AL LUPO, AL LUPO!
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lunedi 08.10.2007 ore 20.47
Il ministro cita l'intervento di Aldo Moro alla Camera 30 anni fa sul terrorismoAveva detto di sentirsi isolato e sotto attacco mediatico
Continua la polemica. Il centrodestra: "Venga in aula a spiegare le sue parole. Altrimenti fa solo confusione"
Rutelli: "Cautela con l'utilizzo di certe parole".
Il Guardasigilli contestato durante la parata sulla Quinta strada
NEW YORK - "Non ci lasceremo processare sulle piazze". A New York per il Columbus day il ministro della Giustizia Clemente Mastella utilizza una frase di Aldo Moro dell'epoca dello scandalo Lockheed per ribattere alle polemiche e agli attacchi mediatici delle ultime settimane. Il titolare di Via Arenula ha anche confermato quanto detto ieri sui rischi terrorismo e il ritorno a un clima che ricorda quello di 30 anni fa.
Era il 18 novembre 1977 quando Aldo Moro pronunciò il suo discorso alla Camera. "Moro disse non ci faremo processare sulle piazze, io ripeto non ci lasceremo processare sulle piazze mediatiche o su qualsiasi piazza" ha detto trenta anni dopo il ministro. Se uno vuole cambiamenti, ci sono le elezioni per questo, ha aggiunto: "Al momento del voto la gente può scegliere liberamente...C'è un senso delle istituzioni che qualcuno in Italia fa finta di non capire".
Il Guardasigilli ci tiene a sottolineare che "i biglietti aerei per New York sono stati pagati da me". Una replica dopo le polemiche di queste settimane su voli di stato e mezzi di trasporto "istituzionali" usati nel tempo libero.
Ma è il suo allarme terrorismo a tenere banco nella polemica politica. "Il clima attuale in Italia rischia di essere un terreno di cultura di un neoterrorismo che in Italia non è mai stato eliminato completamente" ha detto domenica il Guardasigilli lamentando il fatto di essere da settimane sotto attacco mediatico e quindi di sentirsi isolato. Una frase giudicata da molti, sia nella maggioranza che nell'opposizione, un pericoloso azzardo.
La Cdl "invita" il ministro a spiegare e a spiegarsi nelle sedi opportune altrimenti si crea solo confusione. Alfredo Mantovano (An) riconosce "un clima poco rassicurante sul fronte dell'eversione interna. Però messaggi estemporanei e sommari, come quelli lanciati da New York dal ministro Mastella non aiutano e generano soltanto confusione". Il leader dell'Udc Lorenzo Cesa invita il ministro "a venire in aula a spiegare perchè che ha lanciato un grave allarme che va oltre l'ambito del caso personale". Le azzurre Iole Santelli e Isabella Bartolini vogliono spiegazioni in aula.
Le critiche non mancano anche nella maggioranza. Il vicepremier Francesco Rutelli invita "a usare le parole con parsimonia". E il sottosegretario Paolo Cento (verdi) "Mastella sbaglia ad evocare il fantasma del terrorismo". Il presidente della Camera Fausto Bertinotti non ha "elementi di conoscenza". Poi vola alto con un'analisi sociopolitica del fenomeno terroristico: "Il terrorismo è sempre una manifestazione che interviene nella sfera autonoma della politica, come fondazione soggettiva. Non c'è mai una determinazione meccanica tra una condizione sociale, economica, religiosa, un disagio, una sofferenza e il terrorismo". Formisano (Idv) avverte che "in un clima torbido bisogna soprattutto curare che nessuno si senta isolato nelle proprie attività istituzionali". Perché il rischio è che Mastella - contestato anche durante la parata del Columbus day da una decina di persone di un meet up di Grillo - si senta una volta di più isolato e sotto attacco.
(8 ottobre 2007)
fonte: http://www.repubblica.it/2007/09/sezioni/cronaca/pm-catanzaro/processo-piazze/processo-piazze.html
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2 commenti:
Ma va bene... non processiamoli nelle piazze e nemmeno in quelle informatiche e/o mediatiche... ma un bel processino in un bel tribunale??? :)
Mastella ormai è indifendibile...
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