spiegare certe cose. Il messaggio con una canzone arriva prima ma arriva male.
Quello che dici Elena non è possibile: Cristicchi non ha scritto una canzone per invitare la gente ad approfondire un certo tema. Sai perchè? E' molto complicato Elena... Primo perchè chiunque orbita nel mondo della musica leggera o popolare sa bene che i destinatari del prodotto sono soprattutto i giovanissimi e quindi in questo caso, per le ragioni che ho già detto, Cristicchi sarebbe un irresponsabile (e lo è!). Secondo perchè se tu vuoi andare a cantare anche solo una canzonetta da quattro soldi a S. Remo devi avere dietro una casa discografica che ci mette tanti di quei soldi che non ne hai idea. E prima di farti uscire la casa discografica ce ne mette... perchè deve sapere anche il tuo DNA per essere sicura che non sta buttando tot milioni di euro. Tu pensi che uno (Cristicchi) possa andare dalla casa discografica e dire "voglio fare una canzone per stimolare la gente ad approfondire questo tema"?
La casa discografica è un'azienda che investe soldi e vuole indietro soldi.
Elena, dire che i giovani oggi sono inesperti è poco. I giovani sono vuoti. E questo è dovuto dall'effetto ipnosi che il mondo del consumo e la globalizzazione esercita su di loro. Ma è normale che siano così. Come potrebbe essere diversamente per una persona che non avrà mai la possibilità di scrivere una lettera di dieci pagine al posto dell'SMS cifrato in codice (TVTB, etc.)? Che razza di esperienze possono fare i giovani oggi in un mondo dove la tecnologia al posto di essere "integrativa" è "sostitutiva"?
Il tuo ultimo paragrafo Marza, è spaventosamente reale. E così e basta.
Certo non bisogna fare dell'erba tutt'un fascio, ma possiamo attestarlo in linea generale.
Per quanto riguarda il rap, come dici succede negli USA, è vero, però è colpa della case che ne hanno sminuito col tempo e l'astuzia il valore intrinseco che nasceva con i RUN-DMC, i Public Enemy, ecc.
Oggi in italia abbiamo splendidi artisti come Frankie Hi-Nrg, come Lou-x, ma grazie a Dio non si sposano con le grandi major (per lo più delle volte).
Però gli adolescenti purtroppo, vedendo sempre quella cattiva maestra che è la TV, seguono altri artisti dello stesso genere usa e getta, solo perchè hanno ritmi più ballabili e li fanno sembrar più fighi. Comunque è una storia lunga, io ascolto rap dal 1988 e scusate se e poco.
Bye bye gente, non so come va a finire/mi sento di sfinire/ in questa odissea mi tocca pure sentire/che cattolico mi fanno morire/guarda guarda che ora vengo e ti mangio/statti buono buono che non lo faccio/e che cazzo/non certo tratto temi da strapazzo/ .... e via via così in freestyle.
Volevo divertirmi un pò.
Ciao a tutti.
Caspita quante opinioni e quanti concetti! davvero bello!
Io non appartengo ad alcuna religione specifica o confessione particolare. Non sono ebreo, musulmano, cattolico, ortodosso, politeista o quanto altro. Nè tantomeno ateo.
Io vivo tranquillamente la mia religiosità. Credo esista qualcosa di superiore, nel senso di non contingente, di non materiale, che sia il principio di tutte le cose. Che si chiami Dio, Allah o Tex Willer non mi importa. Non mi inginocchio dinnanzi ad alcun altare, non prego nessun Dio, non racconto i fatti miei ad un prete per farmi perdonare le marachelle. Però in qualcosa di "oltre" credo e lo dimostro tenendo presente una morale che per quanto possa essere soggettiva a me sta bene.
Ho una pessima opinione della Chiesa cattolica e del 99% del clero... ma vivo e lascio vivere [gradirei che anche loro facessero così, ma Ruini & co hanno un'opinione sacra ed inviolabile su tutto...]. Cristicchi ha detto la sua con quella canzone, secondo me non è stato offensivo, ognuno poi la pensi come vuole.
