"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci

mercoledì 3 ottobre 2007

Abruzzo, la strage degli orsi

Un esemplare di orso marsicano

Sale a cinque il numero dei plantigradi morti. Il presidente del Parco: "Non mi risulta"Domani Alfonso Pecoraro Scanio nell'oasi per una riunione straordinaria

Vittime anche due cuccioli

Polemica sui tempi: i ritrovamenti risalirebbero a oltre due settimane faMatteoli (An): "Il ministro dell'Ambiente spieghi perché la notizia non è stata diffusa"


PESCASSEROLI - Nel Parco nazionale d'Abruzzo sono state trovate altre due carcasse di orsi, due cuccioli. Con i tre di cui si è avuta notizia ieri sale a cinque il numero dei plantigradi morti negli ultimi giorni, molto probabilmente avvelenati. Nella stessa area, la task force del Corpo forestale ha rinvenuto due carcasse di lupo. Si amplificano le proporzioni di una strage che mette a dura prova l'equilibrio di una delle aree protette più vaste del Paese. Ma è polemica sui tempi dei ritrovamenti: tutte le carcasse, a eccezione di quella di un cucciolo, segnalata ieri, sarebbero state rinvenute fra i dieci e i venti giorni fa. Senza darne notizia. Esponenti di maggioranza e opposizione chiedono al ministro dell'Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio (che domani sarà a Pescasseroli per una riunione straordinaria) di spiegare il perché della "secretazione" delle notizie. Ma il presidente del Parco, Giuseppe Rossi, smentisce: "A quanto so non ci sono nuove uccisioni", i due cuccioli "sono morti per cause naturali".

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I ritrovamenti. Le notizie sulla morte degli orsi sarebbero state divulgate con ritardo rispetto al ritrovamento delle carcasse, tutte inviate all'Istituto zooprofilattico di Roma. I cadaveri dei due cuccioli (dei quali è stata data notizia oggi) sarebbero stati trovati oltre venti giorni fa, l'orso Bernardo più di dieci giorni fa (il ritrovamento è stato segnalato dal Parco come avvenuto venerdì scorso), e allo stesso periodo risalirebbe il rinvenimento dell'orsa. Sarebbe stata tempestiva, invece, la segnalazione della carcassa del cucciolo di cui si è parlato ieri.

Il presidente del Parco: "Un atto mirato". Smentisce il ritrovamento il presidente del Parco, dice di non avere notizia di nuovi decessi e spiega che i due cuccioli sono morti per "cause naturali". "Non vorrei che qualcuno stia rimestando nel torbido - aggiunge Rossi - questa tragedia è un atto mirato, colpire l'idea di area protetta, di cui l'orso marsicano è simbolo".

Matteoli: "Il ministro spieghi perché". Il presidente dei senatori di An, Altero Matteoli, chiede a Pecoraro Scanio, con un'interrogazione urgente, se risponde al vero la notizia della secretazione della morte dei plantigradi, che "avrebbe potuto favorire la prosecuzione delle azioni criminali". "Ho chiesto al ministro - continua Matteoli - quali iniziative intenda porre in essere per individuare i responsabili delle azioni criminose ed evitarne il ripetersi".

Ulivo: "Pecoraro Scanio illustri le misure". Stessa richiesta a Pecoraro Scanio anche da un gruppo di esponenti dell'Ulivo (Sergio Gentili, Paolo Gambescia, Giuseppina Fasciani e Francesco Saverio Garofani), che ritengono "indispensabile rafforzare gli strumenti di vigilanza e di controllo" e chiedono al ministro "di riferire in Aula sulle misure che intende adottare".

La fiaccolata. Una fiaccolata "per chiedere giustizia per questo atto di bracconaggio indegno di un Paese civile e per salvaguardare gli ultimi orsi rimasti" è stata indetta per sabato prossimo, 6 ottobre, alle 18, a Bisegna, in provincia dell'Aquila. La organizzano il Wwf e gli "Amici dell'Orso Bernardo" (così si chiamava uno dei plantigradi morti). Secondo il Wwf, "delinquenti senza scrupoli spargono veleni sul territorio, anche vicino alle case. E' un fenomeno che in pochi anni ha portato alla morte di sei orsi e di decine di grifoni, lupi, aquile reali". Alla fiaccolata aderiscono, fra gli altri, Lav Abruzzo, Lipu, Animalisti Italiani, Italia Nostra, Cgil Abruzzo, Sinistra Democratica, Verdi e Prc.

(3 ottobre 2007)

fonte: http://www.repubblica.it/2007/10/sezioni/cronaca/strage-di-orsi-in-abruzzo/nuovi-3ott/nuovi-3ott.html

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4 commenti:

Tanuccio ha detto...

Ho sentito che forse sono stati dei pastori che sentivano minacciato il loro gregge dalla presenza di carnivori. Adesso non so se esiste anche nel Parco Nazionale dell'Abbruzzo, ma penso di sì, ma nel Parco Nazionale del Gargano c'è un regolamento che risarcisce i pastori o agricoltori per il danno alla produzione fatto da specie selvatiche protette. Ma nessuno conosce questo regolamento... Comunicarlo no?

Franca ha detto...

Credo che il sistema dei risarcimenti sia applicato in tutte le aree in cui ci sia un possibile rischio per l'allevamento e credo anche che le associazioni di categoria ne siano perfettamente consapevoli, ma ancora una volta le ragioni economiche hanno la meglio sulle ragioni ambientali.

Anonimo ha detto...

Lupo, c'è solo un piccolo particolare.. Gli orsi marsicani sono quasi del tutto erbivori, diventano carnivori solo in caso di estrema necessità (sei si inaridisce, cioè, la primaria fonte di cibo). Quindi, il discorso delle greggi minacciate è la tipica "bufala" di chi non è, o non vuole essere correttamente informato.
mauro

Anonimo ha detto...

Mauro, sei un grande! :))
... Le sai tutte! ;)

Ciao :)