"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci

giovedì 29 novembre 2007

30 novembre, scioperano Tim e Wind



29/11/2007

Il giorno nero delle telecomunicazioni potrebbe arrivare in sordina, eppure, senza particolari proclami, i sindacati hanno concertato una giornata di protesta che coinvolgerà tutta le penisola con i focolai a Roma, Milano e Napoli.

Wind esternalizzazioni

In un clima che diventa sempre maggiormente incandescente, mentre le banlieue parigine s'infiammano non solo metaforicamente, gli spagnoli lanciano un concorso nazionale per premiare il lavoratore precario nelle peggiori condizioni del paese, i dipendenti delle compagnie di telecomunicazione italiane portano in piazza i proprio problemi e s'annunciano disagi per gli utenti durante l'arco dell'intera giornata.

Dopo l'annuncio dello sciopero dei lavoratori Wind, per protestare contro quello che viene ritenuta un'arbitraria ed ingiustificata deportazione di un esorbitante numero di dipendenti dalle sedi milanesi a quelle capitoline, infatti, i sindacati del settore proclamano una giornata di sciopero anche in Campania.

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Le segreterie regionali di Slc Cgil, Fistel Cisl ed Uilcom Uil Campania hanno deciso di manifestare la propria contrarietà contro la politica aziendale di Telecom Italia e del suo fornitore di servizi di calla center, la famigerata Telecontact, che ogni anno inghiotti centinaia di precari nelle sue sedi partenopee.

SLC CGIL Napoli

Le segreterie regionali — secondo i comunicati ufficiali — sono preoccupate per il futuro del gruppo e chiedono più sicurezza nei luoghi di lavoro, trasparenza e controllo nell’assegnazione degli appalti e subappalti, migliore qualità del lavoro all’interno dei call center ed un argine alle assunzioni con contratti precari"

Non casuale la concomitanza delle proteste che afferiscono a due dei maggiori operatori italiani in tre luoghi strategici del nostro paese, così diversi sotto il profilo socio-economico quanto accomunati dalla medesima conflittualità aziendale che non trova altri canali di sfogo se non quelli della protesta manifesta, quale ultimo disperato appello in direzione di una mediazione della società e della politica.

Di fronte alla continua crescita dei profitti nel settore delle TLC, non paiono, invero, velleitarie le rivendicazioni di lavoratori che, pur costituendo lo zoccolo duro dell'attività quotidiana degli operatori, non sembrano tenuti nella giusta ed adeguata considerazione dai propri datori di lavoro, italiani o stranieri che siano.

fonte: http://www.portel.it/news/nuove-tariffe/11-2007/30-novembre-scioperano-tim-e-wind.html

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2 commenti:

elena ha detto...

A me pare che ci sia stata un'anteprima di sciopero da parte della "rete": ieri in questa zona nessun cellulare funzionava: audio zero o rumori di sottofondo "subacquei", un numero imprecisato di richiamate per poter fare due parole... o ci stavano intercettando in massa?

Franca ha detto...

Intercettazioni? Ti farei sentire come funziona il mio telefono fisso!