Dico, e concludo, che secondo me la Verità è una sola [anche a rigor di logica] ma si manifesta in molteplici forme, spesso anche apparentemente divergenti tra di loro. Per me è uno stupido ed un ignorante chi invece si ritiene unico portatore della Verità assoluta [state pensando tutti alla Chiesa, vero? :D]
BUENA VIDA Y SUERTE
"Per me è uno stupido ed un ignorante chi invece si ritiene unico portatore della Verità assoluta [state pensando tutti alla Chiesa, vero? :D]"
No, non solo... Tutti quelli che cercano di imporre un'idea possono rientrare nel tuo concetto, non solo la chiesa e la cosa non si applica solo alla religione. Quando dici che la verità è unica ma si manifesta in molteplici forme caro il mio Capitano ci illumini d'immenso, e bada bene... non sto scherzando! :)
Bravo questa me la stampo nel cervello e ci medito su per i prossimi dieci anni. Mi hai dato un bello spunto per approfondire tutta una serie di pensieri...
Nunzio cosa vuoi che ti dica? E' ovvio che sei impazzito. Aspetta che ti rileggo... Si sei impazzito! :)
Ex adolescente a rapporto! Ma occhio, molto ex, tanto che manco mi rcordo più come si faceva a farlo.
Scherzi a parte, io ero un'adolescente un po' atipica, nel senso che vivevo in un mondo tutto mio, amavo più i libri che la tv, cadevo letteralmente dalle nuvole quando qualcuno mi chiedeva qualcosa, e non sbavavo per nessun attore, al limite solo per Rudi Voeller :) ...insomma, ero un po' rinco, sarei stata emarginata dai miei coetanei, oggi.
Io non lo so proprio quale sia la ricetta per far crescere i ragazi in un modo sano, a dire la verità a me gli adolescenti fanno un po' paura, specie quando si muovono in branco. Non sto scherzando.
Mia nonna, con cui sono cresciuta, mi teneva praticamente reclusa dentro casa, con mio sommo dispiacere. Solo con gli anni ho capito che stava cercando di proteggermi da molte cose che forse non avevo ancora le armi per affrontare. Poi la cosa si è comunque riequilibrata, visto che a 17 anni già vivevo da sola.
Ecco, io oggi mia nonna la devo ringraziare: temo che oggi la severità non vada molto più di moda, o meglio che si tenda a fare i liberali a tutti i costi. Senza cercare di essere invadenti, bisogna preoccuparsi perfino di cose banali come ciò che ascoltano o ciò che guardano in tv. I ragazzi oggi vengono bombardati di messaggi anche pericolosi molto più di quanto accadeva perfino ai tempi della mia adolescenza. E oggi i genitori, spesso non per colpa loro, non hanno tempo di occuparsene, e i ragazzi crescono con mamma-tubo-catodico.
Poi Manson non è un mostro, solo un pagliaccio. I messaggi in sé non sono mai in grado di fare del male: è come e da chi vengono recepiti il problema. Vi ricordate il massacro di Columbine? E avete visto il film di Michael Moore? Si disse che i ragazzi erano fan di Marilyn Manson; Moore osservò argutamente che se è per questo i ragazzi prima del massacro avevano giocato a bowling....
Marza, concordo anch'io con la tua osservazione sulla tecnologia. Mi ritrovo a pensare che non comprerei il cellualre a mio figlio, o gli metterei delle restrizioni sul'uso di quello e del computer...ma come fare tutto questo senza farlo sentire un emarginato?
Ora che sono abbondantemente in età da prole, mi fa un sacco paura l'idea di divenatre madre..
Mi fa piacere che Marzapane abbia gradito il mio intervento. Ovviamente la mia citazione finale della Chiesa era in tono molto ironico, vista l'invasività della stessa negli ultimi tempi.
Ma ripeto, io vivo e lascio vivere. Credo che la crisi morale della nostra società sia dovuto proprio a questo, ad una mancanza di tolleranza e rispetto. E per ripiegare spesso si prendono modelli -sbagliati- assumendoli come assoluti.
E dire che basta poco per essere sereni...
SUERTE!
già skakkina.. hai avuto una nonna lungimirante e che ti conosceva bene.. voleva che fossi libera di far crescere la tua personalità senza altri coinvolgimenti che vedeva deleteri.. ed ha fatto un buon lavoro visto che, come dici tu, ha 17 anni eri già indipendente.. complimenti, non è facile oggi, figuriamoci anni fa..
ad ogni modo concordo sul fatto che la società, e la famiglia in particolare manchi di sana disciplina; che non vuol dire assumere atteggiamenti neo-nazisti nei confronti dei figli, ma dargli delle sane regole da rispettare, facendo loro conquistare l'indipendenza attraverso una maturazione consapevole..
un noto psicologo ha detto, una volta, che la famiglia "non" è una democrazia.. e che è sbagliato voler fare a tutti i costi gli amiconi dei figli (per quieto vivere) abdicando al ruolo di genitori.
