"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci

lunedì 19 novembre 2007

Berlusconi e il Fuhrerprinzip



19 novembre 2007 | 18:49

Il Cavaliere è tornato in gran forma, un comizio improvvisato ed è nato il Partito del Popolo delle Libertà. Evviva.

E’ tornato Lui. Un po’ ci mancava, ma è stato un ritorno col botto: ha dato i numeri come solo lui sa fare e si è inventato un Partito del Popolo lì per lì. All’impronta.
Resosi conto che a fare a capocciate con Prodi poteva solo rimetterci, ha tentato il colpo di teatro, in cui è un maestro. Ha raccolto le firme per chiedere che cadesse il governo e ha messo un poeta a contarle, Sandro Bondi. Questi, a un’ora dalla chiusura dei gazebo ha annunciato che erano state raccolte 7.027.000 firme. Come faceva a saperlo così presto? Semplice, per il Partito Democratico avevano votato in tre milioni e mezzo, e Berlusconi doveva poter dire che ai suoi gazebo si erano recati il doppio delle persone che avevano votato alle Primarie del Partito democratico. Per cui presto fatto, magari hanno firmato anche in dieci milioni, ma non era quello che gli interessava, serviva il doppio e il doppio è stato. Bravo Bondi, poi, visto che Fini e Casini facevano gli schizzinosi riguardo alla sua linea politica ha deciso al volo di far confluire Forza Italia in un nuovo partito. Un partito di cui non si sapeva l’esistenza fino a ieri e in cui confluiranno, oltre a Forza Italia, i circoli di Michela Vittoria Brambilla, la “Paris Hilton” della politica italiana e, a quanto pare, Carlo Giovanardi, il Giovanardi della politica italiana, come al solito, brillante come il catrame e acuto come una sfera.

La nuova formazione, partorita dalla luminosa mente del Cavaliere non poteva però essere un semplice e banale partito democratico, è molto di più, è il Partito del Popolo. Se non lo voti non ne fai parte. Il fatto che il Popolo in questione sia stato tenuto all’oscuro fino ad oggi e che sia stata solo un’idea di un brevilineo imprenditore in una notte di euforia non cambia nulla. Da oggi tutti a chiedere cosa pensa il prossimo del nuovo partito del Popolo. I dirigenti di Forza Italia, che fino a ieri non ne sapevano nulla, naturalmente non hanno opposto resistenza, Dell’Utri si è dimostrato subito entusiasta, Bondi figurarsi, mentre tra gli alleati ha applaudito solo il buon Giovanardi che si è lanciato anche in ardimentosi paragoni: “Nasce il partito popolare come quello spagnolo e la Democrazia Cristiana tedesca. Berlusconi lo promuove e tutti devono concorrere”. Certo anche il partito popolare spagnolo è nato dall’idea, dai soldi e dal potere mediatico di un simpatico signore, per non parlare della Cdu tedesca. Stesso procedimento, stesso stile, stesso senso della misura.

A dire il vero, di tedesco in questa nuova formazione pare esserci solo il Fuhrerprinzip, teoria per cui la volontà collettiva del popolo (Volk) si esprime attraverso il capo che la rappresenta. Servire il capo significa quindi servire il popolo, che cortesemente ringrazia. I primi sondaggi danno già il nuovo partito (del Popolo) al 40%. Il popolo è serv(it)o. Il restante 60% si adegui.

redcap

fonte: http://www.sabatoseraonline.it/home_ssol.php?site=1&n=articles&category_id=23&article_id=107296&l=it

fonte immagine: http://blog-static.excite.eu/it/blogs/berlusconite/share/img/Berlunudo.JPG

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1 commento:

Franca ha detto...

Magari sulle firme, visto come sono state raccolte, si potrebbe fare un po' di tara...