"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci

domenica 23 settembre 2007

Il raggio del dolore è qui

Luca Annunziata
News
venerdì 21 settembre 2007


Roma - "È come toccare un filo rovente,
ma non c'è caldo: solo la sensazione del calore. E non ci sono bruciature o vesciche". Sono le parole con cui Michael Hanlon, giornalista del Daily Mail - qui sotto nella foto pubblicata dal suo giornale - racconta la sensazione provata quando ha messo la punta del dito davanti ad un modello (in scala ridotta) di una pistola a raggi pensata per stimolare direttamente i centri del dolore, ma senza causare danni permanenti.

Non si tratta in assoluto di una novità, visto che in passato erano state già presentate armi simili adatte sia ad essere utilizzate sulle persone, che all'uso contro veicoli ostili. Ma Silent Guardian, questo il nome del dispositivo studiato dall'americana Raytheon, dovrebbe essere già pronto ad entrare a far parte dell'equipaggiamento standard delle forze armate statunitensi.

Il giornalista britannicoNella sua versione operativa, il Guardiano Silenzioso, una specie di phaser sparadolore, ha le dimensioni e la forma di un televisore al plasma da salotto: può essere comodamente montato sul tetto di una jeep o di un mezzo leggero da battaglia, ed è stato studiato per disperdere facilmente le folle. Una volta in funzione, Silent Guardian diffonde attorno alla sorgente un invisibile campo di microonde molto simili a quelle impiegate nei forni casalinghi, ma regolate in modo tale da non penetrare in profondità nel corpo umano e per stimolare unicamente le terminazioni nervose.

La sua portata è di circa ottocento metri, e causa un dolore definito "agonizzante" a tutti coloro che si trovino entro questo raggio: neppure il più coraggioso dei marine sarebbe riuscito a resistere più di qualche secondo prima di cominciare a scappare.

Nonostante le voci che si erano diffuse nei mesi scorsi, gli Stati Uniti hanno smentito fermamente di aver già utilizzato questo tipo di arma in Iraq: con l'impiego di Silent Guardian, tuttavia, sarebbe possibile risolvere facilmente quelle situazioni, cariche di tensione e di rischi, che vedono sempre più spesso forze ostili mescolate alla popolazione civile. Il dispositivo, infatti, non sembra causare danni permanenti, e il suo effetto svanisce non appena disattivato.

In ogni caso, sebbene il produttore ponga l'accento nei suoi comunicati stampa sulla relativa sicurezza dell'uso di Silent Guardian, i test condotti fino ad oggi hanno tutti imposto alle "cavie umane" di rimuovere occhiali, lenti a contatto e oggetti metallici dalle tasche. Il dispositivo, dicono i più pessimisti, potrebbe non essere così innocuo come sostenuto.

Quello che preoccupa i generali americani, è il rischio che l'uso del phaser possa essere considerato una "tortura di massa". Una ipotesi per altro condivisa dal dottor John Wood, biologo del University College di Londra, che teme seriamente l'utilizzo della nuova generazione di armi da parte di personaggi senza scrupoli: nelle mani sbagliate, Silent Guardian potrebbe diventare un meccanismo di supplizio davvero crudele.

Luca Annunziata

fonte: http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2070082

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USA a caccia di psicoscienze sovietiche



AlfonsoMaruccia
venerdì 21 settembre 2007


Roma - Dopo aver dovuto chiudere in via definitiva i lavori di allestimento del Grande Fratello ADVISE per manifesta inaffidabilità dello stesso, il Department of Homeland Security (DHS) si appresta a spendere i soldi dei contribuenti americani rincorrendo le ultime tendenze delle scienze cognitive che provengono da laboratori dell'ex-URSS. Gli sviluppatori di un software apparentemente in grado di leggere la mente e le reazioni inconsce, chiamato Mindreader 2.0, stanno per essere assoldati dagli americani, nella speranza che lo screening cerebrale permetta di individuare i terroristi semplicemente dai loro pensieri latenti.

Svela i retroscena della intricata vicenda un lungo articolo pubblicato da Wired: Mindreader 2.0 si sviluppa sulle fondamenta delle ricerche sovietiche per il controllo della mente, progetto perseguito durante la Guerra Fredda in gran segreto e che ora è alla portata del miglior offerente sul mercato internazionale. La tecnologia basa i propri principi su una nuova branca di studi del comportamento umano, l'ecopsicologia, che connette in maniera diretta lo stato mentale all'ambiente esterno e i condizionamenti possibili in questo contesto.

Gli studi sul software, conosciuto anche come Semantic Stimuli Response Measurements Technology (SSRM Tek), vengono portati avanti al Psychotechnology Research Institute, istituto gestito da Elena Rusalkina alla periferia di Mosca. E proprio qui, in un piccolo stanzino circolare senza finestre e con una sola porta, un computer viene adoperato per testare il comportamento dei volontari che si sottopongono agli esperimenti.

Rusalkina è la moglie di Igor Smirnov, controverso scienziato russo accreditato di incredibili capacità di controllo della mente, che ha lavorato anche per il KGB ed è considerato in patria come l'inventore delle "armi psicotroniche", che secondo la Rusalkina sono più pericolose dell'arsenale di armi nucleari attualmente presente nel mondo. Il lavoro dell'istituto deve tutto proprio alle ricerche Smirnov, passato a miglior vita tre anni fa e sostituito dalla moglie nella gestione dell'istituto.

