"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci

mercoledì 14 marzo 2007

RITALIN, la migliore droga per il tuo bambino!

link ad altro articolo: Sbarca in Italia il Ritalin


"Il Ritalin ormai è diventato la droga più diffusa fra gli adolescenti degli Stati Uniti..."















E' risbarcato finalmente in Italia, il Ritalin tanto amato da psichiatri e psicologi che non sanno fare il loro mestiere (qual'è poi?).. La panacea per tutti i mali che affliggono questi nostri figli, così disturbati perché così vivaci.. veri piccoli mostri, da incatenare con ogni mezzo (meglio ancora se frutta tanti bei dollaroni). Un vero delitto contro l'Umanità, checché ne dicano alla Mario Negri ed al Ministero della Sanità, ministero che ormai si può definire ganglio strategico per i piani di vendita delle Big Pharma.. Vi invito a leggere l'estratto dal libro
Non è Colpa dei Bambini, di Stefano Scoglio.

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"Chiariamo innanzitutto cosa è il Ritalin, il farmaco più venduto per lo ADHD. La molecola che lo compone è il METILFENIDATO, sostanzialmente una anfetamina. E' noto che le an­fetamine sono considerate droghe a tutti gli effetti, e infatti nel 1989 il Ministero della Salute ita­liano tolse dal mercato il metilfenidato, inserendolo nella categoria delle droghe pesanti come l'eroina e la cocaina.


Non si tratta di un caso, dato che uno degli aspetti più inquietanti dei farmaci per lo ADHD è proprio l'esistenza di un mercato nero in cui il metilfenidato viene usato come vera e propria droga ricreativa, e allo stesso tempo come droga di mantenimento, da tutti quei bambini diagnosticati ADHD che la "cura" ha trasformato in tossicodipendenti.


Il danneggiamento dei neuroni e della loro capacità di neurotrasmissione crea un vero e proprio ottundimento delle funzioni cerebrali, che ovviamente "calma" il bam­bini iperattivo; solo che contemporaneamente ne uccide la creatività, l'intelligenza e l'emotività stessa. E' per questo che, a proposito del metilfenidato si parla di "effetto Zombie" tipico del Ritalin, riconosciuto dagli stessi sostenitori del farmaco. Così, L.E. Arnold e Peter Jensen, accesi sostenitori del Ritalin, descrivono uno dei possibili effetti collaterali della droga: la costrizione tipo zombie dell'affetto e della spontaneità può rispondere ad una riduzione del dosaggio, ma a volte richiede un cambio del farmaco. (Com­prehensive Textbook of Psychiatry, 1995.)


I farmaci stimolanti (anfetamine e simili), oltre a iperstimolare neurotrasmissione e surre­nali, provocano importanti danni cerebrali: I farmaci stimolanti compromettono la funzionalità della porzione del cervello denomi­nata ganglio basale. Disfunzioni nel ganglio basale causano una varietà di sintomi mentali e fisici, incluso il peggioramento delle funzioni mentali elevate, ossessioni e compulsioni (OCD), e anormalità del movimento.
Lo stesso NIHM fece uno studio in cui dimostrò questo effetto del Ritalin e di altre anfe­tamine. Nello studio, il 51% dei bambini che assumevano Ritalin sviluppò comportamenti ossessivo-compulsivi.


Tra le conseguenze potenzialmente gravi dell'uso di questi farmaci anfetaminici ci sono quelle legate all'uso prolungato. Tra queste, anche se se ne parla solo negli ambienti dei critici dell'approccio farmacologico, sono state registrate diverse centinaia di casi di adolescenti morti per infarto dopo anni di uso del Ritalin e affini!"

Non è Colpa dei Bambini



Disattenzione, iperattività e ADHD: i pericoli del Ritalin e il ruolo della Nutrizione

Macro Edizioni - marzo 2007

Libro , Pagg. 136 - Formato: 13,5x20,5 - Prezzo € 9,8

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Guarda il Video!




NO Ritalin

di Saverio Tommasi

Durata: 8 Minuti

“NO Ritalin” — di e con Saverio Tommasi per la regia di Francesco Ritondale e con la collaborazione di Hulot produzione Cinematografica — è un video teatral-informativo sul noto psicofarmaco Ritalin, prescritto — da poco anche in Italia — a bambini considerati troppo vivaci o con il cosiddetto “argento vivo addosso”.

“NO Ritalin” è stato girato in maniera indipendente ma a sostegno e in solidarietà della relativa campagna nazionale.