Certo, la società è anche molto mutata, tanto è vero che i centri di aggrgazione giovanile oggi sono diventati i centri commerciali. Che squallore!
mauro
Eh già, lungimirante. E dire che era pure analfabeta, poverina, ma ha mostrato più sale in zucca di tanti "dottori", o di mia zia che le diceva appunto di lasciarmi più libera perché "dormivo". Purtroppo mi sono dovuta svegliare molto prima di quanto sarebbe stato auspicabile, visto che pochi anni avrei dovuto imparare cosa è la VERA indipendenza, e avrai capito che non fu per scelta mia.
Però, almeno avevo le "armi" giuste.
Ska: io credo che non basti chiedersi se è giusto negare il cellulare ai propri figli o imporgli delle restrizioni al computer. Come dici tu si rischia l'emarginazzione. E' così. Il discorso qui, secondo me, va oltre quelle che possono essere le scelte dei singoli individui.
Secondo me noi uomini dovremmo prendere coscienza con tutta una serie di problemi e sviluppare la capacità di esaminarli a fondo.
Forse quello che bisogna cercare di lasciare in eredità ai propri figli è la capacità di ragionare su sè stessi come singoli individui per poi rapportarsi agli altri nel migliore dei modi. In questo modo, automaticamente, se c'è una certa coscienza da parte dei giovani, la tecnologia non comporta un rischio. Probabilmente il disastro incomincia nel momento in cui il giovane ha per le mani uno strumento troppo potente e si ritrovarla ad utilizzarlo per "hobby"... Che sia la macchina che va a 250 all'ora, internet, il cellulare o qualunque altra cosa.
Tua nonna era analfabeta? Anche i miei nonni. E spesso nelle parole e nei gesti delle persone più semplici, con un mente vergine e quasi incontaminata, c'è una saggezza incredibile.
...bravo Marzapane.
Mi associo al "bravo" di Nunzio per i contenuti...ma come metterlo in atto? Non mi pare tanto semplice, perché siamo già noi adulti per primi ad essere schiavi di queste tecnologie. A partire dalla TV che in 9 famiglie su 10 è la colonna sonora di un'intera giornata: magari ci si lamenta che non fanno niente di interessante, ma non la si spegne.
Per quanto riguarda invece l'utlima parte del tuo commento...che ti devo dire? Qui mi prendi sul lato debole...viva i nonni, comunque, analfabeti e non!
Non voglio salire in cattedra e nemmeno insinuare che la mia esperienza possa in qualche modo servire a qualcuno. Solo che, io, la figlia ce l'ho... e tutti i giorni mi scontro tra i "miei" principi ed il mondo... La dolce pargola, detta anche testarossa, il cellulare ce l'ha da diversi anni ormai (per motivi di equilibrio psichico materno, che detto così suona losco ma, credetemi, era una vera necessità) ma non ne è schiava. Come non è schiava del NintendoDS, del computer o di altro - un po' della TV, ma più che altro guarda DVD che abbiamo già visto insieme. Questo per dire che non è la tecnologia ad essere nemica, ma l'uso che ne facciamo. La TV in casa nostra è accesa pochissimo. Quando Testarossa mi chiede di vedere qualche programma che a me non piace, le prime volte glielo negavo proprio, poi ho capito che non era un buon metodo. Adesso ammetto che faccio fatica, però certe cose le guardiamo insieme e poi le commentiamo. L'importante è abituare i giovani ad usare il cervello che hanno, senza intrupparsi solo perché "così fan tutti". La frase più ricorrente del mio vocabolario con la bimba è "ma se gli altri si buttano dalla finestra, tu gli vai dietro?" e un po' funziona. Anche se proprio oggi mi son resa conto che averle dato un'educazione "spartana" per certi aspetti (per carità... poi la vizio anch'io...) la rende una specie di rara avis e la isola un po' dalle sue coetanee... d'altra parte, essendo mia figlia troppo normale non poteva essere!