Il principio su cui si basano le suddette psico-armi, e che Mindreader 2.0/SSRM Tek eredita, è la capacità - o presunta tale - di influenzare profondamente l'inconscio delle persone, registrarne le reazioni automatiche e agire di conseguenza. Il caschetto adoperato per i test nello stanzino simil-luogo di tortura fuori Mosca serve proprio a leggere queste reazioni: il soggetto dell'esperimento viene messo davanti a qualcosa di apparentemente innocuo - come può esserlo un videogame - che però invia allo schermo immagini subliminali troppo brevi per emergere alla soglia della coscienza, ma che vengono tuttavia registrate e comprese dall'inconscio.

Se ad esempio vengono proiettate fotografie di Osama Bin Laden o del World Trade Center, il pulsante da premere in risposta alle immagini varia drasticamente e senza possibilità di controllo consapevole tra gli innocenti e i presunti terroristi, stando almeno a quanto sostengono i ricercatori. Un principio che - se funzionasse come promette - potrebbe essere applicato allo screening negli aeroporti dagli apparati di controllo del DHS.

Un rapporto, quello tra i russi delle armi psicotroniche e gli agenti americani che comincia molti anni fa, quando Smirnov e le sue ricerche furono coinvolti nel mattatoio di Waco, Texas: lo scienziato russo propose di bombardare le persone asserragliate assieme al cultista David Koresh con suoni in apparenza simili al grugnire stridulo di maiali isterici, contenenti però segnali subliminali che invitavano alla resa. L'FBI decise di agire altrimenti quando Smirnov rivelò che, nel caso i segnali non avessero funzionato, i seguaci di Koresh avrebbero potuto tagliarsi la gola l'un l'altro.

La riapparizione delle tecnologie dietro Mindreader si deve alla società canadese Northam Psychotechnologies, che funge da distributore dello Psychotechnology Research Institute per il territorio nordamericano. Grazie al Project Hostile Intent, ennesimo progetto del DHS che può beneficiare dei 973 milioni di dollari stanziati dall'amministrazione USA per il riconoscimento degli individui con intenti ostili prima ancora che questi debbano metterli in mostra, società che lavorano per il DHS hanno mostrato rinnovato interesse per le ricerche russe.

La prospettiva dell'utilizzo delle armi psicotroniche non convince tutti: Geoff Schoenbaum, neuroscienziato della University of Maryland, dice di non essere a conoscenza di alcun lavoro scientifico serio che dia credibilità alle tecnologie che sono dietro Mindreader/SSRM Tek: se è pacifica la possibilità che la mente recepisca segnali al di sotto della soglia dell'attenzione e ne venga influenzata di conseguenza, sostiene lo scienziato, non è stata attualmente prodotta alcuna evidenza del fatto che una possibile reazione ai messaggi subliminali possa essere sufficiente, o adeguata, all'individuazione di potenziali terroristi o individui con intenti delittuosi.

"Stiamo ancora lavorando al livello di come i topi imparano che una luce prelude alla somministrazione del cibo" osserva Schoenbaum, "Questo è il livello della moderna neuroscienza". Se ci fosse la possibilità di fare le cose che pretendono il software Mindreader faccia "si verrebbe a sapere". Una scoperta del genere "non sarebbe certo limitata ad un gruppuscolo di russi in un seminterrato" conclude sprezzante l'esperto.

Alfonso Maruccia

fonte: http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2070052

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IMPORTANTE: LEGGETE ANCHE:

Terrore e Guerre: IRRORAZIONE ED ARMI ELETTROMAGNETICHE NELL'ERA DELLA GUERRA NUCLEARE

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2 commenti:

Franca ha detto...

Trovo tutto ciò spaventoso.
E come non considerare strumento di tortura questo Silent Guardian?

Equo ha detto...

Le truppe inglesi di occupazione nel Nord-Irlanda, per difendere gli automezzi militari dalle bottiglie molotov che venivano lanciate loro contro, le dotarono di griglie di protezione metalliche che le facevano rimbalzare. I ragazzini di Belfast, allora, legarono ami da pesca al collo delle bottiglie in modo che s'impigliassero proprio nelle suddette griglie... L'esercito americano in Viet-Nam spese milioni di dollari per una "rete elettronica" che doveva segnalare il passaggio di truppe dal Nord al Sud di quel Paese. I contadini locali facevano regolarmente passare dei bufali attraverso tali controlli, provocando l'alzarsi degli aerei USA che bombradavano il nulla... sino a che si stufarono e smantellarono tutto. Allo stadio attuale il "raggio del dolore" è eliminabile da una fionda, una biglia di ferro ed una buona mira. Quando provvederanno a proteggere l'emettitore... la fantasia popolare troverà altre strade. Ovvio che marchingegni del genere ( o come la dimenticata "Bomba N" che uccide le persone senza danneggiare edifici e installazioni) denunciano la disumanità di un sistema... ma non sarà la tecnologia a fermare il progresso sociale: continua a farmi più paura la televisione!