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«Foto, cartografia e uno schizzo degli interni della sede del "Paz"; tre taniche con circa 14 litri di nitro-diluente antinebbia, altamente infiammabile e nocivo; quattro ricetrasmittenti; tre pistole a gas con altrettante bombolette di gas e una scatola di piombini; una pistola a salve; dieci coltelli a serramanico, due tirapugni, due catene di ferro, due bastoni in legno, due pugnali, tre manganelli, ma anche tre baionette, due piedi di porco, un taglierino, due passamontagna e una calza di nylon».
I carabinieri del Reparto informativo del Nucleo operativo di Rimini, supportato dai militari dei Nuclei Operativi e Radiomobili delle Compagnie di Rimini e Riccione, hanno fermato 11 simpatizzati o aderenti al movimento politico di estrema destra "Forza Nuova". «Nella disponibilità del gruppo - dicono le forze dell'ordine - c'era anche nastro da imballaggio e isolante, sette metri di corda, un cavo di metallo lungo più di mezzo metro con tre viti in acciaio sporgenti inserite all' estremità, guanti in pelle e in gomma, una torcia illuminante».
Le accuse di cui devono rispondere, a vario titolo, sono «concorso in tentato incendio e tentato sequestro di persona, aggravato dal numero delle persone che vi hanno preso parte, dall'avere determinato a commettere i reati anche minori, dall'avere agito con finalità di terrorismo e di eversione dell'ordine democratico».
L'operazione, chiamata "Red house", ha permesso di documentare che il gruppo dei forzanovisti stava progettando una irruzione all'interno del "Laboratorio occupato Paz" di Rimini, con l'intenzione - secondo le indagini - di sequestrare l'unico giovane dell'area antagonista presente nella struttura di via Montevecchio, e di danneggiare poi l'edificio con liquido infiammabile.
I decreti di fermo sono stati emessi dal Pm Elisabetta Melotti della Dda di Bologna. Per analoghe ipotesi di reato sono stati controllati, e indagati in stato di libertà, due minori, la cui posizione sarà valutata a parte dalla competente autorità giudiziaria del capoluogo emiliano.
I fermi, oltre che nei confronti di Bonelli, sono stati disposti per Camillo Borriello, 67 anni, di Rimini; Andrea Ceschi, 35 anni, riminese; Salvatore Fabio Consoli, 22 anni, di San Leo (Pesaro-Urbino); Adamo Conti, 26 anni, di Coriano (Rimini); Luca Donati, 20 anni, di Rimini; Alberto Fabbretti, 25 anni, di Sogliano sul Rubicone (Forlì-Cesena); Antonio Morobianco, 26 anni, residente a Rimini; Pasquale Rubbera, 22 anni, residente a Cesenatico (Forlì Cesena); Mirco Ottaviani, 20 anni, di Verucchio (Rimini); Nicolò Severini, 19 anni, di San Leo.
Nei confronti di Conti i carabinieri hanno proceduto anche all' arresto in flagranza per detenzione a fini di spaccio di stupefacenti; il giovane è stato trovato in possesso di tre grammi e mezzo di cocaina e di materiale per il taglio, la
pesatura e il confezionamento delle dosi.
Il colonnello Aldo Iacobelli, comandante provinciale dei carabinieri di Rimini, in una conferenza stampa ha sottolineato la professionalità dei militari che hanno condotto l' operazione e il "blitz", durato appena una manciata di secondi.
Pubblicato il: 26.09.07
Modificato il: 26.09.07 alle ore 12.59
fonte: http://www.unita.it/view.asp?idContent=69176
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1 commento:
Vale il detto:
"la mamma dei cretini è sempre incinta".
ed è pure poco.
by Mat
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