Ma l'unica cosa che davvero mi sento di poter consigliare ai genitori è l'ascolto... il tempo dedicato ai figli (anche se loro parlano solo del Signore degli Anelli o di Eragorn) è prezioso per entrambe le categorie...
Complimenti a voi, che genitori ancora non siete, per il vostro modo di pensare. Come diceva un mio amico quando gli esponevo le mie perplessità sull'educazione di figli miei di là da venire: "da un albero sano non nascono frutti malati"... e a me conviene crederci! Posto che io sia sana... :)))
Ehhhh, che mamma orgogliosa!
:))
Skakkina cosa possiamo farci? E' difficile dirlo... Però se il passaparola funziona con le cazzate... Io stesso sono stato autore di un paio di cosìdette leggende metropolitane e me le sono viste ritornare indietro, senza sapere che giro avessero fatto, in pochissimo tempo.
Allora: se una barzelletta può fare il giro del mondo in un attimo lo stesso potrebbe avvenire forse con le cose serie. Ma spesso non si ha nè il coraggio nè la voglia di parlare e confrontarsi perchè questo comporta uno sforzo fisico e psichico molto elevato.
Noi qui lo facciamo... forse nella vita reale un po' meno...
Non sarebbe male se un genitore con un po' di volontà ad esempio decidesse di provare a organizzare degli incontri con gli altri genitori della classe o della scuola di suo figlio. Sarebbe un modo per parlare e discutere su come è più giusto comportarsi con i figli e secondo me potrebbe funzionare. Bisogna cercare di sviluppare delle nuove attitudini, ognuno lo può fare credo. Metti che una cosa tanto semplice si diffonda, automaticamente si crea una "rete", un pensiero comune. E il mondo comincia a cambiare.
Gli sforzi che fa Elena quando discute con sua figlia sui programmi che vedono in televisione non sono vani. Servono a qualcosa. Ma servono solo a Testarossa (bellissimo Elena :). Quando Testarossa torna a scuola se prova a dire che ieri la sua mamma le ha "spiegato che" "bla bla bla" si becca ciarbottanate per tutto il giorno, perchè gli altri bambini (oh non lo so quanti anni ha Testarossa...) probabilmente vivono una situazione diversa all'interno della loro famiglia.
Cosa voglio dire? Elena devi coinvolgere gli altri genitori! :)
Questo ovviamente se Testarossa ha 10 anni... Se ne ha 40 è diverso.
AHAHAHAHAH! No che non ha 40 anni, la mia Testarossa... altrimenti sai quante revisioni mi sarebbe toccato farle? :) Ne ha quasi 13 e quanto al fatto di coinvolgere i genitori, non credere che non ci provi. Solo che, dal mio punto di vista, è più facile far ragionare i ragazzini che gli adulti... quando vai ai giardinetti e ti ritrovi circondata da madri che non sanno parlare altro che dell'ultima puntata del grande fardello, isola dei reietti e dei gossip su cartaveline et similia... non ti prederebbe lo sconforto? Fai prima a parlare con i ragazzini quando al pomeriggio torni dal lavoro e te li trovi in casa... Se non altro per rispetto (del fatto che sono in casa tua, non di te in quanto adulto, intendiamoci!) ti lasciano parlare, e se anche solo un paio di parole gli restano nel cervello... il seme è gettato. Lo sai, da noi esiste un'associazione genitori che cerca di supplire a svariate mancanze "locali" (giornate di svago con i bambini, biciclettate, giochi, carri di carnevale...) ma pare che i bimbi qui siano tutti orfani: i soci sono - ad essere buoni ed ottimisti - un decimo dei genitori...
Peraltro hai ragione: Testarossa è molto stimata dai prof, ma ai suoi compagni ho il sospetto che metta un po' di soggezione... ed è per quello che a volte mi domando se non dovrei adeguarmi ad insegnarle a "stare al mondo" in un modo più... generalmente accettato. Poi però mi guardo in giro... e corro ad abbracciare mia figlia!
Potresti insegnare a Testarossa entrambe le cose: a essere stimata dai professori e dai compagni... :)
Scusa ma quando le mamme ai giardinetti mariadefilippano tu ci provi ad intervenire (non sul gossip intendo)?
Hai ma provato a proporre un discorso "intelligente"? Ti hanno ciarbottanato anche a te? LOL :)
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