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sabato 8 settembre 2007

Bersani fermi le riconversioni a carbone o si dimetta



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To: Governo Italiano, European Parliament

Chiediamo che il Ministro Bersani fermi ora ogni progetto di riconversione a carbone in Italia, o si dimetta.
Chiediamo un progetto di sviluppo realmente sostenibile: che gli impianti di produzione energetica a carbone ed olio combustibile siano al più presto dismessi o sostituiti dalla produzione mediante fonti rinnovabili.
Stop immediato a tutte le riconversioni a carbone o il Ministro Bersani si dimetta.

Quella del "carbone pulito" è una grave menzogna diffusa ai nostri danni: moltissimi scienziati in tutto il mondo (vedi il nostro premio Nobel Rubbia) si sono espressi chiaramente sulla reale pericolosità per la salute e l'ambiente che questi impianti di produzione energetica rappresentano. La combustione del carbone produce enormi quantità di CO2, nemico numero uno da combattere per diminuire l'impatto dei mutamenti climatici. Parallelamente, studi scientifici internazionali mostrano i gravi danni arrecati alla salute dalle pericolose nanopolveri Pm 2 - 2,5 emesse da questi impianti.

L'era del petrolio sta probabilmente per finire, le lobbies del carbone sono mobilitate a livello mondiale per approfittare del gigantesco business della produzione energetica. La tecnologia per sfruttare l'energia pulita solare ed eolica è disponibile, manca la volontà politica di una vera svolta. I potentati economici costituiti dalle lobbies del carbone spingono a tutti i livelli affinché gli stati non investano per abbattere finalmente i costi delle rinnovabili: una produzione in regime di economia di scala renderebbe praticabile in tempi brevi l'uso dell'energia pulita, ridimensionando il business del carbone.
Non dimentichiamo le migliaia di vittime annuali -peraltro in crescita- tra gli operai delle miniere di carbone in tutto il mondo. E come possiamo chiedere a Cina e India di non devastare il mondo intero con le emissioni dei loro impianti a carbone, quando noi stessi ne stiamo aumentando l'uso? Si vergognino, invece, quanti invocano l'inaccettabile principio del "mal comune, mezzo gaudio" rispetto all'uso del carbone.

L'interesse pubblico deve prevalere: la scelta del carbone attirerà pesanti sanzioni sull'Italia per la violazione del Protocollo di Kyoto. Enel, che da sola emette il 50 % della Co2 prodotta in Italia, ci bombarda di vuote chiacchiere sull'uso delle rinnovabili e finanzia eventi culturali, mentre converte a carbone i tutti suoi megaimpianti ignorando la volontà delle popolazioni.
Fermiamoli, serve il nostro impegno per un futuro vivibile. In tutta Italia da anni cresce e si diffonde la protesta contro il carbone, nonostante il silenzio che i più grandi media di informazione hanno mantenuto a riguardo, e nonostante le campagne di depistaggio, disinformazione e diffamazione delle aziende interessate nei confronti dei cittadini e dei movimenti contro il carbone.
Gli attuali Ministeri dell'Ambiente e della Salute hanno chiesto al Ministro Bersani di rivedere l'iter autorizzativo della centrale di Civitavecchia (Rm), compromesso da gravi irregolarità di vario tipo. Ma Bersani, da sempre pro-carbone a ogni costo, si è rifiutato di prendere in considerazione la richiesta, impedendo che si effettuassero quegli accertamenti che finora, di fatto, sono stati elusi.

Chiediamo che il Ministro Bersani fermi ora ogni progetto di riconversione a carbone in Italia o si dimetta.
Chiediamo un progetto di sviluppo realmente sostenibile: che gli impianti di produzione energetica a carbone ed olio combustibile siano al più presto dismessi o sostituiti dalla produzione mediante fonti rinnovabili.
Stop immediato a tutte le riconversioni a carbone o il Ministro Bersani si dimetta.

Sincerely,

The Undersigned

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INQUINAMENTO da carbone

La maggior parte dell'energia consumata nel mondo è fornita da combustibili fossili (carbone, idrocarburi, petrolio) e dal nucleare, che stanno però causando il deterioramento dei sistemi naturali. I combustibili fossili rappresentano oggi il 75% delle forniture energetiche mondiali e vengono utilizzati per far funzionare le industrie, gli impianti di riscaldamento e gli autoveicoli. Il carbone è uno dei combustibili fossili più inquinanti. Nel 1996 è stato stimato che le riserve mondiali di carbone economicamente accessibile con le tecniche minerarie conosciute oggi ammontino a circa 15 bilioni di tonnellate, la metà delle quali di antracite. L’energia contenuta nel carbone di tutto il mondo supera ampiamente i 100.000 biliardi di Btu. Queste riserve probabilmente dureranno meno di altri 300 anni.
La composizione dell'aria è rimasta immutata per milioni di anni, ma con lo sviluppo industriale e l'urbanizzazione è cominciato il suo progressivo inquinamento. L'atmosfera ha molte funzioni, tra cui quella di fornire ossigeno agli animali, anidride carbonica alle piante (per la fotosintesi clorofilliana), permette alla Terra di trattenere parte del calore solare ed infine ci protegge dalle radiazioni ultraviolette del Sole, che altrimenti sarebbero mortali.


