Si svolti a Beirut i funerali del deputato antisiriano Antoine Ghanem e delle sue due guardie del corpo uccisi mercoledì in un attentato, mentre in tutto il paese è stato decretato il lutto nazionale. Le tre bare, inizialmente accolte all'ospedale libanese-canadese di Beirut, sono state avvolte dalla bandiera libanese e portate a spalla dagli scout del partito delle Falangi, hanno raggiunto la chiesa del Sacro Cuore, nel sobborgo cristiano di Badaro, nella parte orientale della città. La processione, accompagnata dalle sirene delle forze di sicurezza e di un'ambulanza, si è diretta verso la sede del partito Kataeb nella zona cristiana di Furn el-Chebbak. Moltissime le bandiere del partito, delle forze armate libanesi e del Libano, così come le gigantografie del parlamentare antisiriano.
Nelle adiacenze del suo ufficio, centinaia di persone hanno atteso il passaggio dei feretri, issando bandiere e vessilli di Kataeb e intonando l'inno nazionale. Numerosi i cartelli e le scritte in onore delle deputato ucciso: «Antoine Ghanem martire del Libano», «Martire dopo martire» o «Non lo dimenticherai mai». Durante la processione, donne vestite a lutto hanno lanciato petali di fiori dai balconi, mentre seguaci delle Falangi e delle Forze libanesi, l'altro partito cristiano della coalizione parlamentare, hanno intonato slogan in memoria di Ghanem: «Antoine, rimani vivo in noi».
Banche, uffici, scuole e attività commerciali sono rimasti chiusi. Il primo ministro Fouad Siniora aveva dichiarato una giornata di lutto nazionale. Erano presenti il leader del partito delle Falangi ed ex presidente della Repubblica Amin Gemayel, e il leader druso Walid Jumblatt, uno dei principali esponenti della maggioranza parlamentare antisiriana.
L'assassinio di Antoine Ghanem, deputato antisiriano della maggioranza, rischia di far cadere nuovamente il Libano nell'instabilità. Il parlamentare cristiano è il quarto deputato antisiriano assassinato dal 14 febbraio 2005, quando fu ucciso l'ex primo ministro Rafiq Hariri. Martedì prossimo è prevista l’apertura della seduta parlamentare per l'elezione del Presidente della Repubblica, che è uno dei motivi che ha fatto aumentare la tensione tra la maggioranza antisiriana e l'opposizione guidata da Hezbollah.
Il Consiglio di sicurezza della Nazioni Unite ha fermamente condannato l'attentato di mercoledì e ha chiesto che gli attentati ai dirigenti politici del paese cessino immediatamente. Il segretario generale, Ban Ki-Moon, ha ammonito che l'emergere di due governi rivali in Libano sarebbe «la peggiore ipotesi» e ha invitato all'elezione di un nuovo presidente della Repubblica nei tempi previsti.
Pubblicato il: 21.09.07
Modificato il: 22.09.07 alle ore 8.24
fonte: http://www.unita.it/view.asp?idContent=69054
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