Scritto da Claudio Burlando | |
sabato 22 settembre 2007 | |
Domenica scorsa è successo che per una deplorevole distrazione io abbia imboccato contromano uno svincolo stradale. Dopo pochi attimi ho visto un'altra automobile procedere contro di me e mi sono reso conto dell’errore e del fatto che potevo provocare danni anche gravi ad altre persone. Per fortuna siamo riusciti a evitare un incidente, e io mi sono ripetutamente scusato con l’altro automobilista, che aveva in macchina alcuni familiari, e che era comprensibilmente spaventato e irritato. Poco dopo è sopraggiunta una pattuglia della polizia: agli agenti ho spiegato il mio errore e mi sono nuovamente scusato. Sia l’automobilista, sia gli agenti mi hanno naturalmente riconosciuto. Quando mi è stato chiesto di esibire comunque un documento di identità per la stesura del rapporto, mi sono accorto di avere anche dimenticato la borsa in cui normalmente tengo patente e passaporto: ecco perché ho consegnato, su richiesta degli agenti, un vecchio tesserino da parlamentare, necessario alla identificazione formale. Ho chiesto di pagare la relativa multa e mi è stato detto che mi sarebbe arrivato il verbale a casa. Sono rimasto fermo con gli agenti per circa un’ora, dopo di che ho avvisato dell’accaduto il Questore, raccomandandomi anche con lui che mi fossero applicate tutte le sanzioni previste dalle infrazioni commesse. Non è vero dunque che io abbia esibito il tesserino per ottenere un qualche favore, né che me ne sia andato via subito dopo il fatto, né che decine di macchine abbiamo rischiato un incidente. L’unica cosa veramente importante in questa storia è che qualcuno, per colpa mia, poteva farsi male. Ma per fortuna non è successo. Resta però una domanda: è giusto che uno dei maggiori quotidiani italiani sbatta il “mostro” Burlando in prima pagina, dipingendomi come pessimo esponente della odiata “casta” dei politici e descrivendo un comportamento che non ho mai tenuto, senza peraltro nemmeno interpellarmi sui fatti? Sia chiaro: sono convinto che sia sacrosanta la più netta critica verso qualunque comportamento scorretto di chi si assume una responsabilità pubblica. Penso però che questa critica, per essere davvero efficace a per aiutare la nostra democrazia - con tutta evidenza in grave sofferenza - debba essere anche precisa e fondata. Nel giro di qualche ora da quando le rassegne stampa hanno rilanciato lo “scoop” de "Il Lavoro", ho ricevuto decine di e-mail di cittadini furiosi che mi invitano a dimettermi e mi ricoprono di insulti. Per una colpa che, in tutta coscienza, non ho commesso. La cosiddetta “casta” ha sicuramente molte responsabilità, ma se la cura alle malattie della politica si riduce allo scatenamento irrazionale di sentimenti di odio, credo che il risultato sarà assai peggiore del male che vogliamo eliminare. |
fonte: http://www.claudioburlando.it/j/index.php?option=com_content&task=view&id=31&Itemid=31
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Burlando, patente sospesa un anno
Maximulta e stop all'auto 3 mesi
GENOVA - Come lui stesso aveva chiesto, la pena inflitta al presidente della Regione Liguria colpevole di aver percorso contromano un tratto della A10, è stata esemplare: "Sospensione della patente di guida per un anno; decurtazione di dieci punti-patente; sanzione di 3.508 euro e fermo amministrativo per tre mesi dell'auto".Al presidente della Regione - si legge in una nota redatta dal Prefetto di Genova - sarà inoltre "comminata nei prossimi giorni la sanzione di 72 euro prevista dall'articolo 180 del Codice della strada perchè al momento dell'infrazione non aveva con sé la patente di guida".
Il diretto interessato incassa senza batter cigilio. "Ho ammesso immediatamente il mio errore, ed è giusto che io paghi", ha commentato Burlando. "Mi sembra che anche da questo atto - ha aggiunto - risulti che sin da domenica mattina, nel momento in cui ho incontrato gli agenti della polizia, ho ammesso e spiegato il mio errore di guida, dichiarandomi immediatamente disposto a corrispondere alle sanzioni del caso, che infatti oggi sono state definite".