I principali prodotti inquinanti dell'aria sono le polveri sottili e i derivati gassosi dello zolfo (anidride solforosa), del fluoro, dell'azoto e del carbonio (ossido di carbonio, CO e anidride carbonica CO2) che provengono soprattutto dai combustibili fossili utilizzati per produrre energia (centrali elettriche a carbone) o per altri scopi (motori a scoppio e riscaldamenti domestici).

I combustibili fossili, tra cui il carbone, causano un aumento della concentrazione atmosferica di anidride carbonica, di polveri sottili ed altri elementi e quindi problemi come: il degrado delle città, le piogge acide, i buchi nell'ozono ed il cosiddetto “effetto serra”. Tutti questi causano mutamenti climatici come l’aumento delle temperature medie e la moltiplicazione dei fenomeni meteorologici estremi ossia alluvioni e siccità che poi portano a cambiamenti ambientali come la desertificazione del suolo, l’innalzamento del livello di mari e oceani e lo scioglimento dei ghiacciai. Il carbone contiene tracce di altri elementi compresi l’arsenico, il mercurio, uranio ed altri isotopi radioattivi. Anche se presenti solo in tracce, vista la quantità di carbone utilizzata, rappresentano una fonte di inquinamento notevole; infatti una centrale a carbone durante il suo funzionamento, emette nell’aria più radioattività di quella che emette una centrale nucleare di pari potenza.


LE POLVERI SOTTILI

Le polveri sottili sono una miscela di particelle solide o liquide che, essendo molto piccole, tendono a rimanere sospese in aria anche per parecchi giorni e ad essere trasportate dal vento.
Sono particelle fini respirabili in grado di penetrare nel tratto superiore dell’apparato respiratorio (dal naso alla laringe) dove si possono depositare e provocarvi dei danni, oppure possono essere trasportate dal sangue sino ad altri organi come le ossa, i denti ed i reni. L'aria inquinata è una delle principali cause delle malattie dell'apparato respiratorio.
Nelle nostre città, quando le centraline rilevano un aumento eccessivo di polveri sottili nell’atmosfera, viene imposto il blocco della circolazione delle auto. La pioggia ha un effetto benefico sull’inquinamento atmosferico poiché fa cadere a terra le polveri e gli agenti inquinanti.


EFFETTO SERRA


L’effetto serra è dato da una serie di gas presenti nell’atmosfera ossia anidride carbonica, metano, vapore acqueo. Dall'effetto serra deriva la temperatura terrestre infatti senza l'effetto serra la temperatura del globo sarebbe in media 30 gradi più fredda, ovvero oscillerebbe intorno ad una temperatura di -18° C
I gas hanno prevalentemente due funzioni
1) Filtrano le radiazioni provenienti dal sole;
2) Ostacolano l'uscita delle radiazioni infrarosse. I raggi solari tendono a "rimbalzare" dal suolo terrestre verso l'atmosfera, apportando nuovo calore all'atmosfera. I gas serra impediscono la loro completa dispersione nello spazio come fossero una gigantesca serra.
Il problema dell'effetto serra è causato dall'eccessiva presenza di questi gas nell'atmosfera tale da causare l'aumento della temperatura terrestre. L’aumento di questi gas, soprattutto di anidride carbonica è causato soprattutto dalla combustione del carbone e del petrolio
L’Anidride carbonica ha una durata media in atmosfera di circa 100 anni. Se anche smettessimo oggi di produrla non riusciremmo comunque a ridurre in breve tempo la presenza di anidride carbonica nell'atmosfera e quindi a ridurre il problema dell’effetto serra.
Il problema dell’effetto serra causa un surriscaldamento della terra che col tempo porterà sempre di più a fenomeni meteo estremi come gli uragani, le tempeste, le inondazioni. L'innalzamento delle temperature oceaniche causerà il continuo scioglimento dei ghiacci polari e dei ghiacciai continentali e quindi l'innalzamento del livello dell'acqua e la scomparsa di gran parte della coste mentre nelle aree tropicali ci sarà siccità e desertificazione.


