"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci

martedì 13 marzo 2007

Energia solare? Buone notizie..








Nanotecnologie ed energia solare, prossimamente sposi!
Memorizzate queste sigle: cigs e cis (copper, iridium, selemide), sono i polimeri fotovoltaici di nuova generazione.
Così promettenti che Nanosolar ha investito 100 milioni di dollari per una fabbrica in Silicon Valley, che produrrà cellule per 400 Mw all'anno più altrettanti in Germania con il sostegno pubblico. E i due investimenti copriranno, entro il 2008, la metà del mercato mondiale di pannelli fotovoltaici.

Senza scendere in particolari (di difficile comprensione per i profani, come me) si può enumerare ben sei linee di innovazione:
  1. nanocomponenti per l'autoassemblaggio delle molecole;
  2. semiconduttori ed elettrodi stampabili;
  3. processi termici rapidi;
  4. materiali di supporto a basso costo;
  5. processi di stampa rotativa;
  6. assemblaggio rapido.
Insomma, le nanoteconologie nel caso del solare promettono di far scendere i costi attuali, ovvero da 6000 dollari a 1500 dollari al kw, fino al limite dei 1000 dollari.. soglia raggiunta la quale diventa attraente far diventare solare la casa senza incentivi.








Perché tutto diventi al più presto realizzabile (anche se l'urgenza è quella del subito) sono tre le condizioni imprescindibili:
  1. l'industria dev'essere pronta a lanciare produzioni di massa di pannelli fotovoltaici con le nuove tecnologie;
  2. produttori e distributori di energia devono offrire piani di collegamento a chi autoproduce energia con pannelli solari;
  3. i governi devono usare i piani di incentivo connessi al rispetto di Kyoto.
mauro

riduzione ed adattamento da un articolo del 12 marzo
di Alessandro Ovi, Direttore Technology Review

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono molto fiducioso nella cosa, solo che mi sorge un dubbio...
Dopo i circa vent'anni di autonomia di un impianto fotovoltaico (ma facciamo pure 30), lo smaltimento degli stessi come avverà?
E per quanto riguarda i polimeri, che nei colori per edilizia ce ne sono parecchi inquinanti, come la metteremo? Tanto che nella bioedilizia si prevedono solo addittivi naturali per le colorazioni (polimeri di estrazione naturale insomma).
Ciao.

Anonimo ha detto...

Ah, caro nunzio, questo l'articolo non lo dice.. sarà interessante seguire l'evolversi della cosa e poi.. vigilare!
Si sa che l'industria del profitto non si esime dal prendere scorciatoie se ne ha un buon tornaconto..
Vedremo.
mauro

Anonimo ha detto...

Ciao Mauro finalmente ci incrociamo.
Certo speriamo bene, anche perchè adesso credo che non abbiamo molto tempo per analizzare le problematiche legate al relativo smaltimento futuro.
Prima passiamo all'alternativa e meglio è. Poi vedremo.
Ciao.

Anonimo ha detto...

Sicuro nunzio, anche se il problema degli smaltimenti è comunque, già all'attuale stato delle cose, abbastanza drammatico.. dogli oli esausti (pensa che mio suocero, buonanima, ha usato per anni gli oli esausti che prendeva dai meccanici come combustile per il bruciatore, modificato ad hoc, di casa.. sapeva che inquinava, per sentito dire, ma in fondo ciò che respiri mica lo vedi.. difatti è morto di tumore a 58 anni), alle batterie di ogni misura e tipo, ai computer obsoleti.. montagne di rottami e particelle assassine che vagano per l'aere..
C'è di che stare allegri!
Ciao.. nostro fedele lettore, nonché amico..
mauro