Sono musicista, attraverso questa esposizione di fatti denuncio una situazione che oggi riguarda me, ma che domani riguarderà milioni di lavoratori che non sanno che cosa li aspetta per la loro vecchiaia.
Un appello un po’ insolito, vero? Proprio così: per favore, qualcuno mi dica cosa devo fare per ridare indietro allo Stato la mia seconda pensione. Direte: questa è talmente ricca che vuole devolvere i suoi beni in beneficenza. No, non è così, ne avrei tanto bisogno se non si trattasse di una pensione virtuale, di una truffa di Stato che lede la mia dignità di onesto contribuente. Ho lavorato per 24 anni da dipendente con contributi versati in diverse casse previdenziali. Sapendo che all’età del pensionamento la mia pensione non sarebbe stata sufficiente a garantirmi la sopravvivenza, ho preferito in seguito (per gli altri 12 anni) svolgere il lavoro di insegnante di musica, invece che a casa mia o a domicilio (in nero ovviamente, come succede in Italia e come fa la stragrande maggioranza) presso un’Istituzione che mi ha versato al 100 % i contributi nella “famigerata “ (con il senno di poi) gestione separata dei collaboratori coordinati e continuativi.
Una seconda pensione anche se piccola, aggiunta all’altra anche piccola, mi avrebbe dato una sicurezza per la vecchiaia (pensava la cogliona!). Quindi ancora 12 anni di contributi, su un compenso dichiarato fino all’ultimo centesimo, fiduciosa che l’onestà paga. Bene, all’età di rito, novembre 2006 mi è arrivata la mia pensione da dipendente : 640.84 €, diventata a gennaio 2007 di € 646.58 per adeguamento Istat. Era quello che mi attendevo. Okay. Dopo due mesi mi è arrivata finalmente (e disgraziatamente) la seconda pensione, quella degli ultimi dodici anni di lavoro come collaboratore. Bene: 36,42 €uro mensili. Okay, il mangiare del mio cane era assicurato: grazie a questa nuova pensione non sarebbe morto di fame.
Dopo un po’ di mesi i 36 €, in virtù di nuove imposizioni fiscale dell’attuale governo, sono andati assottigliandosi; non mi sono disperata perché in cambio il mio amor patrio era finalmente soddisfatto, contribuivo con i miei sacrifici a salvare la patria (volutamente in minuscolo) diminuendo il debito pubblico, il mio cane un po’ meno perché si è vista ridotta la razione! Ma ecco che lo Stato si è accorto che guadagnavo ancora troppo e che poteva ancora contare sul mio patriottismo per pagare i suoi costi della politica, e poi i sessantenni sono gente tranquilla, si sa, non fa i cortei, non fa “grillate”, non ha forza per lanciare sassi o estintori!
Ed ecco che, in base a recentissime disposizioni fiscali (spacciate per aumenti ai più deboli), mi è stata falcidiata la prima pensione, quindi con 2 pensioni ora prendo 648.00 €uro! (Con una sola ne avrei presi 646.58). All’Inps, interpellati, mi danno questa risposta: “La sua pensione si è ridotta perché è stata effettuata l'unificazione ai fini fiscali delle due pensioni di cui è titolare: pertanto è aumentata la tassazione dall'inizio del 2007”. Dodici anni di contributi da onesta cittadina (cogliona) per 1,42 euro, il costo di un etto di mortadella!
Non preoccupatevi per il mio futuro, ho un curriculum artistico/musicale di rispetto, non ho ancora l’Alzheimer, quindi continuerò a lavorare. Dove sono costretta, continuerò a versare i contributi, ma non disdegnerò le mille occasioni che avrò di lavorare in nero. E lo dico in pubblico? Ma certo, sfido lo Stato a stanarmi. Prego, si accomodi! Sappia la Casta che la mia rabbia è maggiore dell’arroganza dello Stato, lui mi truffa ed io risponderò. Tanti umili topolini arrabbiati come me, assediati da un grasso Rapace, vorace e arrogante, sapranno rispondere per le rime; quando si è troppo fregati i rimedi si trovano. E’ la legge della sopravvivenza, vero?
Anche i topolini hanno le loro armi! Nel mio piccolo (non sono Beppe Grillo) ho diffuso questa lettera a centinaia di persone che sono convinte di avere in futuro una seconda pensione con i contributi co-co-co, per avvisarli del ladrocinio che li aspetta. Una piccola catena di Sant’ Antonio. Dato che non voglio istigare all’evasione fiscale (mica sono scema!) invito ognuno a fare l’onesto contribuente ma, non so perché…, i più mi rispondono con un gestaccio.
Bene, risolto il problema della mia sopravvivenza, torniamo al dunque: qualcuno mi dica come si fa perché lo Stato si riprenda indietro la mia seconda pensione. Devo compilare qualche modulo? Invocare qualche raccomandazione (ho delle tessere del PCI dal ’70 all’ 80)? A chi devo implorare questa grazia? Il fatto è che davanti a me è incorniciato il prospetto della mia prima pensione e il prospetto di come è adesso, dopo l’arrivo della seconda, e regolarmente mi viene il vomito. Non vorrei ammalarmi proprio adesso che devo recuperare la refurtiva! Aiutatemi! Leggete, meditate e se volete contattatemi!
Eugenia Marini
Brembate (Bergamo)
info@admusica.it
(4 ottobre 2007)
...
3 commenti:
sigh!
Ti conveniva farti eleggere per almeno 30 mesi.
by Mat
E i sindacati ci stanno assillando continuando a dirci che l'accordo del 23 luglio, che ratifica il lavoro precario, è buono!
Io invece incito a non pagare le tasse, perché è una truffa: anziché servire allo Stato vengono dati ai banchieri, veri creditori del cosiddetto debito pubblico.
La spiegazione è il signoraggio bancario. Si tratta del padre di tutti i nostri veri problemi.
Posta un commento