IL BUCO NELL’OZONO

L'ozono è un gas costituito da tre atomi di ossigeno che svolge l'importante funzione di protezione dalle pericolose radiazioni ultraviolette UV. Lo strato di ozono si è formato in milioni di anni per effetto dell'attività delle alghe verdi-azzurre e si trova nella stratosfera a circa 30 km di altezza. E' più spesso sulle zone equatoriali più esposte all'irraggiamento del sole, più assottigliato sulle aree polari. Negli ultimi decenni la concentrazione di ozono nella stratosfera ha iniziato ad assottigliarsi per l'effetto di alcuni inquinanti rilasciati in atmosfera. Particolarmente grave l'assottigliamento dello strato dell'ozono sopra il Polo Sud, divenuto poi talmente grande da far parlare di "buco dell'ozono". L'assottigliamento della fascia di ozono riduce lo spessore dello scudo naturale che ogni giorno filtra i raggi ultravioletti provenienti dal sole. La riduzione della fascia potrebbe quindi lasciar passare raggi estremamente nocivi per la salute umana e per l'esistenza stessa della vita animale. I raggi UV aumentano il rischio di cancro della pelle e possono causare cecità a causa di danni irreversibili alla retina dell'occhio e alterazioni sul DNA con possibile nascita di bambini con malformazioni. A causa del Buco nell’Ozono viene ridotta la fotosintesi clorofilliana, con conseguente minore crescita delle piante e minore produzione di fitoplancton oceanico (il primo anello della catena alimentare marina).


PIOGGE ACIDE

Il consumo dei combustibili fossili è una delle principali cause delle piogge acide Le piogge acide sono precipitazioni piovose contenenti particelle e gas altrimenti sospese in atmosfera. Queste particelle tendono a depositarsi al suolo tramite la pioggia, la neve o la nebbia..
I principali componenti acidi presenti nelle piogge sono gli ossidi di zolfo (SOx) e gli ossidi d'azoto (NOx). La loro presenza in atmosfera è in parte naturale; attività umane ne hanno però aumentato la loro quantità,
I danni delle piogge acide si osservano su:
La vegetazione poiché gli acidi vengono assorbiti dalle piante sia tramite lo scambio gassoso delle foglie, sia dal terreno. L’effetto è la riduzione nell’accrescimento e della capacità nutritiva.
I materiali da costruzione. Gli inquinanti presenti nell'atmosfera si sciolgono con l'acqua piovana e tornano a contatto con le superfici che così vengono corrose. Molti monumenti sono continuamente ristrutturati per essere salvati come anche ponti, edifici e altro. Persino il cemento armato può essere attaccato e degradato dall'acido solforico contenuto nelle piogge acide.
Alla salute dell'uomo sia tramite l'inalazione di queste sostanze e sia indirettamente mediante l'ingerimento di alimenti tossici. Provocano patologie respiratorie e circolatorie, oltre ad aumentare il rischio di forme tumorali ai polmoni.
Per fortuna esistono delle tecnologie che permettono di utilizzare il carbone in modo pulito. In Italia esistono centrali a carbone vicine a centri abitati che, grazie a un sistema di abbattimento e controllo delle emissioni, non disturbano la popolazione. Inoltre esistono soluzioni, non ancora pronte per il mercato che consentono rendimenti sino al 50%. Il carbone va considerato quindi una fonte di energia accettabile, ma solo in attesa di altre fonti di energia rinnovabile.


fonte: http://www.comune.pisa.it/doc/fibosede/comb_fossili/inqui_carb.htm

ma leggete anche qui L'amico Pino ha dedicato diversi post all'argomento...

2 commenti:

Anonimo ha detto...

E' giusto chiarirsi perché il mio obiettivo è uno e non sei tu, Elena cara. Ho preso spunto dal tuo blog, non per ridicolizzare te, ma perché quel passaggio, che io ho intepretato in forma dolceamaro, aveva dentro di sè un grande significato. Noi due andiamo d'accordo, la questione non riguarda te, a cui riconosco rispetto e chiarezza. Quanto all'omosessualità, io non ho problemi, ho le mie idee di cattolico, ma parlando civilmente con alcuni ho compreso la bontà del matrimonio omosessuale. Io non corro dietro a nessuno come vedi, né a pastori tedeschi, né a Ruini né altri, anche se da cattolico non posso fare a meno di portare rispetto come capi della Chiesa del mio Signore.

Franca ha detto...

Se non si punterà decisamente sull'uso delle fonti rinnovabili, probabilmente molto presto imboccheremo la via del non ritorno