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SCARICA IL VIDEO IN UNO DEI SEGUENTI FORMATI:
Versione Alta Qualità — 293 Mb
Versione Media Qualità — 15 Mb
Versione Bassa Qualità — 2 M

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C'è poco da ridere..





6 commenti:

elena ha detto...

Ma la cosa più triste è che perfino Psichiatria Democratica sostiene che l'uso di questo farmaco è sotto controllo, soggetto a protocolli etc. Ma chi controlla i dispensatori di questa meraviglia??? Loro stessi? Allora possiamo stare PROPRIO tranquilli... C'è solo da sperare che a nessuno di noi capiti di avere un figlio esuberante ed un insegnante che decide di "farsene carico" segnalandolo... o che noi stessi, in modo ingenuo, rispondiamo ai tests che attualmente vengono distribuiti nelle scuole... "tuo figlio ti lascia parlare o ti interrompe?" ma chi è quel bambino deficiente che sta ad ascoltare mezz'ora di sproloqui genitoriali senza fiatare??? Forse che noi lo facevamo? Io no, ma sono convinta che, se anche voi lo facevate, in realtà eravate con la mente a diecimila kilometri...

ska ha detto...

Ma perché, se un insegnante decide di "farsi carico" di un ragazzino esuberante e segnalarlo, qualcuno può somministrare un tale schifo a mio figlio senza il mio consenso? Mi pare di aver capito questo dalle tue parole...dimmi che mi sbaglio!

elena ha detto...

Dunque: non è "proprio" l'insegnante che stabilisce che tuo figlio ha bisogno di psicofarmaci... diciamo che l'insegnante può decidere di segnalare il bambino alla ASL di competenza. La quale lo sottopone ad una visita di accertamento, a cui non si può sfuggire (cioè è obbligatoria), fatta da uno psicologo/psichiatra. Se il medico suddetto stabilisce che il bambino necessita di cura (=Ritalin o analoghi), il gioco è fatto. Tu puoi anche essere il genitore ma non puoi opporti. E' un po' lo stesso discorso delle vaccinazioni. Tu puoi anche essere contrario, ma se vuoi che tuo figlio vada a scuola gliele devi far fare...
Ma poiché sappiamo benissimo che i medici non hanno alcun tipo di rapporto con le case farmaceutiche, tantomeno ne hanno vantaggi, non c'è alcun motivo per cui ci preoccupiamo... loro sì sono super partes e fanno disinteressatamente gli interessi nostri.... :(

ska ha detto...

Oddio!!! Ho sentito tanto parlare di Ritalin, anzi, la prima che me ne ha parlato è stata la mia ex coinquilina americana: pare che negli Stati Uniti la pratica sia piuttosto diffusa...ma superficialmente mi sono detta "Mi spiace per i bambini, ma i cretini però sono i genitori"! Della serie: ok, parliamone, facciamo capire a tutti che così non va, ma intanto il mio bambino (di là da venire) è al sicuro...
Qualcuno può drogare mio figlio con degli piscofarmaci e io non posso farmi, di mia spontanea volontà, una canna????
Mi sento un po'...come dire, confusa...e con tanta paura di avere un figlio, a questo punto!

ska ha detto...

Appena visto il video..significativa la frase "Prima non c'era la malattia perché non c'era il famaco".
Mi viene la depressione....

Anonimo ha detto...

Cara skakkina, purtroppo è così.. l'industria farmaceutica è un grande affare e, come tale, sfruttta i meccanismi commerciali e pubblicitari ormai noti.. "Noi creiamo il bisogno e poi rispondiamo a quel bisogno".. Ma mai in modo risolutivo perché vi deve essere una continua dipendenza.. un po come gli aromatizzanti mescolati al tabacco: è vietato per legge, ma tutte le grandi case produttrici continuano allegramente a farceli fumare.. La parola è "fidelizzare", capisci.. così continui a consumare quel prodotto. Gli psicofarmaci, come i farmaci in generale, non sono altro che "prodotti" che rispondono a logiche perverse.. con la complicità della classe medica (non tutta, forse..). Si inventano nuovi esami perché si inventano nuove patologie, si abbassa la soglia dello "star bene" affinché ci convinciamo che siamo tutti ammalati, e quindi consumiamo sempre più medicine..
Che dirti? E' sconsolante, lo so.
Meglio continuare a farsi le canne, rimanendo però consapevoli del mondo che ci circonda. E che dobbiamo cambiare, partendo dalle nostre scelte.
Un abbraccio.
mauro