ROMA - "Che fare ora che non esiste piu' una via democratica per cambiare la Costituzione? Tacere e rassegnarsi seguendo l'ammonimento del Capo dello Stato o reagire'?". Questa domanda conclude un breve intervento di Umberto Bossi pubblicato in prima pagina dalla Padania, intitolato appunto "Tacere e rassegnarsi o reagire?".
Il leader del Carroccio ricostruisce a suo modo la storia delle riforme costituzionali del Paese. "Un tempo si ricorreva al voto bipartisan", scrive Bossi, quando c'era un sistema proporzionale e "quando tutti erano democristiani". Un esempio e' stato la creazione della regione Molise.
Ma con il sistema maggioritario ci sono "due blocchi politici contrapposti", e "e' impossibile trovare un accordo per modificare la Costituzione con voto bipartisan".
Il centrosinistra, prosegue Bossi nella sua ricostruzione, con la riforma del Titolo V votata nel 2001 "ha sepolto il sistema di voto bipartisan, votando a maggioranza assoluta le modifiche della Costituzione". Ma quando e' stata la Cdl a seguire la stessa strada "la sinistra e' ricorsa al referendum confermativo che di fatto ha abrogato la Devolution", "dividendo il paese in due: il nord che ha votato compatto a favore della devolution e il sud che ha votato contro".
L'intervento si conclude con la domanda di Bossi sul da farsi "ora che non esiste piu' una via democratica per cambiare la costituzione".
Il leader del Carroccio ricostruisce a suo modo la storia delle riforme costituzionali del Paese. "Un tempo si ricorreva al voto bipartisan", scrive Bossi, quando c'era un sistema proporzionale e "quando tutti erano democristiani". Un esempio e' stato la creazione della regione Molise.
Ma con il sistema maggioritario ci sono "due blocchi politici contrapposti", e "e' impossibile trovare un accordo per modificare la Costituzione con voto bipartisan".
Il centrosinistra, prosegue Bossi nella sua ricostruzione, con la riforma del Titolo V votata nel 2001 "ha sepolto il sistema di voto bipartisan, votando a maggioranza assoluta le modifiche della Costituzione". Ma quando e' stata la Cdl a seguire la stessa strada "la sinistra e' ricorsa al referendum confermativo che di fatto ha abrogato la Devolution", "dividendo il paese in due: il nord che ha votato compatto a favore della devolution e il sud che ha votato contro".
L'intervento si conclude con la domanda di Bossi sul da farsi "ora che non esiste piu' una via democratica per cambiare la costituzione".
Dibattito al Senato in diretta tv
L'Unione ha chiesto e ottenuto che ci sia un dibattito nell'aula del Senato sulle dichiarazioni di Umberto Bossi sul richiamo alla 'lotta di liberazione'. I tempi si e' riservato di deciderli il Presidente del Senato, Franco Marini. E' quanto e' emerso dalla conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama come riferito al termine dalla presidente dei senatori dell'Ulivo, Anna Finocchiaro. La Lega ha chiesto che il dibattito avvenga in diretta televisiva.
"Si tratta di una questione molto importante - ha sottolineato Finocchiaro - la Lega ha chiesto la diretta televisiva e noi siamo assolutamente soddisfatti di questa scelta perche' ci pare che le questioni che si stanno dibattendo non attengono solo a un leader politico, ma coinvolgono il paese, il Parlamento e l'unita' nazionale. Sono cose molto serie e vogliamo sapere qual e' la posizione degli altri capigruppo di opposizione".
Il leghista Roberto Castelli osserva: "Siamo assolutamente d'accordo che si debba parlarne se alcuni gruppi lo ritengono opportuno ma si deve parlarne in maniera approfondita e con la diretta televisiva perche' credo che il paese abbia diritto a sapere esattamente come stanno le cose e noi ritieniamo di avere molte cose da dire. Non abbiamo paura delle nostre posizioni".
2 ottobre 2007
3 commenti:
Credo che l'Italia sia l'unico Paese al mondo dove i "conquistatori" (il Nord che "liberò" il Sud nelle "guerre d'indipendenza") vogliono condurre una guerra di liberazione contro i "conquistati". Quando Bossi si richiama alla lotta dell'IRA o dell'ETA i miei amici Irlandesi e Baschi si pisciano nelle mutande.
Potremmo fare una facile equazione, utilizzando "i richiami" del senatur: se IRA ed ETA = terrorismo, Bossi = idem!
Ma ovviamente ci sono dei distinguo. Posto che nonostante il mio essere anarchica non credo che una bomba dimostrativa dimostri alcunché... soprattutto se messa in mezzo alla gente, mi pare che le sopercherie subite da 'sti lombardi (ma io che sono???) siano un po', come dire... inventate...
Concordo in pieno con la prima parte del commento di equo.
In Italia ci dobbiamo accontentare delle garanzie di Berlusconi.
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