"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci

mercoledì 3 ottobre 2007

Debiti formativi addio: torna l'esame a settembre




Firmato il decreto che ripristina i vecchi esami a settembre: "chi ha colmato le lacune andrà avanti, chi ha bisogno di più tempo si fermerà".

Mandato alle scuole di organizzare corsi di recupero durante l'anno e d'estate.


Roma, 3 ottobre 2007- Tornano gli esami di riparazione nelle scuole superiori. Erano stati sospesi nel 1995 dall'allora ministro Francesco D'Onofrio. Una necessità, ha spiegato il ministro della Pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, che oggi ha firmato un decreto che reintroduce gli esami di recupero a settembre solo nelle secondarie superiori.

"Quarantadue studenti italiani su 100 - ha detto Fioroni - vengono ammessi con debito alla classe successiva, solo uno su 4 lo recupera, gli altri vanno avanti comunque. Sarebbe imperdonabile prendere atto di questa situazione, che è grave culturalmente e socialmente, e non fare nulla. Per questo ho deciso di stabilire una data, il 31 di agosto, e comunque prima che inizi il nuovo anno scolastico, per accertare di aver colmato le lacune. Le scuole organizzeranno corsi e faranno verifiche anche durante tutto l'anno, ma l'ultima chiamata dovrà essere fatta prima che ricominci l'anno: chi ha saldato andrà avanti, chi ha bisogno di più tempo si fermerà».

Fioroni ha sottolineato anche che per far fronte alle nuove esigenze ci saranno appositi stanziamenti e intanto si comincia con 30 milioni di euro.
«Ignoro - ha detto il ministro della Pubblica istruzione - se pretendere serietà dalla scuola e responsabilità dai ragazzi sia progressista o passatista: so solo che era ora di farlo. Una scuola seria ed esigente garantisce tutti, ma soprattutto i più deboli: i ragazzi che non hanno alle spalle famiglie e condizioni sociali in grado di aiutarli a farcela comunque. Deve farlo la scuola».

Fioroni ha criticato in maniera chiara la terminologia mutuata e trapiantata dal mondo dell'economia per il «sistema dei debiti» e ha osservato che in ogni caso «i debiti si saldano», mentre attualmente a scuola questo non accade più.

«Visto che ci affidiamo ai paragoni economici - ha continuato - è giusto il caso di osservare che, in mancanza di una verifica seria sull'effettivo saldo dei debiti, la scuola rischia di diventare come quelle banche coinvolte nella vicenda dei mutui subprime, con centinaia di migliaia di debitori costretti all'insolvenza e con le compagnie che li avevano concessi ridotte in bancarotta. Con l'aggravante che qui parliamo di debiti formativi e far arrivare all'università o sul mercato del lavoro uno studente senza basi solide per andare avanti e un danno irreversibile prima di tutto per il debitore, cioè i ragazzi non avranno più l'opportunità di colmare lacune vecchie e stratificate. E questo è un conto che la vita, comunque, gli presenterà».



IL DECRETO

Entro il 31 agosto e comunque prima che inizi il nuovo anno scolastico i consigli di classe dovranno accertare che l'alunno abbia colmato le lacune, "chi ha saldato andrà avanti, chi ha bisogno di più tempo si fermerà".

Le scuole dovranno organizzare, subito dopo gli scrutini intermedi, interventi didattico-educativi di recupero per gli studenti che abbiano presentato insufficienze; dopo i corsi di recupero, che si terranno nel corso dell'anno scolastico, gli studenti dovranno affrontare delle verifiche intermedie per dimostrare di aver recuperato il debito.

Dopo lo scrutinio finale, gli istituti organizzeranno ulteriori corsi di recupero, durante l'estate, per gli studenti che non hanno ottenuto la sufficienza in una o più discipline. Secondo il decreto firmato da Fioroni, entro il 31 agosto di ogni anno, si dovranno concludere le iniziative di recupero e subito dopo, ma non oltre l'inizio delle lezioni dell'anno successivo, si effettueranno le verifiche finali sulla base delle quali si conclude lo scrutinio dell'alunno con un giudizio definitivo: promozione o bocciatura.

fonte: http://qn.quotidiano.net/2007/10/03/39594-debiti_formativi_addio.shtml

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3 commenti:

Franca ha detto...

Personalmente sono d'accordo che i "debiti debbano essere saldati".
Speriamo solo che effettivamente le scuole mettano in atto dei validi corsi di recupero e che gli studenti non siano lasciati in pasto alle "ripetizioni private"

Anonimo ha detto...

Sono uno studente e credo che questa riforma sia una vera CAZZATA!!! Noi studenti dobbiamo subire le riforme di tutti, che arrivano a sorpresa e senza nessun preavviso. I professori poi, sono pochi motivati visti i lori bassi stipendi. Ad esempio io avuto il debito di matematica. Non credo che la colpa sia mia, non ho studiato poco (tenete conto che vado comunque in un liceo scientifico sperimentale), ma della professoressa visto che è mancata per ben due mesi nel secondo quadrimestre, (ed è stata rimpiazzata 3 settimane dopo da un supplente economico che infatti non insegna e passava le lezioni a urlare e a non fare un cazzo!!). giudicate voi...

Anonimo ha detto...

Sono una studentessa in un istituto d'arte, sono stata rimandata a settembre per un debito di matematica. Colpa non solo mia, ma anche dell'insegnante che è rimasta incinta verso metà anno (mi sembra di ricordare febbraio)e il nostro supplente più che urlare non faceva. Questo non mi sembra molto giusto, considerando che le lezioni di recupero sono state fatte a fine giugno. Questo vuol dire che ai primi di settembre non si ricorderà più nulla.
Spero mi vada bene comunque, considerando che è una materia anche poco considerata in un artistico.