All'indomani dell'episodio il Governatore aveva ammesso la "deplorevole distrazione" al volante, chiedendo al questore "che nei miei confronti la legge fosse applicata col massimo rigore". E con il massimo rigore è stata applicata: maximulta, patente sospesa per un anno, fermo amministrativo dell'auto per tre mesi.
fonte: http://www.repubblica.it/2007/09/sezioni/cronaca/burlando-contromano/patente-sospesa/patente-sospesa.html
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4 commenti:
E'questo il pericolo del giustizialismo.
Ma,purtroppo per loro, finchè non c'è prova contraria tutti innocenti,altro che storie!
La casta esiste eccome,ma certe forme che tendono ad accumunare tutti nello stesso calderone, non hanno nulla a che vedere con l'ideale della mia parte politica Quindi :comunista ,democristiano o fascista che sia esprimo la mia solidarietà al "mostro".
Con buona pace degli araldi e dei loro paggi.
Suerte
Val
Un comune cittadino può sbagliare e se preso paga.
Un uomo che occupa un'altissima carica istituzionale non deve commettere questo genere di errori e non credo che si debba spiegare il perchè. Le spiegazion i possibili sono due:
Burlando si ritiene un cittadino normale e allora sbaglia. Egli ha il dovere di dare l'esempio.
Burlando si ritiene VIP, e allora sbaglia e appartiene alla casta che attualmente è sotto i riflettori.
Che si sia distratto nell'andare contromano non appare credibile.
Comunque non conosco e non ho niente contro Burlando, ma le critiche sono sacrosante.
Diciamo che le colpe le ha eccome perchè il fatto c'è e rimane tutto,però ,come sempre la differenza la fa l'uomo ed io al suo posto mi sarei dimesso.
In questo modo avrei fatto tacere tutte le cornacchie mediatiche "alla Corona" di questo paese e avrei dimostrato,soprattutto a me stesso e alla mia coscienza di essere persona per bene.
Per il resto esiste la giustizia(che in questo paese è annichilita dai condoni-indulti-mancanza dicertezzadellapena-favoritismiaigruppidellafinanza asecondadichitihapagatolacampagnaelelettorale ecc ecc)che porta a ragionare e di conseguenza alla giusta pena.
Poi passiamo alla vendetta e al sensazionalismo ,fatte passare attraverso la gogna mediatica, tanto per l'ultimo(che nemmeno lui può sbagliare) quanto per il cosidetti Very ecc ecc,da qui possiamo tranquillamente dire che la legge non è uguale per tutti.
I ladri di mandarini si beccano anni di galera,alcuni innocenti(pochi ,ma comunque troppi)pagano per colpe di errori giudiziari (e meno male che non c'è la pena di morte) ,i capri espiatori"amici miei" (si fa per dire) finiscono sulla bocca di tutti come i peggiori ladri del secolo e altri continuano a fare i lader(manca la e volutamente)al governo e all'opposizione e in altre parti gettando vagonate di fango su gli onesti ,fuori e dentro ai palazzi,ma l'importante e spostare gli scoop sull'errore umano che ,non essendo noi macchine perfette e sempre in agguato, e dei drammi di paese che non hanno colpevoli.
Delle due l'una: o siamo tutti innocenti fino a prova contraria oppure come dice il papa di Chiara siamo tutti fascisti ,pardon colpevoli.
Ah questa augusta romanità italica, che salta sempre fuori in noi quando ci comandano di indignarci (per pochi giorni)per non risolvere nulla di veri problemi del paese a cominciare dalle risposte da dare a tutti quelli che aspettano ancora giustizia ,da morti e da superstiti o famigliari delle vittime di stragi di stato e similari.
L'unica cosa che da fastidio,non è l'errore(che non capita soltanto a Dio),ma il voler a tutti costi tirare in ballo atre persone per gli sbagli tuoi.
Burlando,e visto che ci siamo giudice di Sanremo,possiamo gentilmente sapere che cazzo c'entrano la casta e i ragazzi del G8 con i vostri sbagli?
Suerte
Val
L'errore capita a tutti e siccome anche i politici sono esseri umani, è possibile che Burlando si sia sbagliato e abbia imboccato un senso contrario.
L'errore imperdonabile invece, secondo me, l'ha compiuto quando ha tirato fuori il tesserino da parlamentare. Se non aveva la patente e la carta d'identità (anche questo può capitare a chiunque) come chiunque altro avrebbe dovuto dichiarare le proprie generalità lasciando in tasca il tesserino.
E' questo particolare che alla fine lo rende non credibile.
Secondo me ci ha provato, poi visto il gran rumoreggiare delle piazze di questi giorni, è dovuto tornare indietro.
E Grillo ringrazia...
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