La guerra è madre di tutte le cose. Divagazioni semiserie di un cuore irriducibilmente anarchico
"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci
mercoledì 26 settembre 2007
Preparavano un assalto: Fermati 11 di Forza Nuova
«Foto, cartografia e uno schizzo degli interni della sede del "Paz"; tre taniche con circa 14 litri di nitro-diluente antinebbia, altamente infiammabile e nocivo; quattro ricetrasmittenti; tre pistole a gas con altrettante bombolette di gas e una scatola di piombini; una pistola a salve; dieci coltelli a serramanico, due tirapugni, due catene di ferro, due bastoni in legno, due pugnali, tre manganelli, ma anche tre baionette, due piedi di porco, un taglierino, due passamontagna e una calza di nylon».
I carabinieri del Reparto informativo del Nucleo operativo di Rimini, supportato dai militari dei Nuclei Operativi e Radiomobili delle Compagnie di Rimini e Riccione, hanno fermato 11 simpatizzati o aderenti al movimento politico di estrema destra "Forza Nuova". «Nella disponibilità del gruppo - dicono le forze dell'ordine - c'era anche nastro da imballaggio e isolante, sette metri di corda, un cavo di metallo lungo più di mezzo metro con tre viti in acciaio sporgenti inserite all' estremità, guanti in pelle e in gomma, una torcia illuminante».
Le accuse di cui devono rispondere, a vario titolo, sono «concorso in tentato incendio e tentato sequestro di persona, aggravato dal numero delle persone che vi hanno preso parte, dall'avere determinato a commettere i reati anche minori, dall'avere agito con finalità di terrorismo e di eversione dell'ordine democratico».
L'operazione, chiamata "Red house", ha permesso di documentare che il gruppo dei forzanovisti stava progettando una irruzione all'interno del "Laboratorio occupato Paz" di Rimini, con l'intenzione - secondo le indagini - di sequestrare l'unico giovane dell'area antagonista presente nella struttura di via Montevecchio, e di danneggiare poi l'edificio con liquido infiammabile.
I decreti di fermo sono stati emessi dal Pm Elisabetta Melotti della Dda di Bologna. Per analoghe ipotesi di reato sono stati controllati, e indagati in stato di libertà, due minori, la cui posizione sarà valutata a parte dalla competente autorità giudiziaria del capoluogo emiliano.
I fermi, oltre che nei confronti di Bonelli, sono stati disposti per Camillo Borriello, 67 anni, di Rimini; Andrea Ceschi, 35 anni, riminese; Salvatore Fabio Consoli, 22 anni, di San Leo (Pesaro-Urbino); Adamo Conti, 26 anni, di Coriano (Rimini); Luca Donati, 20 anni, di Rimini; Alberto Fabbretti, 25 anni, di Sogliano sul Rubicone (Forlì-Cesena); Antonio Morobianco, 26 anni, residente a Rimini; Pasquale Rubbera, 22 anni, residente a Cesenatico (Forlì Cesena); Mirco Ottaviani, 20 anni, di Verucchio (Rimini); Nicolò Severini, 19 anni, di San Leo.
Nei confronti di Conti i carabinieri hanno proceduto anche all' arresto in flagranza per detenzione a fini di spaccio di stupefacenti; il giovane è stato trovato in possesso di tre grammi e mezzo di cocaina e di materiale per il taglio, la
pesatura e il confezionamento delle dosi.
Il colonnello Aldo Iacobelli, comandante provinciale dei carabinieri di Rimini, in una conferenza stampa ha sottolineato la professionalità dei militari che hanno condotto l' operazione e il "blitz", durato appena una manciata di secondi.
Pubblicato il: 26.09.07
Modificato il: 26.09.07 alle ore 12.59
fonte: http://www.unita.it/view.asp?idContent=69176
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1 commento:
Vale il detto:
"la mamma dei cretini è sempre incinta".
ed è pure poco.
by Mat
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